Vaccini Ricombinanti
Sono vaccini che hanno rappresentato una grossa svolta. Riuscire geneticamente ad individuare la parte antigenicamente attiva ed essere in grado di produrla, dal punto di vista sia biotecnologico, sia dell’efficacia dell’intervento vaccinale, ci da delle garanzie enormi; quindi da quando è stata disponibile la tecnologia del DNA ricombinante,se è possibile c’è la tendenza ad utilizzarla , anche perché diventa conveniente dal punto di vista economico produrre grandi quantità di vaccini.
Quando parliamo di vaccini, parliamo di interventi che devono essere praticati su grosse quantità di popolazioni, pensate alle strategie vaccinali universali, che noi pratichiamo su tutti i nuovi nati, ciò significa avere scorte di vaccini quasi per la popolazione mondiale, perché ci possono essere piccole differenze tra i vari Paesi, ma chi ha gli strumenti economici per poter vaccinare la propria popolazione, non rinuncerebbe mai a farlo.
Per quanto riguarda l’adiuvante , è importante non solo perché fa aumentare la capacità di risposta, ma perché consente con una dose minore di antigene di dare la stessa risposta. Produrre l’antigene e produrre l’adiuvante, il costo dell’antigene e il costo dell’adiuvante non hanno paragoni, per cui se io posso avere un vaccino che ha una dose dimezzata di antigene, ma con la stessa efficacia, significa che con lo stesso impegno economico posso acquistare e produrre il doppio dei vaccini nello stesso tempo di un vaccino antigenico.
Si cambia il decorso di un’epidemia se posso avere dosi efficaci in uno o due mesi. Tutte le tecnologie che consentono di avere più rapidamente e a costi minori vaccini altrettanto efficaci sono le migliori e le tecniche di DNA ricombinante permettono di avere vaccini purificati, per cui tutto quello che è legato ad effetti non voluti e a impurità nell’estrazione di parti di microrganismi è inesistente; l’esempio più noto è quello del vaccino dell’epatite B, ma anche il vaccino anti-HCV è prodotto con le tecniche di DNA ricombinante.
ADIUVANTE. È una sostanza che associata ad uno specifico antigene ne potenzia l’immunogenicità attraverso una serie di meccanismi. Non è niente di preoccupante, non crea nessun tipo di problema, ma come sempre dobbiamo considerarlo a fronte dei benefici, ricordiamo che ogni anno 500.000 persone al mondo muoiono di influenza, questo è il dato rilevante.
L’adiuvante poi si fa prevalentemente negli anziani, il sale di alluminio quanti danni potrà mai dare per accumulo, se contenuto in quantità infinitesimali, in un vaccino fatto una volta all’anno in un anziano che ha una speranza di vita limitata, non è un bambino che per tutti gli anni della sua vita accumulerà sale di alluminio. Ogni qualvolta si esegue un’azione si corre un rischio, il discorso è sempre quello di misurarli questi rischi a fronte dei benefici, l’atteggiamento deve essere quello di non criminalizzare i rischi.
VIE DI SOMMINISTRAZIONE. Le più frequenti sono la sottocutanea, l’intradermica sottocutanea e l’intramuscolare, meno frequenti le vie di somministrazione nasale e orale, anche se abbiamo ancora dei vaccini somministrati per via orale.