Traumi Dentari e Facciali
TRAUMI DENTARI
Generalmente sono più frequenti nell’età infantile, in cui avviene lo sviluppo psicomotorio del bambino.
Si dividono in base a quale tessuto è interessato dalla lesione. Quindi:
Dei tessuti duri
–Infrazione della corona
–Frattura della corona (complicata omeno, cioè con esposizione pulpare o senza)
TRAUMI DENTARI
Generalmente sono più frequenti nell’età infantile, in cui avviene lo sviluppo psicomotorio del bambino.
Si dividono in base a quale tessuto è interessato dalla lesione. Quindi:
Dei tessuti duri
–Infrazione della corona
–Frattura della corona (complicata omeno, cioè con esposizione pulpare o senza)
Nelle fratture coronali ci può essere il solo interessamento dello smalto o anche del dente (infrazioni “smalto-dentarie”)
–Frattura corono- radicolare (complicata o meno): le fratture verticali, cioè le corono-radicolari, sono le peggiori. L’elemento è perduto. Tra l’altro comportano un dolore violentissimo, nevralgico (trigeminale)
–Frattura della radice
Del tessuto parodontale
–Concussione
–Sublussazione
–Lussazione intrusiva
–Lussazione laterale
–Lussazione estrusiva
–Avulsione completa
In questo caso è possibile riutilizzare il dente se lo si immerge nel latte o in soluzione fisiologica, oppure mettendolo sotto la lingua del bambino.
Dell’osso di supporto (dento-alveolari)
-Frattura di una parete dell’alveolo
-Frattura del processo alveolare
Esame obiettivo:
-Ferite extraorali, intraorali àci orientano sul tipo di trauma
-E’ importante ricercare un eventuale corpo estraneo (terriccio, frammenti di vetro, metallici, ecc) o anche un elemento dentario stesso, o un suo frammento, in un labbro eventualmente lacerato, lacero-contuso, soprattutto in caso di frattura coronale per es. parziale, in cui al soggetto manca una parte di dente.
FRATTURE DEL COMPLESSO ORBITO-MAXILLO-ZIGOMATICO (COMZ)
Vengono classificate in 8 tipi:
– tipo 1: fratture senza spostamento o con spostamento insignificante
– tipo 2: frattura dell’arco zigomatico semplice o complessa
– tipo 3: frattura con rotazione dell’osso zigomatico intorno all’asse verticale (internamente
o esternamente)
– tipo 4: frattura con rotazione intorno all’asse longitudinale (medialmente o lateralmente)
– tipo 5: frattura con spostamento del complesso in blocco:
medialmente
inferiormente
lateralmente (raro)
– tipo 6: frattura con spostamento della porzione orbitoantrale (inferiore o superiore)
– tipo 7: frattura con spostamento dei segmenti del margine orbitale
– tipo 8: frattura comminuta complessa
Diagnosi:
1)Anamnesi
2)Esame obiettivo: – Ispezione –> asimmetria, ecchimosi, edemi, eso o enoftalmo, limitazione funzionale dell’apertura buccale e della motilità oculare;
-Palpazione -> alterato profilo osseo
3)Indagini strumentali: Rx cranio, TAC massiccio facciale
FRATTURE OPN (OSSA PIRAMIDE NASALE)
Sono le più frequenti e si verificano in seguito a traumi diretti sul naso, con spostamento dei frammenti dal lato opposto al trauma.
Ispettivamente si rilevano asimmetria, eventuali ferite lacero-contuse e sanguinamenti, ecchimosi ed edemi a farfalla.
Alla palpazione si apprezza la mobilità delle ossa nasali.
Indagini strumentali utili sono l’Rx cranio e la TAC.
FRATTURE DEL PAVIMENTO ORBITARIO
Possono essere classificate come dirette o indirette, pure o impure oppure, secondo la classificazione di Harris, in tipi e sottotipi:
–Tipo 1: Frattura a botola (1a o 1b a seconda che vi sia o meno erniazione dei tessuti molli)
–Tipo 2: frattura scomposta con erniazione dei tessuti molli (2a se minima)
–Tipo 3: frattura con dislocazione ossea nel seno mascellare
L’attento esame clinico è importante per valutare la sede della lesione, l’eventuale presenza di traumi oculari, quindi anche nervose (nervo ottico), muscolari e delle vie lacrimali.
Obiettivamente si possono rilevare: emorragie subcongiuntivali, enoftalmo, ecchimosi periorbitaria, alterazioni sensitive della II branca trigeminale, diplopia, alterata motilità oculare ed edema.
Esame strumentale molto importante, anche in questo caso, è la TAC, che mostra l’interruzione del pavimento orbitario.
FRATTURE DEL MASCELLARE SUPERIORE
Si dividono in:
Parziali
Totali
–Disgiunzione intermascellare (dalla spina nasale anteriore a quella posteriore)
–Le Fort I
–Le Fort II
–Le Fort III
(o disgiunzione cranio-facciale)
Miste