Cartilagine

Come’è fatta la cartilagine

La cartilagine elastica ha un colore giallastro, dovuto alla presenza delle fibre elastiche; è la tipologia di cartilagine più elastica e flessibile.

cartilagine

Ciò è dovuto ad una prevalenza della componente fibrosa. Le fibre si ramificano in molte direzioni, non si aggregano in fasci, ma sono talmente dense da rendere invisibile la sostanza amorfa sottostante.

La densità delle fibre è progressiva, maggiore nelle parti interne, minore in quelle esterne. Questo tipo di cartilagine possiede pericondrio e forma il padiglione auricolare, la tuba uditiva e l’epiglottide.

La cartilagine ialina

La cartilagine ialina rappresenta la varietà più diffusa di cartilagine. Ha l’aspetto di una sostanza viscosa di colore bianco, traslucido ed opalescente. È elastica e mostra grande resistenza alla compressione. Le sue cellule sono i condroblasti (sono cellule in attiva proliferazione, qui sono numerosi i mitocondri così come le cisterne di reticolo endoplasmatico rugoso ed i ribosomi liberi; molto esteso è l’apparato di Golgi.

I condrociti nella cartilagine

Spesso sono presenti abbondanti granuli di glicogeno), i condrociti (sono condroblasti quiescenti, possiedono una minor basofilia citoplasmatica e un corredo di organuli meno sviluppato. Sia i condroblasti che i condrociti secernono i componenti della matrice cartilaginea, come glicosaminoglicani spesso già aggregati in proteoglicani nei granuli) e i condroclasti (sono cellule deputate alla costruzione del tessuto cartilagineo), che sono collocati in cavità della sostanza amorfa dette lacune, le quali si originano per l’attività secernente dei condroblasti, infatti queste cellule secernendo i componenti della matrice circostante ne restano inglobati.

Una lacuna può contenere uno o più condrociti, ed in questo caso si definisce gruppo isogeno. Quando due condroblasti si dividono le cellule appaiono disposte in cordoni paralleli e quest’area è definita cartilagine seriata. Nella cartilagine è possibile distinguere tre zone strutturalmente differenti:

  1. Zona radiata: è la parte più interna della cartilagine, qui i condroblasti sono distribuiti in gruppi isogeni, hanno forma tondeggiante e sono immersi in un’abbondante matrice.
  2.  Zona intermedia: è la parte centrale della cartilagine, ha cellule tondeggianti non aggregate in gruppi isogeni.
  3. Zona tangenziale: è la parte superficiale della cartilagine, qui le cellule sono appiattite, le lacune sono più vicine tra loro e la matrice è meno abbondante.

La cartilagine ialina forma la trachea, la laringe e i bronchi, nonché la cartilagine del naso e delle costole.

La cartilagine fibrosa

La cartilagine fibrosa può essere considerata una forma intermedia tra un tessuto connettivo denso e la cartilagine ialina.

Con il tessuto connettivo denso ha in comune la presenza di spessi fasci di fibre collagene di tipo I; con la cartilagine ialina ha in comune la matrice cartilaginea, che tuttavia risulta piuttosto scarsa. Si tratta di una cartilagine acidofila.

Le cellule sono poche, disperse tra le fibre collagene o allineate, sono circondate dalla matrice territoriale, scarsa è invece quella interterritoriale.

La cartilagine ialina sottoforma fibrosa non possiede pericondrio. La cartilagine fibrosa inizia dove il tessuto connettivo denso inizia ad avere un’apprezzabile quantità di matrice interposta tra le fibre collagene.

Potrebbero interessarti anche...