Fibre
Fibre Collagene
Le fibre collagene sono la tipologia di fibre più rappresentata dell’organismo umano e nei tessuti connettivi. Sono lunghe fibre bianche ondulate, che si diramano in più direzioni o in un’unica direzione (spessore da 1 a 12 micron). Ogni fibra collagene è costituita da decine di fibrille più sottili che ne determinano la sua striatura longitudinale, immerse in una sostanza amorfa. Ogni fibrilla collagene è a sua volta costituita da microfibrille che determinano la birifrangenza.
Le microfibrille
Le microfibrille appaiono striate trasversalmente al loro asse maggiore. Sono distinguibili due tipi di striature trasversali, una più elettrondensa (costituite tra le code delle molecole di tropo collagene e gli intervalli tra una molecola e la successiva) e l’altra meno elettrondensa (costituita dalla testa delle molecole di tropo collagene dall’estremità delle code).
Le fibre collagene e la resistenza alla trazione
Le fibre collagene sono molto resistenti alla trazione, flessibili, ma inestensibili. In soluzione acida diluita tendono a gonfiarsi, mentre si disciolgono in soluzioni contenenti acidi o basi forti. Il collagene è sintetizzato da fibroblasti, condroblasti e osteoblasti, ma anche dalle cellule epiteliali, com’è il caso del collagene di tipo IV, che forma la lamina basale. Esistono 25 tipi diversi di catene α che si associano tra loro in triplette,una molecola di tropocollagene è costituita da tre α-eliche, così da formare 29 diversi tipi di collagene. I 29 tipi di collagene sono divisibili in tre classi:
- collageni fibrillari,
- collageni associati a fibrille,
- collageni laminari o reticolari.
I collageni fibrillari
I collageni fibrillari sono le fibre collagene più comuni; a questa categoria vi appartengono i collageni di tipo I, II, III e V. Il collagene di tipo I costituisce il 90% del collagene nel corpo, costituisce le ossa, i tendini, le fibre collagene del derma e la dentina. Il collagene di tipo II si trova nella cartilagine e nell’umor vitreo. Il collagene di tipo III è diffuso nel derma, nei muscoli e nella parete dei vasi sanguigni. Il collagene di tipo V è diffuso nelle membrane basali.
I Collageni associati a fibrille
Sono fibre collagene che non si riscontrano mai da sole, ma si associano sempre ai collageni fibrillari all’interno delle loro fibrille o formano legami tra le fibrille e la matrice circostante. Vi appartengono i collageni di tipo IX e XII; il collagene di tipo IX si associa al collagene di tipo II nella cartilagine; il collagene di tipo XII si associa al tipo I e III nel derma e nei tendini.
I Collageni laminari o reticolari
Sono fibre collagene che non si organizzano in spessi fasci ma in maglie reticolate, spesso localizzate negli spazi pericellulari o nella membrana basale. Ne fanno parte i collageni di tipo IV (che costituisce gran parte della membrana basale), di tipo VIII (che si associa agli endoteli), e di tipo X (presente nelle cartilagini di coniugazione delle ossa).
Fibre del Tessuto Connettivo
Le fibre del tessuto connettivo sono immerse nella sostanza amorfa e conferiscono stabilità strutturale alla matrice.
Le fibre possono essere distinte in tre tipi fondamentali:
• fibre collagene
• fibre reticolari
• fibre elastiche
Fibre elastiche
Le fibre elastiche sono meno numerose delle fibre collagene in tutti i tipi di tessuto connettivo tranne per il tessuto connettivo denso elastico. Hanno uno spessore da 0,2 a 1 μm, con sottili microfibrille di 11 nm, che non presentano birifrangenza.
Sono formate da una matrice amorfa centrale, costituita da elastina, attorniata da esili microfibrille di fibrillina, organizzate in una disposizione ordinata. Quando le fibre elastiche sono molto spesse e concentrate, appaiono giallastre e per questo sono dette fibre gialle. Già da come si evince dal nome, la caratteristica di queste fibre è l’elevata elasticità, sono infatti in grado di sopportare torsioni e tensioni anche notevoli, deformandosi per poi ritornare allo stato di distensione originario, sono poco resistenti alla trazione, per questo in molti tessuti sono presenti sia fibre collagene che fibre elastiche.
La loro deformazione è passiva, infatti, modificano la loro estensione solo per mezzo di fattori esterni di pressione o in seguito alla contrazione di fibre muscolari. Le fibre elastiche possono fondersi tra loro dando origine alle lamine o membrane elastiche ove sia richiesta una maggiore deformabilità, come nei vasi sanguigni. Le fibre elastiche costituiscono le membrane elastiche fenestrate esterna ed interna di tutte le arterie e la tonaca media delle vene. Sono fibre molto stabili, resistenti a molti agenti chimici, agli acidi forti del succo gastrico, a basi diluite, vengono digerite dall’enzima elastasi, contenuto nel pancreas.
Fibre reticolari
Le fibre reticolari sono costituite da catene di collagene di tipo III, sono diffuse nel tessuto connettivo lasso, nei muscoli, nel tessuto adiposo, negli organi linfoidi e nella parete dei vasi sanguigni. Sono costituite da fibrille e microfibrille che presentano periodicità assile (64 – 70 nm), le fibrille sono più sottili (50 nm) e lo sono anche le fibre reticolari (0,5 – 2 μm).
Le fibre reticolari non formano fasci, ma costituiscono trame e reti sottili, decorrendo su due piani o in senso tridimensionale, con ampi spazi tra le maglie occupati da matrice amorfa. Le fibre reticolari sono costituite da catene di collagene di tipo III, sono diffuse nel tessuto connettivo lasso, nei muscoli, nel tessuto adiposo, negli organi linfoidi e nella parete dei vasi sanguigni.
Sono costituite da fibrille e microfibrille che presentano periodicità assile (64 – 70 nm), le fibrille sono più sottili (50 nm) e lo sono anche le fibre reticolari (0,5 – 2 μm). Le fibre reticolari non formano fasci, ma costituiscono trame e reti sottili, decorrendo su due piani o in senso tridimensionale, con ampi spazi tra le maglie occupati da matrice amorfa.