Ginseng
il Ginseng stimola le ghiandole surrenali, antistress (resistenza al freddo, al calore, a intossicazioni chimiche, alla fatica,etc.), stimola la sintesi proteica e il SNC attività ipoglicemizzante (riduce la concentrazione ematica di glucosio, utile nel diabete mellito), ipolipemizzante (riduce il tasso dei lipidi nel sangue), ipocolesterolemizzante (abbassa il colesterolo), epatoprotettore, attività antiaggregante piastrinica e fibrinolitica, immunostimolante, potenziamento del NGF (nerve growth factor), anabolizzante (stimola i processi costruttivi dell’organismo) generale, miglioramento dei riflessi, accelerazione alla risposta nervosa, riequilibra il sistema nervoso, etc.
Ha alto contenuto di principi attivi tonificanti: ginsenosidi (composti chimicamente molto complessi), vitamine del gruppo B, vit. C, olio essenziale (0.05%), peptidi, pollini, saponosidi, aminoacidi, minerali (tra cui germanio) ed oligoelementi.
Contiene anche manganese che è un potentissimo antiastenico.
Esteriormente ha effetto revitalizzante del tessuto cutaneo, sostantivante e lucidante dei capelli
E ‘ sicuro dal punto di vista tossicologico, pressoché esente da effetti collaterali, anche se dosi prolungate possono dare effetti simili a quelli dati da una dose eccessiva di corticoidi.
In genere si somministra in brevi periodi (ad es. tre mesi) ed a intervalli regolari.
I ginsenosidi sono anche “scavenger” (spazzini) antiradicali liberi potenti.
Caratteristiche e proprietà:
Il Ginseng non ha bisogno di presentazioni, perché è la sostanza energizzante probabilmente più conosciuta e più usata che si trovi in natura.
Ha alto contenuto di principi attivi tonificanti: ginsenosidi (composti chimicamente molto complessi), saponine con struttura triterpenica, tutte le vitamine del gruppo B (tra cui si trova una percentuale – dallo 0, 01 allo 0, 1 – di colina, una sostanza già presente nell’organismo e che partecipa al controllo della pressione sanguigna, abbassandola e regolarizzandola) , vitamina C, vitamine A, E e K, acido folico (con il quale si identificano fattori vitaminici in precedenza indicati come vitamina B1, B2 e vitamina M), olio essenziale (0.05%), peptidi, pollini, saponosidi, tutti gli aminoacidi essenziali, minerali ed oligo-elementi (sodio, potassio, magnesio, zolfo, fosforo, ferro, zinco, cobalto, manganese – un potentissimo antiastenico – antifatica, alluminio, rame, germanio, silicio, vanadio e diverse terre rare), enzimi (amilasi, glicolasi, fenolasi), acidi grassi polinsaturi (oleico, fitosterolico, serterpenico, stiroleico, oleanolico); acidi organici basi di acidi nucleici e nucleosidi: Adenina, Guanina, Uracile e Uridina;
i fitosteroli: Campesterolo, beta-sitosterolo, Stigmasterolo; Sostanze ormonosimili di tipo estrogeno e androgeno: Estriolo, Estrone, beta-estradiolo; amido, mucillagine, tannino, olii e resine.
Anche se cure miracolose sono state attribuite al Ginseng e il suo nome botanico latino suggerisce una abilità da panacea, il suo uso principale è come tonico.
La sua unica combinazione di componenti e principi attivi agisce su una vasta gamma di funzioni come l’assorbimento del glucosio, la funzione cerebrale, la respirazione e le ghiandole endocrine.
La radice è usata come tonico per invigorire e combattere la fatica, la ridotta capacità sul lavoro, la concentrazione, e nella convalescenza.
Il Ginseng aiuta a ripristinare la normale funzione ghiandolare dopo la contraccezione o la terapia ormonale (di sintesi).
Al ginseng, la moderna farmacologia riconosce una azione tonica e corroborante, confermando l’esperienza millenaria orientale.
* adattogeno – agisce sui sistemi immunitario, endocrino e nervoso grazie alla sua abilità di aumentare la capacità dell’organismo di adattarsi allo stess interno ed esternorafforzando quei sistemi.
Il farmaco adattogeno è una sostanza che aumenta la capacità di reazione del cervello e del surrene, migliorando quindi la resistenza dell’organismo di fronte ai più diversi agenti lesivi di carattere chimico, fisico, meccanico, farmacologico e biologico.
In altre parole, il farmaco adattogeno aiuta l’organismo ad adattarsi più facilmente alle circostanze che lo colpiscono.
* tonico – agisce su tutti i sistemi grazie alla sua abilità di rinvigorire e rafforzare tutti i sistemi e gli organi. Il ginseng coreano è particolarmente utile nei pazienti in convalescenza da gravi incidenti, operazioni chirurgiche serie, o malattie debilitanti legate all’età.
E’ utile nel sostegno delle malattie a lungo termine, delle debolezze respiratorie, della debolezza sistematica, della funzione cerebrale, per l’assorbimento di zucchero, per le ghiandole endocrine, e per tutte le malattie da deficienza.
* stimolante – agisce su tutti i sistemi grazie alla sua abilità di aumentare temporaneamente la funzione e l’attività in modo rapido
* ipoglicemizzante – agisce sul sistema endocrino e sulla funzione ormonale grazie alla sua abilità di ridurre o controllare l’alto tasso di zuccheri nel sangue (che è principalmente responsabilità del pancreas)
* stimola le ghiandole endocrine e surrenali
* riequilibra e stimola il sistema nervoso centrale
* antiastenico – antifatica – agisce sul sistema endocrino e la funzione ormonale grazie alla sua abilità di prevenire e/o alleviare la fatica – grazie alla presenza di Manganese che è un potente antifatica
* antistress – dà resistenza al freddo, al caldo, alle intossicazioni chimiche, alla fatica, ecc.
Esperimenti sull’uomo e sull’animale ribadiscono l’effetto antistress del ginseng.
Da queste ricerche si deduce che non soltanto il ginseng accresce la resistenza in situazioni stressanti “eccitando” semplicemente il sistema nervoso ma si pensa che riesca anche ad intervenire a livello ormonale.
La sua azione equilibratrice dipenderebbe dall’interazione tra i suoi principi attivi con gli
psico-ormoni, cioè quegli ormoni che non solo defluiscono dal cervello per trasmettere ordini a tutto l’organismo ma circolano all’interno del cervello stesso.
* afrodisiaca – stimola il desiderio e le funzioni sessuali.
Alla capacità di combattere efficacemente lo stress, si collega infatti la possibilità del ginseng di intervenire positivamente nella risoluzione di alcuni problemi sessuali, come l’impotenza, la frigidità, la mancanza di desiderio.
Un elevato livello di stress, infatti, rappresenta sicuramente uno dei principali fattori che influenzano negativamente una felice vita sessuale.
Se poi, all’accrescimento della capacità di resistenza in situazioni stressanti aggiungiamo l’azione antidepressiva e quelle toniche e rivitalizzanti, appare evidente come il ginseng, pur non essendo una sostanza afrodisiaca in senso stretto, possa essere molto utile in tutti i casi di “stanchezza sessuale”.
* stimola la sintesi delle proteine
* anabolizzante – stimola i processi costruttivi dell’organismo (crescita muscolare)
* accelera il metabolismo
* abbassa e controlla il tasso di lipidi nel sangue agendo così sul fegato e sui sistemi di disintossicazione
* protegge il fegato
* eupeptico – favorisce la buona digestione
* stimola il sistema immunitario
* potenzia il fattore di crescita dei nervi
* migliora i riflessi * agisce sul sistema cardiovascolare con regolazione della pressione arteriosa – grazie alla presenza di colina, una sostanza già presente nell’organismo e che partecipa al controllo della pressione sanguigna, abbassandola e regolarizzandola
* antiossidante – i ginsenosidi sono potenti spazzini dei radicali liberi.
* antidepressiva e tonica per il sistema cerebrale – il ginseng ha dimostrato di migliorare il tono dell’umore, la capacità mnemonica.
E’ indicata in modo particolare per correggere i disturbi degli anziani.
E’ totalmente sicuro dal punto di vista tossicologico, poichè privo di effetti collaterali.
Raccomandazioni per l’uso:
Non raccomandato durante la gravidanza e l’allattamento.
Sconsigliato l’uso contemporaneo di grandi quantità di caffeina.
Non indicato per i bambini o in caso di iperattività.
Non eccedere le dosi consigliate.
Non assumere se c’è in corso febbre alta.