Maturazione Follicolare
Poniamo l’attenzione sul processo maturativo. Esistono i follicoli primordiali e quelli in fase di accrescimento; i primordiali sono in quiescenza e daranno origine a quei follicolo che andranno incontro al processo maturativo.
All’interno di questi follicoli è contenuto l’oocita, cellula uovo che non ha ancora completato la sua divisione meiotica, che è bloccato nella profase della prima divisione meiotica ed è circondato dalle cellule della granulosa; al di fuori troviamo la lamina basale, una zona di tessuto che contraddistingue e delimita tutti i follicoli.
Le cellule del Sertoli al femminile le chiamiamo cellule della granulosa perché queste cellule portano nutrimento all’oocita e lo proteggono. Quando il follicolo primordiale inizia a preparare la sua attività maturativa cambia morfologia, aumenta di dimensione, viene chiamato follicolo primario; intorno all’oocita compare una nuova lamina che viene chiamata zona pellucida che è una sottile membrana di materiale glicoproteico, al di fuori di questa zona troviamo le cellule della granulosa che hanno cambiato anche loro aspetto, da cellule appiattite diventano più voluminose e al di fuori di queste cellule troviamo sempre la lamina basale.
Follicolo primario e secondario
Procedendo ancora verso la maturazione, il follicolo primario da origine al follicolo secondario che è molto più voluminoso rispetto al primario, al centro troviamo l’oocita che è aumentato di dimensioni e rimane sempre bloccato nella profase della prima divisione meiotica, rivestito dalla zona pellucida, all’esterno troviamo le cellule della granulosa, e passando dal follicolo primario a quello secondario la grossa differenza è rappresentata dalle cellule della granulosa che vanno incontro ad un processo di mitosi e aumentano di numero, se prima avevamo un solo strato di cellule della granulosa ora ne abbiamo, 2, 3, 4 strati, cellule che assumono un aspetto cuboide, al di fuori troviamo sempre la lamina basale, cominciano ad intravedersi al di fuori della lamina basale le cellule della teca. Queste due popolazioni di cellule sono importanti perché sotto l’azione delle gonadotropine LH ed FSH daranno origine agli steroidi, estrogeni, progestinici e anche androstenedione.
Follicolo: da secondario a terziario
Passando un ulteriore tappa maturativa il follicolo secondario diventa follicolo terziario detto anche preantrale perchè all’interno di questo follicolo inizia a comparire un antro, uno spazio, continua ad accrescersi, aumentano le cellule della granulosa. Le cellule tecali sono le analoghe delle cellule del Leydig maschili e producono sotto l’influenza dell’LH androgeni, principalmente androstenedione. Quindi le due tipologie di cellule che producono steroidi sono le cellule della granulosa e le cellule della teca. Le cellule della granulosa producono soprattutto estrogeni mentre le tecali producono androgeni ossia androstenedione e in minor misura testosterone. Il processo maturativo fino allo stadio di follicolo preantrale avviene a prescindere dalle gonadotropine LH ed FSH; se un follicolo deve procedere verso ulteriori processi maturativi ha necessità di essere stimolato dall’LH ed FSH.
Da follicolo terziario a follicolo di Graaf
Il follicolo terziario grazie alle gonadotropine darà origine al follicolo di Graaf in cui vediamo che l’antro follicolare ha occupato tutto il follicolo, e l’oocita viene spinto verso un polo del follicolo a formare il cosiddetto cumulo ooforo. Il processo di cavitazione inizia sempre allo stesso punto del follicolo ed è guidato dalle gonadotropine LH e FSH. Se questo follicolo procede nel processo maturativo si ha la sua rottura e la liberazione dell’oocita, e quello che rimane del follicolo rotto è il cosiddetto corpo luteo, quindi le cellule della granulosa che acquisiscono pigmenti lipidici, cambiano morfologia e danno origine al corpo luteo, le cellule della granulosa quindi si chiameranno cellule del corpo luteo che iniziano a sintetizzare progesterone; anche il corpo luteo alla fine regredisce andando incontro ad un processo di involuzione con la regressione del corpo luteo e la formazione di corpi albicanti, ciò che rimane del corpo luteo.