Danno da Riperfusione
Se prolungo la ischemia per un periodo abbastanza lungo, la prima alterazione delle cellule del tessuto è una diminuzione di ATP disponibile, che quindi viene degradato:
ATP -> ADP -> AMP -> ADENOSINA -> IPOXANTINA
Se prolungo la ischemia per un periodo abbastanza lungo, la prima alterazione delle cellule del tessuto è una diminuzione di ATP disponibile, che quindi viene degradato:
ATP -> ADP -> AMP -> ADENOSINA -> IPOXANTINA
La Adenosina è un potente vasodilatatore e la Ipoxantina invece si accumula nel tessuto.
In sofferenza ischemica avviene anche una alterazione del metabolismo del Ca++ che normalmente dovrebbe essere pompato fuori dalla cellula. Invece in carenza di ATP disponibile le pompe non funzionano e il Ca++ si accumula all’interno. Questo causa l’attivazione di proteasi che trasformano l’enzima Xantinadeidrogenasi in Xantinaossidasi.
Quando riperfondo il tessuto si formano dei radicali dell’ossigeno (H2O2 e O2+) che combinandosi formano molecole che distruggono le membrane cellulari per ossidazione dei fosfolipidi di membrana, innescando una risposta infiammatoria.
Per ridurre al minimo il danno da riperfusione si devono somministrare antiossidanti e corticosteroidi che rafforzino le membrane cellulari.