Dieta Iposodica

Linee guida per la Dieta Iposodica

I livelli LARN di assunzione di Na è di 0,6- 3,5 g di Sodio = 1,5-8,8 g si sale. Le linee guida per una sana alimentazione della popolazione generale: < 2,4 g di sodio 0 6 g di sale. Gli apporti di sodio nell’alimentazione italiana è di 10-12 g di sale (3,9- 4,7 g di sodio). 

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Fonti alimentari di sodio nell’alimentazione italiana

Nell’alimentazione italiana ile fonti di sodio sono:

  1. Naturalmente presenti nelle bevande e in alimenti: 10%,
  2. Aggiunto nei prodotti artigianali, industriali, ristorazione collettiva: 54%,
  3. Discrezionale: aggiunto nelle preparazioni casalinghe e a tavola.

Dieta iposodica

Fare una dieta iposodica significa ridurre il sodio che ingeriamo.

Quindi:

  1. Restrizione dietetica moderata: 5,0- 7,1 g di sale: bisogna ridurre la quantità si sale nella cottura e negli alimenti;
  2. Restrizione dietetica discreta: 3,0- 5,0 g di sale: si abolisce il sale discrezionale;
  3. Restrizione dietetica drastica: < 3,0 g di sale: abolisce completamente il sale.

Dieta iposodica: come dosare il sodio ristrezionale 

Il sodio discrezionale va ridotto con il sale in tavola e nella preparazione casalinga dei cibi, il sale va ridotto progressivamente, utilizzare erbe e spezie aromatiche per dare sapidità ai cibi (es. peperoncino).

Dieta iposodica: fonti di sodio non discrezionali

Fonti di sodio non discrezionale in Italia è rappresentato dai cereali e derivati per il 42%, carne, uova, pesce 31%, latte e derivati 21%, frutta 3%, verdura 2%. 

Alimenti ad alto contenuto di sodio sono i dadi da brodo, salumi, salse pronte, maionese, margarina.

Il sodio nei derivati dei cereali

Il pane contiene molto sale, i crackers ed altri prodotti simili sono ricchi di sale; nelle etichette alimentari non è obbligatorio segnare il quantitativo di sale contenuto nell’alimento.

 

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