Personalità
Il determinismo in psicologia non esiste. Corredi cromosomici uguali producono personalità diverse perché il carattere è forgiato dalle esperienze vissute e queste non possono essere mai uguali. La personalità è determinata da altre due caratteristiche peculiari intrinseche e che si delineano nel tempo di una persona: il carattere e il temperamento.
1. Temperamento: sta a significare una disposizione biologica, derivante da un substrato genetico o costituzionale che determina una particolare reattività nel rispondere ad uno stimolo esterno. E’ un tono di fondo che precede l’esperienza e che ad essa predispone.
Il temperamento si articola su quattro diverse modi di reagire agli stimoli:
1. Ricerca della novità: tendenza all’esplorazione
2. Deviamento del danno: cautela e paura, insicurezza, tensione ad evitare atteggiamenti dai quali possa scaturire sconfitta, punizione o danno
3. Dipendenza dalla ricompensa: deferenziale, sottomissione, sentimentalismo ed eccessiva sensibilità alla punizione e alla gratificazione, tipico di individui che cercano socialità e sono aperti verso le altre persone e sensibili alle risposte di approvazioni sociali
4. Persistenza: industriosità e grande laboriosità operativa che non si arrende alla frustrazione e alla fatica.
In base a tali forme si distinguono temperamenti diversi, dall’irascibile al depresso o ciclotimico.
2. Carattere: si intende l’insieme delle qualità personali che permettono l’aderenza dell’individuo ai valori ed ai costumi della società e rappresentano gli attributi acquisiti, che traggono la loro origine dalle esperienze dell’età evolutiva nell’ambito del contesto socio-familiare.
Gli aspetti del carattere sono:
1. L’auto direttività
2. La cooperazione: capacità empatica di immedesimazione
3. La trascendenza: il sistema dei valori
3. Personalità: nasce dall’interazione dei fattori acquisiti e tratti stabili tipici di un individuo e riconoscibili sin dall’adolescenza, che talvolta possono diventare rigidi e mal adattativi configurandosi come disturbi. Insieme di caratteristiche psichiche e comportamentali che, nella loro interazione, costituiscono il nucleo irriducibile di un individuo che rimane tale nella molteplicità e diversità delle situazioni ambientali in cui si esprime e si trova ad operare.
La personalità è costituita da modalità perduranti di percepire, rapportarsi o pensare a se stessi o all’ambiente. Poiché la personalità subisce le influenze genetiche e dell’esperienza personale essa si delinea pian piano fin dalla nascita, non è una modalità innata ma va costruendosi dall’età infantile in poi.
I tratti di personalità sono aspetti predominanti della personalità che vengono manifestati in una ampia varietà di contesti sociali e culturali. Sono quelle fasi, o tappe che deve attraversare il bambino, un mancato superamento di una delle tappe implica una regressione e uno sforzo del bambino per il superamento della stessa. In quest’ultimo caso il tratto che il bambino ha affrontato con difficoltà sarà il tratto predominante. I disturbi di personalità avvengono perciò quando i tratti sono ridici e disadattati da determinare limitazioni funzionali e disagio soggettivo poiché costituiscono modelli durevoli di percepire di riferirsi, e di pensare rispetto all’ambiente e a se stessi.
I tratti di personalità sono:
– Paranoide,
1. Diffidente e sospettoso perso gli altri,
2. Spesso misinterpreta gli eventi sociali come minacce,
3. Risentimento verso gli altri e colpevolizzazione degli altri,
4. Gelosia patologica e accuse di slealtà,
5. Natura litigiosa e ostile,
– Schizoide,
1. Distaccato dalle normali relazioni,
2. Propensione per attività solitarie,
3. Nessun desiderio di relazioni interpersonali,
4. Inetto e socialmente goffo,
5. Ristretta gamma di emozioni perciò distaccato e freddo,
– Dipendente,
1. Eccessivo bisogno di essere aiutati,
2. Sottomissione e attaccamento,
3. Ricerca di rassicurazione dagli altri,
4. Non esprime disaccordo perché teme la disapprovazione e il rifiuto,
5. Paura d essere messo da parte,
6. Ritiene di non poter essere aiutato,
– Ossessivo compulsivo (bassa ricerca novità e dipendenza da ricompensa, alta persistenza e deviamento dal pericolo),
1. Perfezionista,
2. Preoccupato per l’ordine le regole e i dettagli,
3. Devoto al lavoro,
4. Avaro,
5. Rigido, inflessibile e ostinato,
6. Non lavora bene con gli altri,
– Narcisista,
1. Estremamente grandiosi, con forte bisogno di ammirazione,
2. Mancanza di empatia,
3. Sentimenti di superiorità,
4. Sfruttamento delle persone,
5. Ambiziosità,
– Antisociale,
1. Non curante verso gli altri,
2. Mancanza di rimorsi per le proprie azioni,
3. Problemi giudiziari,
4. Ingannevole,
5. Impulsivo,
6. Aggressivo ed irritabile,
7. Irresponsabile,
– Borderline (alta ricerca della novità, dipendenza dalla ricompensa, deviamento del pericolo, ma bassa persistenza questo genera conflitto all’interno della persona – tipico dell’adolescente in cerca di certezze).
1. Instabilità delle relazioni personali, umore e immagine di sé,
2. Mancanza di identità,
3. Umore altalenante con forti emozioni,
4. Paura dell’abbandono o del rifiuto,
5. Aggressività,
6. Propensione all’autolesionismo,
7. Divisione del mondo in bianco o nero,
– Evitante,
1. Sensibile alle critiche,
2. Riducono le loro attività per evitare l’imbarazzo,
3. Si ritengono incompetenti o inadeguati,
4. Bassa stima di sé,
– Schizotipico,
1. Ansioso in situazioni sociali,
2. Diverso e non conforme,
3. Credenze strane o eccentriche,
4. Sospettoso verso gli altri,
5. Pensiero e discorso disorganizzato,
6. Ideazione paranoide,
– Istrionico,
1. Eccessiva ricerca di attenzione,
2. Drammatico,
3. Opinioni e emozioni superficiali e cangianti,
4. Egocentrismo,
5. Eccessivamente focalizzato sull’apparenza fisica,
6. Sessualmente provocante,
Dalle seguenti descrizioni dei tratti si può evincere che l’accoppiamento:
– Narcisista – Dipendente è perfetto.
– Schizoide – Evitante è perfetto.