Pressione Arteriosa

La pressione arteriosa dipende da vari fattori: dalla energia contrattile del miocardio (perché il sangue pompato esercita una pressione sulle pareti dei vasi), dalla massa e viscosità del sangue, dalla elasticità e dal tono delle arterie (che tendono a contrarsi in risposta all’espansione dovuta alla pressione del sangue sulle loro pareti, e ritornare ai valori primitivi esercitando una pressione sul sangue). Le variazioni che questi fattori possono subire sono controllate ed equilibrate da vari organi ed apparati (sistema nervoso, ghiandole endocrine, reni, sistema lacunare) che rendono la pressione abbastanza costante.

Le modificazioni di una certa ampiezza che normalmente si verificano sono pertanto in rapporto alle fasi della rivoluzione cardiaca: sìstole e diastole. Durante la sistole viene raggiunto il valore massimo, per cui nell’uso comune pressione sistolica o massima (Mx); il valore minimo si ha invece alla fine della diastole ed è detta pressione diastolica o minima (Mn). Metodi di misurazione della pressione arteriosa. I metodi di misurazione della pressione arteriosa si distinguono in diretti ed indiretti o clinici. I primi comportano l’introduzione nell’arteria di una cannula mediante la quale la corrente sanguigna viene portata a contatto con l’apparecchio misuratore; i secondi, consistono invece nel comprimere dall’esterno una determinata arteria e nel misurare la pressione necessaria ad impedire il passaggio del sangue.

Misurazione della pressione diretta

Metodi diretti L’elettromanometro di NOBLE, senza dubbio la migliore evoluzione dei primi manometri, è costituito da quattro unità e da un sistema idraulico ausiliario che serve per equilibrare l’apparecchio: La prima unità consiste in un piccolo cilindro cavo in acciaio che è aperto ad una estremità di forma conica perchè vi si possa inserire l’ago e presenta ancora una apertura laterale che va collegata con il sistema idraulico. Nell’interno del cilindro sono contenuti: una camera, che attraverso l’apertura laterale va riempita con solu¬ione fisiologica eparinizzata, una membrana oscillante, costituita da una esilissima lamina di nichel, un elettrodo fisso ed un oscillatore ad alta frequenza. Da questo cilindro parte un cavo per il collegamento con le altre unità dell’apparecchio: un trasformatore, un amplificatore, ed una penna scrivente per mezzo della quale si ottiene l’immediata registrazione del tracciato dell’onda pulsatoria. L’elettromanometro di NOBLE viene usato con un certo successo anche in pratica, soprattutto negli Stati Uniti. Metodi indiretti o clinici Il metodo più usato si avvale dell’apparecchio di RIVA-ROCCI. Questo si compone di un bracciale di gomma in comunicazione, mediante un tubo pure di gomma, con una vaschetta contenente mercurio nella quale pesca un tubo di vetro capillare alto circa 25 cm. Sul tubo vi è una scala graduata in millimetri che va da zero a 250.

La vaschetta inoltre è in comunicazione con una doppia palla di RICHARDSON la quale serve per mandare l’aria nella vaschetta con la pressione voluta. Lungo il tubo collegante la vaschetta di mercurio con il manicotto di gomma è inserita una vite che serve per scaricare l’aria dalla vaschetta quando ciò sia necessario. Dopo aver applicato il bracciale di gomma, la valutazione della pressione arteriosa può essere effettuata sia con metodo palpatorio (RIVA-ROCCI) che con metodo auscultatorio (KOROTTKOV). Nel metodo palpatorio, l’osservatore esplora il polso arterioso con la mano sinistra, mentre con la mano destra comprime la pera di gomma finché la pressione nell’interno del manicotto sia uguale alla pressione massima del sangue. Quando questo punto è raggiunto il polso arterioso scompare e si può leggere sulla scala del tubo graduato il valore della pressione arteriosa massima. Nel metodo auscultatorio il polso viene esplorato anziché con il polpastrello del dito, con un comune fonendoscopio. Superata nel manicotto la pressione necessaria a far scomparire il polso, si apre la vite di scarico dell’aria e si avverte poco dopo, con la prima ondata di sangue, un tono sistolico che rappresenta il momento di pressione massima. Continuando ancora lentamente lo svuotamento del manicotto si avverte per un certo periodo di tempo un rumore di soffio, finché ricompare il tono. Questo improvvisamente diviene cupo ed il brusco passaggio di tono corrisponde alla pressione diastolica e cioè alla pressione minima. Oltre a questi metodi principali e di uso più comune e semplice esiste pure un metodo di misurazione oscillometrico che valuta la pressione in base alle oscillazioni arteriose.

Misurazione della pressione indiretta

Esistono poi altre possibilità di misurazione indiretta della pressione arteriosa per mezzo di pletismografi che valutano le variazioni di volume di determinati organi o parti del corpo per effetto delle dilatazioni o restringimenti dei vasi in essi contenuti e che dipendono dalle variazioni della corrente sanguigna che si verificano ad ogni pulsazione. La valutazione indiretta della pressione arteriosa negli animali domestici con apparecchi di tipo RIVA-ROCCI presenta qualche difficoltà essenzialmente rappresentata dalla scelta dell’arteria da esplorare che dovrebbe essere in una parte del corpo nella quale sia facile applicare il manicotto, dovrebbe essere superficiale e possibilmente decorrere in linea retta. Possedendo manicotti opportunamente modificati può essere scelta nel cane l’arteria coccigea O l’arteria femorale; nel cavallo e nel bovino l’arteria coccigea, l’arteria metacarpale, l’arteria carotide; nel suino, l’arteria metacarpale.

Nel cane, nella pecora e nella capra ROMAGNOLI ha valutato con un elettro-pletismografo la pressione arteriosa a livello della regione metacarpale Valori normali della pressione arteriosa.

Nei nostri animali esistono variazioni molto ampie legate alla specie e nella stessa specie, razza, sesso ed età (SCHMIDT HOFMANN); lo stato di gestazione e di ripienezza dello stomaco o dei prestomaci, come pure, gli atti del respiro (GRA-UWILER e coli.) possono ugualmente essere responsabili di oscillazioni; possono infine essere rilevati valori aumentati, (cane e cavallo) per lo stato di eccitazione conseguente alle manualità che l’esaminatore compie per effettuare la misurazione (HOFMANN), indipendentemente da questi fattori influiscono poi le modificazioni, che l’esaminatore stesso può portare alla metodica di base suggerita per ciascun apparecchio. Fattori patologici che influenzano la pressione arteriosa. Gli aumenti della pressione arteriosa oltre i limiti fisiologici (ipertensione arteriosa) possono essere dovuti a cause varie, Le cause più frequenti di ipertensione sono le malattie dei reni ad andamento cronico. L’abbassamento della pressione arteriosa massima oltre i limiti normali (ipotensione arteriosa), si osserva soprattutto nel collasso circolatorio, sia da paralisi dei centri vaso-motori che da ipovolemia, e nell’insufficienza ventricolare sinistra. Possono poi provocare ipotensione gli stati cachettici, le diarree incoercibili, etc.

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