Riflessi Spinali

Come il motoneurone superiore(MNS) influenza i riflessi spinali

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Il motoneurone superiore (MNS) è un neurone o un gruppo di neuroni che non fuoriescono dal sistema nervoso centrale e influenzano, inibendolo o stimolandolo, il motoneurone inferiore (MNI). Il MNS usualmente esercita un’influenza inibitrice o attentatrice sui riflessi spinali. I segni clinici di lesione del MNS comprendono riflessi normali o esagerati (iperreflessia) e tono muscolare normale o esagerato (ipertonia). L’atrofia muscolare secondariamente a una lesione del MNS è un atrofia da disuso, essendo il risultato di uno scarso uso muscolare, tale atrofia evolve lentamente ed è meno grave rispetto a quella osservata nelle malattie del MNI.

Il tono degli arti può essere valutato determinando il grado di resistenza al movimento passivo, che negli animali con lesioni del MNS, risulta normale o aumentato. Il motoneurone inferiore corrisponde alla porzione motoria dell’ arco riflesso e comprende i corpi cellulari dei neuroni motori del tronco encefalico e del midollo spinale, i nervi motori periferici e gli organi effettori. I segni clinici di malattia del MNI comprendono iporeflessia o areflessia, con ipotonia o atonia. Poiché, per mantenere la massa muscolare, è necessaria una connessione tra nervo periferico e muscolo, l’atrofia che si verifica dopo una lesione completa del nervo periferico è grave (atrofia neurogena) ed evolve in un breve periodo di tempo nei piccoli animali anche in 5 giorni. Per determinare se la lesione responsabile della paresi o della paralisi interessa il MNS o il MNI è importante valutare i riflessi spinali.

Funzione riflessa

Le funzioni riflesse sono attività involontarie indipendenti dalla coscienza. Un recettore sensitivo viene stimolato e l’informazione viene condotta lungo un nervo afferente (sensitivo). Questo nervo stabilirà sinapsi (si connetterà), direttamente o indirettamente attraverso interneuroni, con un nervo efferente (motore), che arriva all’organo. Per la maggior parte dei riflessi spinali, l’organo stimolato è rappresentato da un muscolo.

Riflessi spinali dell’arco toracico

I riflessi spinali dell’arco toracico comprendono:

  • l’estensore radiale del carpo,
  • del bicipite brachiale,
  • del tricipite
  • il flessore.

Il riflesso dell’estensore radiale del carpo e tricipitale valutano la funzione del nervo radiale i cui corpi cellulari si trovano nei segmenti C7-T1 del midollo spinale.

Riflessi spinali del bicipite

Il riflesso del bicipite valuta il nervo muscolocutaneo (C6-C8). Questi riflessi sono evocati percuotendo il ventre o il tendine di inserzione dei singoli muscoli ed osservando la risposta. Quando si percuote l’estensore radiale del carpo, il carpo dovrebbe estendersi leggermente. Percuotendo il tricipite, si osserva una leggera estensione del gomito. Stimolando il bicipite, si può verificare una leggera flessione del gomito. Il riflesso flessore viene evocato stimolando la cute del piede o della pastoia con un emostato e valutando la flessione delle articolazioni del carpo e del gomito, con allontanamento della parte distale dell’arto dallo stimolo.

Questo riflesso valuta tutti i principali nervi dell’arto toracico:

  • il radicolare,
  • l’ulnare,
  • il mediano,
  • il muscolocutaneo
  • l’ascellare.

Riflessi dell’arto pelvico

I riflessi dell’arto pelvico comprendono:

  • il patellare,
  • il tibiale,
  • il craniale,
  • il gastrocnemio
  • il flessore.

Il riflesso patellare valuta il nervo femorale che origina dai segmenti L4-L6 del midollo spinale. I riflessi del tibiale craniale, del gastrocnemio e del flessore valutano il nervo sciatico(L6-S1). Il riflesso viene evocato pizzicando la cute del piede e valutato osservando la flessione dell’anca, del ginocchio e del tarso che permette di allontanare il piede dallo stimolo. In corso di patologia del nervo sciatico l’anomalia più evidente consiste in una ridotta capacità a flettere il garretto.

  • Il riflesso patellare: Il riflesso patellare è un’estensione del ginocchio; esso è evocato colpendo il tendine tibio-rotuleo, talvolta in caso di lesione dello sciatico il riflesso patellare può risultare esagerato perché lo sciatico innerva i muscoli antagonisti di questo riflesso;
  • riflesso del tibiale craniale: leggera flessione del garretto;
  • riflesso del gastrocnemio: estensione del garretto.
  • Riflesso anale: Per valutare il riflesso anale si stimola intensamente l’area perianale, osservando una forte contrazione dell’orifizio anale (riflesso anale). Il riflesso è mediato dal nervo pudendo (origina da S1-S2-S3). La contrazione anale può essere stimolata comprimendo il pene di un cane maschio o il clitoride di una cagna. Durante la stimolazione anale la coda viene spesso flessa contemporaneamente, sebbene un leggero stimolo possa determinare un sollevamento della coda (riflesso della coda). Il riflesso anale può essere controllato anche nel momento in cui misuriamo la T° all’ animale.

Valutazione dei riflessi spinali

I riflessi spinali sono classificati come segue:

  • – 0 assente
  • – 1 depresso
  • – 2 normale
  • – 3 esagerato

– 4 esagerato con contrazioni e rilassamenti muscolari che si alternano in rapida successione (Clono)

L’aspetto più importante nella valutazione di un riflesso è relativo alla sua presenza o alla sua scomparsa. In caso di paresi, ciò dovrebbe permettere di differenziare una lesione delle vie motorie discendenti centrali (MNS) da quella dell’arco riflesso (MNI). Perché un riflesso sia utilizzabile per una valutazione clinica, deve essere facilmente valutabile e costantemente presente in animali normali. Tra i riflessi spinali, il patellare, i flessori ( sia il toracico che il pelvico) e l’anale sono i più utili, poiché gli altri sono presenti in maniera incostante. In molti cani con lesioni neurologiche le alterazioni dei riflessi si associano a quelle delle reazioni posturali.

Alcune funzioni riflesse

Il riflesso pannicolare testa i recettori del dolore superficiale, il midollo spinale e i nervi toracici laterali. Viene valutato pizzicando o punzecchiando la cute del tronco nella porzione toracolobombare laterale. La risposta efferente consiste nella contrazione bilaterale dei muscoli pannicolari. Il riflesso pannicolare è molto utile nel valutare lesioni tra T2 e L3 e quelle che interessano il plesso brachiale. La componete sensitiva è formata dalle fibre sensitive segmentali mentre la motoria dal nervo toracico laterale. Se il riflesso è assente si stimola in senso anteriore finchè non ricompare :dal punto in cui ricompare bilateralmente , la lesione è 2 metameri più avanti. Inoltre se il riflesso è assente da un solo lato la lesione è della componente efferente, ovvero n. toracico laterale. I riflessi cervicali locali, simili al riflesso pannicolare possono essere utili per aiutare a localizzare lesioni cervicali nei grossi animali. Percuotendo il collo lateralmente, si ottiene una contrazione di muscoli pannicolari e spesso anche di altri muscoli del collo (per es. sterno cefalico e brachiocefalico).

Inoltre, nei cavalli, la percussione della cute laterale del collo determina la contrazione dei muscoli labiali, palpebrali e dell’orecchio. Il tono muscolare, viene mantenuto dai muscoli striati e dalle loro connessioni midollari. I tratti corticospinali e i tratti rubrospinali esercitano una funzione inibitoria sul tono muscolare, mentre i tratti vestibulospinali hanno azione opposta di facilitazione del tono. Può essere valutato flettendo ed estendendo passivamente gli arti. Lesioni del MNS determinano un aumento del tono (spasticità) che rende difficoltoso il movimento passivo degli arti. In corso di lesioni del MNI il tono è diminuito o assente (flaccidità). Quando viene testato il riflesso flessore, alcuni animali con lesioni del MNS possono estendere l’arto opposto; si tratto del riflesso estensore crociato. L’animale viene posto in decubito laterale, stimolando l’arto che sta sopra per evocare il riflesso flessore e osservando contemporaneamente l’arto che sta sotto per verificare l’eventuale presenza di un’anomala estensione. Una lesione delle vie discendenti del MNS, che normalmente inibiscono questo riflesso, permette il verificarsi dell’estensione controlaterale. Il riflesso estensore crociato si osserva in genere in corso di lesioni che si sono instaurate da molto tempo e si può verificare sia negli arti toracici che in quelli pelvici. Se presente negli arti pelvici, la lesione midollare è craniale al segmento L3, se evidenziato negli arti toracici, è craniale a C6. Il riflesso di Babinsky è un altro riflesso anormale., comunemente osservato negli essere umani e talvolta nei cani con lesioni del MNS. Quando si accarezza la superficie ventrale del piede o della zampa con il manico del martelletto, le dita normalmente si flettono verso la pianta del piede. In corso di lesione del MNS, le dita possono estendersi e allargarsi all’infuori: riflesso di Babinsky positivo.

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