Sensibilità e Specificità
Che cos’è la sensibilità del test?
Ricordiamo che la sensibilità del test è definita dal numero di soggetti che sono stati identificati correttamente dal test di screening (veri positivi: tutti coloro che hanno malattia). La sensibilità della ricerca del sangue occulto fecale per il CCR varia dal 40% al 60%.
Che cos’è la specificità di un test?
La specificità di un test è, invece, il rapporto tra il gruppo dei soggetti sani correttamente identificati dal test di screening (veri negativi) e il numero totale dei soggetti senza malattia (veri negativi + falsi negativi). La specificità del sangue occulto fecale per il CCR varia dal 70% al 99%. Se il test è troppo sensibile diminuisce la sua specificità sottoponendo la popolazione ad un eccesso di colonscopie.
Definizione di Sensibilità e specificità di un test
Si definisce specificità di un esame diagnostico la capacità di identificare correttamente i soggetti sani, ovvero non affetti dalla malattia o dalla condizione che ci si propone di individuare. Se un test ha un’ottima specificità, allora è basso il rischio di falsi positivi, cioè di soggetti che pur presentando valori anomali non sono affetti dalla patologia che si sta ricercando.
Alta specificità
È l’alta probabilità che un soggetto sano risulti negativo al test; = bassa probabilità che un soggetto sano risulti positivo al test; Si definisce sensibilità di un esame diagnostico la capacità di identificare correttamente i soggetti ammalati, ovvero affetti dalla malattia o dalla condizione che ci si propone di individuare. Se un test ha un’ottima sensibilità, allora è basso il rischio di falsi negativi, cioè di soggetti che pur presentando valori normali sono comunque affetti dalla patologia o dalla condizione che si sta ricercando.
Alta sensibilità
È l’alta probabilità che un soggetto malato risulti positivo al test; = bassa probabilità che un soggetto malato risulti negativo al test.