Infatti la trasformano da una forma all’altra e costruiscono materia mediante una serie ben organizzata di reazioni biochimiche, che costituiscono il metabolismo (anabolismo e catabolismo).
Essi lo fanno mantenendo costante il proprio equilibrio interno, capacità nota come omeostasi, e contrastando la naturale tendenza all’aumento del disordine (la misura del disordine interno di un sistema è rappresentata dall’entropia).
Infatti la trasformano da una forma all’altra e costruiscono materia mediante una serie ben organizzata di reazioni biochimiche, che costituiscono il metabolismo (anabolismo e catabolismo).
Essi lo fanno mantenendo costante il proprio equilibrio interno, capacità nota come omeostasi, e contrastando la naturale tendenza all’aumento del disordine (la misura del disordine interno di un sistema è rappresentata dall’entropia).
La fonte di energia per tutti i sistemi viventi è il sole, le piante verdi e le alghe foto sintetiche, che sono organismi autotrofi, trasformano questa energia radiante in energia chimica mediante la fotosintesi. Gli animali, invece, sono organismi eterotrofi poiché ricavano energia e nutrimento dalle piante o da altri animali.
Gli organismi autotrofi possono utilizzare direttamente CO2 come fonte di carbonio, servendosi dell’energia luminosa o il C proveniente da sostanze inorganiche. L’energia radiante viene usata dagli organismi viventi per creare e mantenere l’organizzazione caratteristica degli esseri viventi.
La capacità di utilizzare e trasformare energia non è una prerogativa dei soli organismi viventi. Infatti, anche i minerali e le rocce assumono e trasformano energia solare, però tale scambio energetico comporta una diminuzione del loro ordine strutturale.
Ogni organismo ha un periodo di esistenza definito ,che prende il nome di ciclo vitale.
Esso varia da pochi minuti ad anni.
Quando la fase di sviluppo si arresta, si raggiunge lo stadio di maturità durante il quale l’organismo provvede al mantenimento ed alla riparazione.
Anche questa attività cessa ed inizia la fase dell’invecchiamento, cui segue inevitabilmente la morte, che rappresenta lo step finale.