Gravidanza

la gravidanza non è una condizione da considerare patologica ma fisiologica in cui la madre va incontro ad una serie di modificazioni morfo-funzionali. Queste avvengono anche a carico del prodotto del concepimento. Mentre il prodotto del concepimento riguarda l’embriologia, quello che più interessa da un punto di vista ginecologico è l’organismo materno e la sua interazione con il prodotto del concepimento.

Quindi i protagonisti sono la madre e il feto che comunicano attraverso un organo fondamentale che è la placenta. Questa consente gli scambi materno-fetali sia in termini di sostanze nutritive che di ossigenazione e vascolarizzazione ed è fondamentale per il concepimento e lo sviluppo della gravidanza. Infatti molte patologie che si sviluppano nel terzo trimestre di gravidanza come i deficit negli scambi materno-fetali sono correlate alle alterazioni che avvengono in realtà nelle prime settimane di gestazione.

Stadi della gravidanza:

–  Fecondazione: l’oocita viene fecondato dallo spermatozoo.

–  Primo trimestre: gli eventi fondamentali sono la formazione del sacco amniotico e dell’embrione che a partire dalla 7° settimana diventa feto.

–  Secondo trimestre: l’aspetto più importante è la formazione della placenta che però origina già nelle fasi iniziali, quando la blastocisti arriva nella cavità uterina, si impianta nella maggior parte dei casi e, se va bene, attecchisce sul fondo dell’utero, zona preposta, sia per migliore vascolarizzazione che in termini recettoriali, ad accettare questo prodotto del concepimento. È un processo che si potrebbe memorizzare considerando ciò che accade nei processi di metastatizzazione tumorale. Questo prodotto che è un qualcosa di diverso dall’organismo materno arriva in un organismo fecondato come se fosse la nicchia che la deve ospitare, come accade con le cellule metastatiche, c’è uno scambio importante tra la blastocisti e l’endometrio e si crea un cross-talk tra embrione ed endometrio che ne consente l’impianto. Se non avviene questa fase delicata la cosa più frequente che può accadere è che ci sia un aborto oppure che si instaurino meccanismi anomali di scambio materno-fetale che poi provocano insufficienza placentare non consentendo il raggiungimento delle sostanze nutritive al feto.

–  Terzo trimestre: si ha un feto ormai abbastanza grande, con una fisionomia dell’organismo vero e proprio. Tutte le caratteristiche del terzo trimestre dipendono da quello che avviene nelle fasi precedenti, Dallo stadio di zigote alla 3°-4° giornata si arriva allo stadio di morula e da qui alla blastocisti, più spesso in 5° ma anche in 6° giornata, e poi alla fase in cui questo prodotto del concepimento arriva all’interno della cavità uterina e si impianta. Ovviamente poi iniziano i processi di gastrulazione fino allo sviluppo dell’embrione, definitivo intorno al 3° mese, con la nascita poi del bambino.

Una gravidanza è considerata a termine dalla 36° settimana più 6 giorni, quindi dall’inizio della 37° settimana, fino alla 40° settimana più 6 giorni. Dalla 41° settimana la gravidanza si definisce post-termine, in cui non c’è più nessun vantaggio a tenere il bambino nel grembo materno, tanto che aspettando qualche giorno, in attesa che il travaglio parta in maniera spontanea, al 41° più 3 giorni si induce il parto.