Sesso

Il sesso è qualcosa che distingue due individui appartenenti alla stessa specie ma che hanno caratteristiche fisiche diverse. Serve a riprodurre una specie. E’ qualcosa che gli organismi evoluti utilizzano per garantire la variabilità dei geni all’interno di una specie. In moltissime specie animali non è possibile distinguere i maschi dalle femmine, che in molte specie la riproduzione avviene in maniera asessuata (recenti esperimenti sulla clonazione dimostrano che ciò può avvenire anche per la specie umana) e che la variabilità genetica può avvenire anche per fattori ambientali.

Nel percorso evolutivo della specie umana, il sesso ha costituito l’elemento che ne ha permesso la riproduzione e l’adattamento genetico ai vari ambienti che l’uomo ha conquistato nel suo percorso. Oggi sappiamo che la specie umana ha avuto origine nelle savane africane, e che i primi individui avevano la pelle scura e i capelli ricci per assorbire meglio il calore e le radiazioni solari.

La riproduzione di nuovi individui umani, ha bisogno, oltre alla procreazione, dell’allevamento dei nuovi arrivati sino al raggiungimento della loro capacità a nutrirsi e a difendersi dai pericoli dell’ambiente, per poi arrivare essi stessi alla maturità sessuale e ricominciare il ciclo riproduttivo. Per poter mantenere in maniera ottimale il legame tra i due adulti che formano una coppia, le scelte che portano due elementi di sesso opposto a scegliersi reciprocamente sono basate su elementi complessi: ciò che chiamiamo amore è la consapevolezza che la persona che ci troviamo di fronte possa stabilire una relazione duratura e piacevole con noi stessi.

C’è una buona ragione di credere che il dolore che sperimentiamo in tali occasioni sia il frutto di un lungo e complesso processo evolutivo atto a garantire che l’accoppiamento e la riproduzione siano il meno rischiosi possibile e che si debba prestare molta attenzione sia al partner sia alla prole che viene generata. Il sesso, per gli individui, non viene praticato con la consapevolezza di svolgere una funzione biologica riproduttiva, bensì per la soddisfazione di bisogni fisici, emotivi e psicologici. Infatti non sempre la riproduzione di una specie coincide con il suo benessere: una delle cause di maggior mortalità delle popolazioni animali dipende proprio dalla sovrappopolazione che priva gli individui delle risorse necessarie alla sopravvivenza.

E’ importante quindi capire che le funzioni biologiche riproduttive della sessualità, pure essendo connesse al nostro spazio individuale emotivo e psicologico, mantengono tuttavia un elevato grado di indipendenza. Questo ci permette di vivere la nostra vita sessuale secondo scelte personali che ci garantiscano la felicità , felicità che non necessariamente si realizza all’interno di una coppia che alleva figli.

Generalmente le persone si mettono in coppia per soddisfare una o più delle seguenti condizioni:

Provare piacere fisico (tenerezza eccitazione, rilassamento), Sentire che c’è qualcuno che pensa ed agisce in maniera sincronizzata con la parte più profonda di noi stessi (sentirsi ‘internamente’ meno ‘soli’ rispetto agli altri), Costruire un’alleanza rivolta verso l’esterno (sentirsi meno ‘deboli’ rispetto alle difficoltà del mondo esterno).