In un eterozigote avrò un amplificato che corre meno e un amplificato che corre di più in quanto il loro peso molecolare sarà diverso, gli omozigoti invece avranno una sola banda; per cui con un’amplificazione ed una corsa elettroforetica si possono distinguere i portatori dell’allele 3R da quelli 2R.
In un eterozigote avrò un amplificato che corre meno e un amplificato che corre di più in quanto il loro peso molecolare sarà diverso, gli omozigoti invece avranno una sola banda; per cui con un’amplificazione ed una corsa elettroforetica si possono distinguere i portatori dell’allele 3R da quelli 2R.
Il 5-FLUOROURACILE però non passa solo per questa via può anche essere detossificato attraverso un enzima che è la DIIDROPIRIDINA DEIDROGENASI (DPD) la quale è variabile e nel 3-5% dei pazienti trattati con 5-fluorouracile si osservano gravi reazioni tossiche proprio perché il farmaco non viene detossificato. La DPD si trova nel fegato, ma la detossificazione avviene anche all’interno delle cellule ad opera dello stesso enzima, ci sono diverse mutazione del gene DPD quasi tutte note, sono associate ad assenza dell’attività enzimatica. Il 50% di queste mutazioni sono dovute ad una sostituzione nell’introne 14 che causa la formazione di un sito di splicing che permette l’alterazione dello splicing tra l’esone 13 e 15 per cui viene saltato l’esone 14; la conseguenza di ciò è la formazione di una proteina non funzionale e non si ha la detossificazione del farmaco.
Il 5-fluorouracile va ad interagire con altri enzimi importanti nella produzione di metaboliti citotossici.
Un altro bersaglio degli agenti chemioterapici è il METABOLISMO DEI FOLATI, il folato è una vitamina che è importante nelle reazioni di sintesi delle purine, delle pirimidine e della metionina (la quale serve per le reazioni di metilazione).
Il folato ha un ruolo molto importante nella sintesi del DNA, RNA, nella trascrizione genica e nella replicazione cellulare.
IL METOTREXATO è un inibitore di uno degli enzimi del ciclo del folato, tale enzima è la DIIDROFOLATO REDUTTASI ed è importante per generare il metilene del THF.
Questa reazione è inibita dal metotrexato, la cellula tumorale si trova in carenza di folato e cioè causa uno sbilanciamento del pool dei nucleotidi e la cellula va incontro ad apoptosi.
Il METOTREXATO può essere buttato fuori dalla cellula da proteine della famiglia delle ATP-binding cassette (ABC) che sono pompe, in alternativa il farmaco viene poliglutammato. Il metotrexato poliglutammato è capace di inibire la timidilato sintesati, della diidrofolato reduttasi e anche della via di produzione della SAM e dell’adenosina monofosfato e triforcato. Ha un effetto molto variegato sulle varie strade che sono però tutte legate alla sintesi del DNA. La forma poliglutammata non può essere efflussa dalla cellula, è stato visto che il metilene tetraidrofolato reduttasi è polimorfico.
Questo polimorfismo è molto comune e causa una riduzione dell’attività ed amplifica così gli effetti del metotrexato poiché si produce ancor meno metilene tetraidrofolato.
Ci sono variazioni dei trasportatori del folato, variazione del metilene tetraidrofolato reduttasi e variazioni polimorfiche della TS che vanno a variare l’azione del metotrexato.
RFC, c’è una sostituzione in cui il genotipo è associato a livelli più alti di metotrexato.