Effetti Indesiderati Farmacogenetica

Si possono avere dei fastidi, effetti molto gravi, acuti cioè immediatamente dopo la somministrazione e questo è molto utile in quanto ci permette di capire subito che quel farmaco non va bene e si possono prendere provvedimenti, oppure i possono essere effetti a lungo termine che sono molto più difficile ricondurli alla somministrazione del farmaco, se l’effetto è molto tempo dopo l’assunzione o un effetto cumulativo nel caso in cui il farmaco sia utilizzata per una terapia prolungata gli effetti si vedono solo dopo molto tempo.

Si possono avere dei fastidi, effetti molto gravi, acuti cioè immediatamente dopo la somministrazione e questo è molto utile in quanto ci permette di capire subito che quel farmaco non va bene e si possono prendere provvedimenti, oppure i possono essere effetti a lungo termine che sono molto più difficile ricondurli alla somministrazione del farmaco, se l’effetto è molto tempo dopo l’assunzione o un effetto cumulativo nel caso in cui il farmaco sia utilizzata per una terapia prolungata gli effetti si vedono solo dopo molto tempo.

Gli effetti collaterali possono essere legati ad eventi fatali tanto che è una delle maggiori cause di morte si chiamano effetti IATROGENI cioè quelle morti che derivano dalla somministrazione di farmaci. Sono al 4° posto delle cause di morte dopo le malattie più comune per causa di morte quali le cardiovascolari i tumori e gli ictus.
Sono di tipo A le reazioni relativamente frequenti che dipendono dalla dose e che sono collegabili al profilo farmaco-dinamico della molecola cioè l’interazione della molecola con il suo bersaglio, quindi collegabile a quella che è l’interazione tra il target molecolare e il farmaco stesso per avere l’efficacia terapeutica.

Reazioni di questo tipo vengono viste già nelle prime fasi sperimentali e sono più prevedibili (fasi sperimentali III e IV sono su dei grandi campioni di pazienti). La prima fase sperimentale clinica è fatto su un piccolo campione di volontari sani se è ben tollerato il campione viene allargato per individuare gli effetti avversi, dopo si passa alla fase successiva in cui si sperimenta sui pazienti per vedere l’effetto terapeutico e quindi per vedere l’efficacia terapeutica di diverse dosi prima nuovamente su un piccolo campione se si ottiene un buon risultato ancora una volta si allarga il campione fin ad avere un numero di pazienti sufficientemente grande per avere una approvazione per la messa in commercio.

Durante queste fasi sperimentali del farmaco in cui il campione diventa sempre più grande è sempre più probabile che gli effetti avversi vengano riconosciuti. Ad esempio la sedazione da antistaminici da sonnolenza abbassando di conseguenza tutta una serie di funzione cognitive e intellettuali oppure l’ipocalcemia causata dai diuretici che spesso vengono presi come anti-ipertensivi dovrebbero abbassare il Na però abbassano anche il Ca e si può avere un effetto di ipocalcemia quali contrazioni muscolari crampi ecc., oppure ancora vi sono gli amino glicosidi che sono farmaci noti per aver causato fenomeni di ototossicità (apparato uditivo.)

Sono di tipo B invece reazioni + rare in cui non è chiaro qual è la relazione con ilazione farmaco il quale può anche avere un’efficacia terapeutica in un certo target ed effetti avversi in un altro non è detto che li faccia nello stesso organo gli effetti, queste reazioni non vengono spesso riconosciute in fase di sperimentazione vengono riconosciuti dopo la messa in commercio, molto spesso è una reazione di tipo reversibile si può cioè intervenire in qualche modo bloccando l’azione del farmaco e riportando la situazione normale. Un es. è lo shock anafilattico da penicillina un fenomeno abbastanza frequente, oppure l’effetto delle statine dei farmaci anti-ipertensivi che sono stati molto usati e che solo in rari casi danno RABDOMIOLISI, oppure ancora IPERTERMIA MALIGNA da anestetici, ANEMIE EMOLITICHE da sulfamidici.

Reazioni di tipo C non sono prevedibili in fase di sperimentazione non se ne conosce la causa in genere si manifestano dopo una prolungata esposizione al farmaco quindi non immediatamente, ma anche dopo che si è smesso di utilizzare un esempio era il caso dei contraccettivi orali che nei primi anni di uso i dosaggi di progesterone ed estrogeni era molto alto e ci sono stati molti studi che hanno messo in relazione l’aumento dell’incidenza del cancro alla mammella con l’esposizione a questi dosaggi molto elevati e per tempi prolungati degli estrogeni. Quindi non un effetto immediato ma un effetto a distanza di decenni per tempi di trattamento molto lunghi e diversi anni dopo la fine del trattamento quindi molto difficili da ricondurre alla causa dell’effetto.

Le sperimentazione costano molto perché il sistema stesso è molto costoso, i volontari ad esempio sono pagati, prima di tutto c’è la fase di disegno del farmaco, poi c’è la fase di realizzazione del farmaco, poi c’è la fase di sperimentazioni di laboratorio, poi c’è la fase di sperimentazione chimica dopo di che c’è la messa in commercio. La sperimentazione ovviamente può essere fermata in ognuna di queste fasi, se viene fermata subito ad esempio a livello della sperimentazione su animali ovviamente costa meno che arrivare fino in fondo e doverlo ritirare dal commercio. Tuttavia nonostante tutte le cautele vengo fuori anche per farmaci anche vecchi e molto sperimentati nuove reazioni che ne determinano il ritiro dal commercio.