Centri di farmacologia clinica e di farmacovigilanza sono stati istituiti a livello regionale, nazionale e sopranazionale. In analogia con l’FDA americano (Food and Drug Administration), a livello europeo è stato istituito l’EMEA, mentre a livello nazionale si fa riferimento alla società italiana di farmacologia (SIF).
Centri di farmacologia clinica e di farmacovigilanza sono stati istituiti a livello regionale, nazionale e sopranazionale. In analogia con l’FDA americano (Food and Drug Administration), a livello europeo è stato istituito l’EMEA, mentre a livello nazionale si fa riferimento alla società italiana di farmacologia (SIF).
Lo scopo di questi organismi è quello di raccogliere tempestivamente informazioni su reazioni avverse gravi o meno, che potrebbero verificarsi soprattutto dopo che un farmaco è stato immesso in commercio. L’Italia, essendo uno dei pochi paesi in vi è un obbligo di legge per la segnalazione, e si è perseguibili penalmente per omissione, si trova agli ultimi posti rispetto agli altri paesi europei per il numero di segnalazioni.
Gli studi clinici pre-registrazione e commercializzazione hanno un potere molto basso di identificare effetti avversi poco frequenti o rari (che interessano meno di un soggetto 100.000). È importante raccogliere dati da studi postmarketing condotti sulla popolazione o da case reports, cioè da segnalazioni che vengono direttamente dai pazienti tramite i medici o i farmacisti.