Agostino Bassi (1773-1856) 10 anni prima di Louis Pasteur dimostrò che un'infezione era trasmessa da un microrganismo, certo non la dimostrò nell'uomo ma che il mal del segno, o calcinaccio del baco da seta, era causato da un fungo (1835) (Beauveria bassiana), e propose misure per il controllo di questa malattia, che aveva un grosso impatto sull’economia dell’Italia settentrionale.
Agostino Bassi (1773-1856) 10 anni prima di Louis Pasteur dimostrò che un'infezione era trasmessa da un microrganismo, certo non la dimostrò nell'uomo ma che il mal del segno, o calcinaccio del baco da seta, era causato da un fungo (1835) (Beauveria bassiana), e propose misure per il controllo di questa malattia, che aveva un grosso impatto sull’economia dell’Italia settentrionale.
Riusciva ad infettare l'interno e l'esterno dell'insetto.
Fungo utilizzato oggi nel controllo microbiologico della crescita di insetti dannosi si può utilizzare sia come spore ma proprio con il corpo del miceto.
Hanno vari spettri d'azione.
Il problema è che a volte succede che l'efficacia in campo non è alta come in laboratorio.
Un fungo che produce tossina dello scorpione creato in modo da valutare se questa tossina potesse avere effetto negativo sugli insetti patogeni.
E funziona sia allo stadio di larva che di zanzara.
Nematodi entomopatogeni
Heterorhabditis bacteriophora è un nematode entomopatogeno utilizzato per la lotta biologica alle larve di coleotteri ed insetti terricoli, che Hb penetra attivamente portandoli a morte in 24-72 ore.
Questi nematodi si muovono attivamente nel terreno in cerca delle larve ospiti. Il comportamento entomopatogeno è dato dalla simbiosi con un batterio del genere Xenorhabdus che viene trasportato all'interno dell'ospite e la cui azione rende il substrato favorevole allo sviluppo del nematode.
Queste larve di nematode si muovono in maniera attiva sul terreno cercando un insetto ospite.
Alcuni di questi batteri sono naturalmente luminescenti rendendoci in grado di dimostrarne la loro presenza altrimenti si fa un esperimento di fusione con la proteina GFP per dimostrarne la presenza.
In assenza di questi batteri la sua attività dannosa era notevolmente ridotta.