lo Streptomyces è il principale microrganismo utilizzato per la produzione di nuovi antibiotici. Il nome può forviare pensando ai miceti ma in realtà è un batterio. Ha una peculiarità che li avvicina ai funghi che sono filamentosi, infatti anche questo batterio da origine a veri e propri cordoni, tanto che per poterci lavorare è necessario spezzare questi cordoni, e uno dei modi per farlo è eliminare la parete ottenendo gli sferoblasti che se mantenuti in ambiente idoneo possono essere trasformati.
Dopo essere trasformati con il gene d’interesse che magari si pensa che possa produrre una molecola ad attività antimicrobica, i ceppi sono messi su un terreno che ridà vigore a queste cellule, dopo di chè le trasferiamo su un terreno selettivo. Gli antibiotici ottenuti possono essere saggiati così:
Semino perpendicolarmente streptomyces modificato e semino in senso opposto dei microrganismi per i quali voglio valutare la suscettibilità a questo composto prodotto da streptomyces. Se è suscettibile il germe non riuscirà a crescere in prossimità di streptomyces. Se invece è resistente la presenza di questo composto tossico non gli darà nessun fastidio e riuscirà a crescere fino a toccare le colonie di streptomyces. Questo è un modo per scrinare un nuovo antibiotico.