Che cosa sono le ovaie
Le ovaie sono degli annessi dell’apparato riproduttore femminile; sono situate lateralmente alle tube ed all’utero, stanno dietro ai legamenti larghi e davanti all’articolazione sacro-iliaca. Sono collocate normalmente nelle fossette ovariche (depressione del peritoneo).
Posizione dell’ovaio in base allo stato fisiologico della donna
L’ovaio è un organo mobile per cui lo si ritrovare in posizioni diverse. Il cambio di posizione dipende dallo stato fisiologico della donna:
Donna nullipara
L’ovaio sta nella fossa ovarica di Krause; questa è delimitata:
- Posteriormente dall’uretere (punto di repere) più vasi iliaci interni;
- Superiormente dai vasi iliaci esterni (diretti verso l’arteria femorale);
- Anteriormente dal foglietto posteriore dei legamenti larghi (al quale è unito da un breve raddoppiamento del peritoneo: il mesovario in rapporto con la faccia posteriore dell’ala posteriore);
- Medialmente dall’utero;
- Lateralmente dalla faccia laterale della piccola pelvi e precisamente dal canale otturatorio dove è in contatto con i vasi otturatori (che si dirigono verso il loro foro).
Processi infiammatori a carico dell’ovario possono coinvolgere anche il nervo otturatorio e provocare dolore nella faccia interna della coscia.
Donna multipara
L’ovaio scende occupando la fossa ovarica di Klaudius: si porta dietro all’uretere e all’arteria uterina (prima invece l’ovaio stava davanti all’uretere).
Mezzi di fissità dell’ovaio
- Legamento sospensore dell’ovaio: è il vero apparato sospensore dell’ovaio in quanto gli altri lo connettono con organi altrettanto mobili. Questo legamento è una lamina connettivale con miocellule che contiene al suo interno vasi e nervi ovarici (l’arteria ovarica origina dall’arteria addominale). Il legamento sospensore dell’ovaio origina dal peritoneo della fossa iliaca e si porta al margine superiore e anteriore dell’ovaio.
- Legamento utero-ovarico (o proprio dell’ovaio) dal polo inferiore dell’ovaio all’angolo superiore dell’utero. Solleva la pagina posteriore del legamento largo e insieme al mesovario forma una piega: l’ala posteriore.
- Meso-ovario: deriva dal legamento largo: in pratica il suo foglietto posteriore si sdoppia andando verso le 2 facce dell’ovaio e si arresta dopo poco a livello della linea di Farre – Waldeyer dove continua l’epitelio di rivestimento dell’ovaio (mesotelio). Tra i 2 foglietti decorrono i vasi e il punto d’attacco sul margine anteriore corrisponde all’ilo ovarico.
Vasi e nervi dell’ovaio
È presente una duplice irrorazione:
- Arteria ovarica (genitale): nasce direttamente dall’aorta addominale e attraverso il legamento sospensore raggiunge superiormente l’ovaio, entrando nel mesovario. Qui si anastomizza con:
- Arteria uterina: viene medialmente dal margine superiore dell’utero (passa sotto il legamento largo, latero-medialmente).
Le due arterie formano un’arcata da cui nascono rami che penetrano nell’ilo. Le vene si riuniscono nella midollare facendo capo alla vena ovarica (lateralmente) e alla vena uterina (medialmente). Le due vene poi confluiscono e risalgono nel legamento sospensore, sboccando: a dx nella cava inferiore e a sx nella renale.
I nervi derivano
- dal plesso celiaco: seguono il decorso dell’arteria ovarica.
- dal plesso pelvico: seguono il decorso dell’arteria uterina.
Struttura dell’ovaio
L’ovaio è rivestito da un epitelio cubico semplice, chiamato impropriamente germinativo (non è da questo epitelio che originano gli organi, ma dal sacco vitellino) che poggia su uno strato connettivale chiamato falsa albuginea.
L’ovaio può essere diviso in:
- corticale.
- midollare, ricca di tessuto connettivo in cui sono immersi arterie, vene, nervi e vasi linfatici.
Nella corticale invece si distinguono:- lo stroma, da cui originano le cellule della teca e hanno una funzione trofia nei confronti dei follicoli.
- i follicoli nei diversi stradi di maturazione.
Il follicolo è costituito da una cellula germinale (cellula uovo) in via di maturazione, rivestito da epitelio follicolare.
Gli oogoni originano nella cavità addominale, dall’entoderma del sacco vitellino; per poi migrare nell’ovaia. Qui, nei primi mesi di vita intrauterina, proliferano diventando circa 7 milioni per ovaio. Alla nascita, invece, diventano 1 milione per ovaio. Alla pubertà restano 400-500 mila dei quali, solo 400 oociti raggiungeranno nella vita di una donna la maturazione. Questa notevole riduzione progressiva degli oociti è dovuta a fenomeni di atresia, cioè apoptosi.