ICD

 L’ICD raccoglie in modo sistematico i dati sulla morbosità e mortalità delle malattie e traumatismi.  La versione 10 ha 3 codici alfanumerici che vanno da A00 a Z99, la prima lettera indica un concetto detto ASSE, nella versione più vecchia ci sono meno assi e il primo dato non è alfabetico ma numerico. Questi sono i dati della versione 9, vedete malattie infettiva da malattie, malattie endocrine, altre info. supplementari come i fattori che influenzano lo stato di salute, obbiettivi sanitari.

 L’ICD raccoglie in modo sistematico i dati sulla morbosità e mortalità delle malattie e traumatismi.  La versione 10 ha 3 codici alfanumerici che vanno da A00 a Z99, la prima lettera indica un concetto detto ASSE, nella versione più vecchia ci sono meno assi e il primo dato non è alfabetico ma numerico. Questi sono i dati della versione 9, vedete malattie infettiva da malattie, malattie endocrine, altre info. supplementari come i fattori che influenzano lo stato di salute, obbiettivi sanitari.

L’asse è identificato da una lettera, poi c’è il gruppo e poi i capitoli sempre all’interno dell’ asse. All’interno dello standard è usata la lingua del Paese che lo usa, ma i codici sono uguali per tutti e indicano sempre la stessa malattia. All’ICD è stato aggiunto CM per classificare le procedure mediche e chirurgiche, può essere scaricato dal sito del Ministero della Salute, che da anche un manuale detto IC9CM che è usato negli ospedali per lavorare con i dati. Questo standard è stato introdotto dal 01/01/2001 per codificare le informazioni contenute nella scheda di dimissioni ospedaliera(SDO),che è un documento che è trasmesso in formato elettronico può essere usato per fare una serie di calcoli utilizzando i dati di quella zona. Una cartella clinica è rappresenta da codici, anche per i trattamenti, quindi posso vedere tutto quello che è stato fatto sul paziente.

L’introduzione dello standard serve, apparentemente per mettere ordine nei dati memorizzati sulla cartella, in realtà rappresenta un veicolo per standardizzare le modalità di pagamento da parte delle ASL ed è usato dal ministero per raccogliere dati statistici. Il rimborso è fatto con il DRG per raggruppamenti omogenei di diagnosi e consente di remunerare le prestazioni ospedaliere erogate. Per ogni diagnosi si cerca di avere un costo medio, tipo il num. di giorni di degenza, esami di lab, farmaci; si raggruppa il tutto e si paga l’ospedale in base a questi dati.
Come fa l’ospedale a produrre questi dati per le ASL? Ha bisogno di un meccanismo informatico che trasformi i dati puntuali contenuti nella cartella clinica in strumenti di sintesi che specificano le risorse impiegate sul singolo paziente e i soldi che l’ASL dovrà pagare. Se prima era favoritala la degenza ora non lo è più, perché questo meccanismo paga l’uso delle risorse medie impegnate per quelle tipologie in base alla diagnosi. L’oggetto è il DRG, è una categoria di pazienti ospedalieri che presentano simili caratteristiche cliniche e che richiedono per il loro trattamento lo stesso volume di risorse ospedaliere. Per assegnare ad un paz. un certo DRG ho la necessita della diagnosi principale d’immissione e di tutte quelle secondarie e degli interventi chirurgici e i trattamenti terapeutici effettuati. 

Anche il DRG usa dei codici e si dividono in:
• DRG CHIRURGICI con almeno un intervento chirurgico rilevante effettuato
•  oppure un intervento DRG NON CLASSIFICABILE tipo la prestazione alle persone dopo abuso di droghe.
• DRG OMOLOGHI sono quelli in cui ci possono essere ulteriori complicazioni.

Tutte le informazioni prodotte sul paziente dall’accettazione alla dimissione sono registrate, ad ogni paziente è associato un particolare DRG, il tutto è fatto con un software di calcolo.
I DRG classificano i pazienti in base ad alcune caratteristiche come a parità di severità della malattia o parità di risorse usate. La severità della malattia da un aspetto importante che si chiama DS malattia, anche l’aspetto relativo all’età del paziente è importante e si indica con CSI e poi ci sono le risorse usate, l’assistenza erogata in base alla diagnosi e la complessità della stessa. Il DRG è applicato solo per l’attività ospedaliere e non ambulatoriali come day hospital, ricoveri ecc…

Ci sono i codici della diagnosi principale, c’è la diagnosi secondaria,  il codice degli interventi sia medici che chirurgici dati che sono anche nella cartella. In base ai dati e ai numeri, il sistema (software DRG GROUPER) fa il calcolo del DRG e dipende da quello che è stato fatto ricovero per acuti, riabilitazione lunga degenza.  Come fa a fare il calcolo? Guarda la diagnosi d’entrata, che è codificata con lo standard, poi assegna un sottogruppo medico chirurgico e si considera in questo calcolo il tipo d’intervento se chirurgico, età, patologie secondarie. Ci sono le categorie diagnostiche principali, sono circa 500 le categorie diagnostiche principali per gruppi omogenei d’uso di risorse per intervento, cioè sono malattie con un vantaggio sulle altre patologie come quelle relative al sistema nervoso, occhio, orecchio e categorie non classificabili.
 

La classificazione mondiale internazionale delle malattie è gestita dall’OMS (organizzazione mondiale sanità) già dal 1990 ed è giunta alla decima versione.

È organizzata in classi, a loro volta contenute in capitoli (=tassonomia)dove ciascuno di questi capitoli rappresentano una sede anatomica, mentre altri sono ordinati all’eziologia.

Ad altre classi specifiche sono attribuiti codici da 3 o 4 cifre (dove 3 è il livello minimo accettabile).
Dal 1979 l’ICD è stato integrato con un ulteriore livello di codici (5 cifre) e con una classificazione delle procedure terapeutiche e diagnostiche e questa estensione ha preso il nome di ICD-9 CM(clinical modification).
Attualmente la traduzione italiana della versione del 1997 dell’ICD-9 CM rappresenta il sistema di codifica ufficiale per i dati della scheda di dimissione ospedaliera (SDO) , nonché la base del raggruppamento omogeneo di diagnosi (ROD) quale elemento fondamentale per il sistema di rimborso delle prestazioni ospedaliere.

Le caratteristiche fondamentali dell’ICD-9 CM come per tutte le altre classificazioni sono:
  Esaustività  ogni oggetto deve trovare posto in una delle classi
  Mutua esclusività  ogni oggetto deve essere classificabile in modo univoco in una sola classe
  Economicità  un numero relativamente ridotto di codici consente di rappresentare un numero + grande di oggetti
  L’orientamento ad un fine  i criteri di costituzione delle classi sono arbitrari e dipendono per ogni classificazione, dai fini della classificazione stessa.

Per l’ICD il criterio fondamentale è la rilevanza delle entità nosologiche dal punto di vista della sanità pubblica o che si verificano con maggiore frequenza e sono individuate in una specifica categoria; tutte le altre entità sono raggruppate in categorie non specifiche e che comprendono condizioni differenti anche se collegate tra loro.

Quindi, nel complesso, è evidente che l’ICD sia concepito per supportare la codifica a posteriori per motivi non clinici di informazione contenuta in formato più libero ed espressivo in documenti clinici e ciò giustifica il ricorso ad espressioni metalinguistici indirizzate come istruzioni ai codificatori (= regole dello schema di codifica), come SAI (Senza Altre Indicazioni: quando il codificatore non dispone delle informazioni necessarie a codificare un termine nella categoria più specifica) o NIA (Non Indicato Altrove: in condizioni senza un codice specifico).