Sistemi Terminologici Informatici

Tutti questi sistemi sono stati concepiti, al loro inizio, per uso su carta essendo basati su liste fisse di espressioni predeterminate organizzate gerarchicamente.
Per tali sistemi è stato coniato il termine di sistemi terminologici di prima generazione caratterizzati dalla tendenza ad evolvere verso elenchi sempre più dettagliati ma tale meccanismo permette di definire i sistemi che lo utilizzano come composizionali.
Il rischio implicito che ne viene fuori è che la libera combinazione di descrittori crei espressioni impossibili o ambigue.

Tutti questi sistemi sono stati concepiti, al loro inizio, per uso su carta essendo basati su liste fisse di espressioni predeterminate organizzate gerarchicamente.
Per tali sistemi è stato coniato il termine di sistemi terminologici di prima generazione caratterizzati dalla tendenza ad evolvere verso elenchi sempre più dettagliati ma tale meccanismo permette di definire i sistemi che lo utilizzano come composizionali.
Il rischio implicito che ne viene fuori è che la libera combinazione di descrittori crei espressioni impossibili o ambigue.

Per tale motivo si stanno evolvendo quelli di seconda generazione in cui, a fianco ad una classificazione o nomenclatura di aspetto tradizionale, si può trovare:
  Una struttura categoriale  un sistema di concetti in cui categorie semantiche sono correlate tra di loro attraverso legami semantici e per ogni categoria vengono indicati gli attributi leciti ed i legami che li correlano alla loro base. Sono considerate “corrette” solo le espressioni formate in accordo alla struttura
  Un tesauro di descrittori  organizzati secondo le categorie della struttura categoriale
  Una base di conoscenza di dissezioni  sono una rappresentazione semi-formale dei termini contenuti nella classificazione di riferimento.
In esse ogni singolo termine viene rappresentato attraverso gli opportuni descrittori del tesauro, organizzati secondo la struttura categoriale.

Gli standard hanno normalizzato le strutture categoriali, che costituiscono così il termine unico di riferimento semantico per ogni sistema nel dominio di riferimento e tutto ciò mira alla spontanea convergenza dei sistemi.
La frontiera più avanzata è quella della terza generazione dove i concetti sono rappresentati attraverso la combinazione di simboli in accordo a regole formali dove per ogni concetto esiste una rappresentazione unica ed ogni rappresentazione alternativa deve essere convertibile nella corrispondente forma canonica.
L’utilizzo di espressioni simboliche logiche formali permette una elevata flessibilità a questi sistemi ma la loro complessità ne rende impossibile un uso diretto da parte di un utente umano per cui da supporto sono stati creati dei sistemi computerizzati: moduli software specializzati denominati “terminology servers” che consentono di interagire sia con la base di conoscenza di concetti, esaminandola ed aggiornandola, che di utilizzare la conoscenza terminologica stessa.