Salute e Prevenzione

La salute, definita nella Costituzione dell’OMS, come “stato di completo benessere fisico, psichico e sociale e non semplice assenza di malattia”, viene considerata un diritto e come tale si pone alla base di tutti gli altri diritti fondamentali che spettano alle persone. La prevenzione in Medicina riconosce modalità diverse, a seconda del momento in cui, rispetto alla storia naturale della malattia, si verifica l’intervento medico.

Cos’è la salute:  La salute e’ uno stato di completo benessere fisico, mentale e sociale, e non semplice assenza di malattia o di difetti. Questa definizione attribuisce alla salute la dignita’ di valore. Esistono indici positivi del benessere: vitalita’ fisica e mentale, capacita’ di apprezzare la vita nella quotidianita’, buon rapporto con il proprio corpo. Quest’ultimo si manifesta con una corretta alimentazione, cioe’ con una dieta equilibrata sia qualitativamente sia quantitativamente; col mantenimento di un peso corporeo stabile insieme ad un buon appetito; con lo svolgimento di un minimo di attivita’ fisica giornaliera; con un sonno regolare da cui svegliarsi riposati e vigorosi. Per quanto riguarda la condizione mentale buona salute significa avere degli interessi anche al di fuori della vita lavorativa; possedere una stabilita’ emotiva che sia frutto di una buona maturita’ intellettuale e non di faticose auto-costrizioni; sentirsi socialmente adeguato e trovarne riscontro nella considerazione di altri.

Breve accenno alle malattie croniche. Le piu’ frequentemente riscontrate nella popolazione italiana sono le allergie, l’ipertensione, l’artrosi, la cefalea e l’emicrania. Artrosi e ipertensione sono correlate all’eta’. I giovani sono portati a ritenere che le loro capacita’ siano inesauribili ed eterne; non sanno che il mantenimento, la cura della propria salute sin dall’infanzia e’ la migliore garanzia per una vita adulta sana e per una qualita’ di vita elevata nella vecchiaia.

Come misurare la salute: gli indicatori: Gli indicatori di cui ci si serve per misurare i cambiamenti di stato della situazione sanitaria di una popolazione sono variabili. Gli indicatori aiutano a misurare i cambiamenti e il raggiungimento degli obiettivi, ma non sono essi stessi degli obiettivi. Per essere valido un indicatore delle possedere alcune caratteristiche:

– sensibilita’: cioe’ la capacita’ di misurare anche le piu’ piccole variazione del fenomeno in studio.

– specificita’: capacita’ di riflettere sulle variazioni solo del fenomeno studiato, senza essere influenzati da variabili estranee.

– riproducibilita’: capacita’ di fornire gli stesi risultati se usati da persone diverse, in momenti e circostanze differenti.

– praticabilita’: espressa in termini di facilita’ di calcolo in relazione al fenomeno studiato e alle risorse impiegate.

Per valutare correttamente un programma e’ necessario che i suoi obiettivi specifici siano quantificabili; per ognuno di essi saranno scelti uno o piu’ indicatori che permettono di misurarne il raggiungimento. Gli indicatori sono strumenti di misura di un programma e sono a loro volta composti da una o piu’ misure (gli indici) variamente aggregate tra loro. Tali indici possono essere distinti in:

– misure di base.

– misure negative.

– misure positive.

– misure indirette.

1)  Misure di base: analisi demografica.

2)  Misure negative: indici del cattivo stato di salute della popolazione, valutando i tassi di mortalita’ e morbosita’ al suo interno. Sono i piu’ usati perche’ identificano i fattori di rischio e gli agenti causali dei fenomeni morbosi, valutano i problemi sanitari in modo da intervenire con adeguati provvedimenti preventivi. Le misure negative piu’ frequenti sono:

–    tasso di mortalità.

–    tassi specifici di mortalita’ (mortalita’ per sesso, per causa, per eta’, fetale precoce).

3)  Misure positive: le misure negative a cui si e’ accennato sono indici della cattiva salute della popolazione. Obiettivo dell’epidemiologia e’ invece la valutazione dello stato di buona salute. La diminuzione della mortalita’ infantile si accompagna ad un aumento del bambini portatori di handicap: ne deriva che gli indicatori classici (cioe’ quelli della non salute) non riescono a evidenziare l’azione positiva dei sistemi sanitari in termini di salute globale della popolazione. Per superare queste insufficienze sono state recentemente individuate varie misure positive basate o su misure fisiologiche (capacita’ fisiche) o su un approccio sensitivo.

4)  Misure indirette o misure ambientali: la ricerca degli agenti ambientali a maggior rischio e’ indirizzata all’accertamento della loro tossicita’.

5)  Misure di rendimento: rappresentano preziosi strumenti in grado di fornire informazioni relative all’impatto di un servizio sanitario con una determinata popolazione; valore della loro efficacia ed efficienza, indica quanto funzionano la prevenzione o la cura.