A. Il sintomo predominante è la difficoltà ad iniziare o mantenere il sonno, oppure un sonno non ristoratore, che duri almeno per un mese e sia associato a stanchezza diurna o a menomazione del funzionamento diurno.
B. L’alterazione del sonno (o le sequele diurne) causa un disagio clinicamente significativo o menomazione del funzionamento sociale, lavorativo, o di altre aree importanti.
C. L’insonnia si ritiene correlata a un altro disturbo dell’Asse I o dell’Asse II: (per es., Disturbo Depressivo Maggiore, Disturbo d’Ansia Generalizzato, Disturbo dell’Adattamento Con Ansia), ma è sufficientemente grave da giustificare un’attenzione clinica indipendente.
D. Il disturbo non può essere meglio spiegato con un altro Disturbo del Sonno (per es., Narcolessia, Disturbo del Sonno Correlato alla Respirazione, una Parasonnia).
E. Il disturbo è dovuto agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es., una sostanza di abuso, un farmaco) o una condizione medica generale.
Criteri diagnostici per l’Insonnia Correlata a… (indicare il Disturbo dell’Asse I o dell’Asse II)
A. Il sintomo prevalente è una sonnolenza eccessiva per almeno un mese dimostrata sia dagli episodi di sonno prolungato, sia dagli episodi di sonno diurno che ricorrono quasi quotidianamente.
B. La sonnolenza eccessiva causa disagio clinicamente significativo o menomazione del funzionamento sociale, lavorativo, o di altre aree importanti.
C. L’ipersonnia si ritiene correlata a un altro disturbo dell’Asse I o dell’Asse II (per es., Disturbo Depressivo Maggiore, Disturbo Distimico), ma è sufficientemente grave da giustificare un’attenzione clinica indipendente.
D. Il disturbo non può essere meglio spiegato con un altro Disturbo del Sonno (per es., Narcolessia, Disturbo del Sonno Correlato alla Respirazione, una Parasonnia) o da una quantità di sonno inadeguata.
E. Il disturbo non è dovuto agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es., una sostanza di abuso, un farmaco)o a una condizione medica generale. I soggetti con questo tipo di insonnia di solito focalizzano la loro attenzione sulla loro alterazione del sonno, trascurando i disturbi mentali correlati.
Manifestazioni associate Le manifestazioni associate dell’insonnia o ipersonnia correlate ad un altro disturbo mentale includono le manifestazioni caratteristiche a quelle associate dl disturbo mentale correlato. I soggetti presentano lo stesso tipo di risveglio condizionato e di condizionamenti negativi dimostrati dai soggetti con insonnia primaria.
Questo disturbo ha maggiore prevalenza nelle femmine rispetto ai maschi. Una diagnosi dovrebbe essere fatta solo quando i sintomi riguardanti il sonno sono gravi e rappresentano un motivo indipendente di attenzione clinica.
La diagnosi si fonda su 3 giudizi. Primo, l’ipersonnia è ritenuta attribuibile al disturbo mentale. Secondo, deve essere il sintomo predominante e sufficientemente grave da determinare un’attenzione clinica indipendente. Terzo, i sintomi presentati devono soddisfare pienamente i criteri per un altro disturbo mentale. Una diagnosi è appropriata quando l’insonnia è accompagnata da sintomi che non soddisfano i criteri per uno specifico disturbo mentale.
Criteri diagnostici per l’Ipersonnia Primaria
A. Il sintomo predominante è un’eccessiva sonnolenza per almeno un mese (o meno se ricorrente), come evidenziato sia da episodi di sonno prolungato, sia da episodi di sonno diurno che ricorrono quasi quotidianamente.
B. La sonnolenza eccessiva causa un disagio clinicamente significativo o menomazione del funzionamento sociale, lavorativo, o di altre aree importanti.
C. L’eccesso di sonnolenza non è giustificato dall’insonnia, e non si manifesta esclusivamente durante il decorso di un altro Disturbo del Sonno (per es., Narcolessia, Disturbo del Sonno Correlato alla Respirazione, Disturbo del Ritmo Circadiano del Sonno o una Parasonnia) e non può essere ritenuto causato da una inadeguata quantità di sonno.
D. L’alterazione non si manifesta esclusivamente durante il decorso di un altro disturbo mentale.
E. L’alterazione non è dovuta agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es., una sostanza di abuso, un farmaco) o di una condizione medica generale.
Specificare se:
Ricorrente: se vi sono periodi di eccessiva sonnolenza che durano almeno 3 giorni o ricorrono diverse volte all’anno per almeno 2 anni. Nei soggetti, la durata dell’episodio maggiore di sonno può variare da 8 a 12 ore ed è spesso seguito da difficoltà di risveglio al mattino. L’eccessiva sonnolenza durante le normali ore di veglia prende la forma di sonnellini intenzionali o di episodi di sonno involontari. Tipicamente i soggetti avvertono una sonnolenza che aumenta nel tempo. Tipici episodi di sonno si verificano in situazioni di bassa stimolazione o di bassa attività.
L’ipersonnia può portare ad uno stato di malessere significativo e di disfunzione nel lavoro e nelle relazioni sociali. La maggior parte dei soggetti ha sintomi stabili e persistenti. La forma ricorrente indica invece che i sintomi si verificano per periodi variabili da alcuni giorni ad alcune settimane, con periodi sintomatici ricorrenti alcune volte all’anno.
Manifestazioni associate: Gli individui si addormentano ed hanno una buona efficienza del sonno, ma possono avere difficoltà di risveglio al mattino, a volte apparendo litigiosi e confusi. Il disturbo può portare a comportamenti automatici, e possono avere sintomi di depressione. Insorge tipicamente nell’età compresa fra i 15 e i 30 anni, con una graduale progressione nelle settimane o nei mesi.
Diagnosi differenziale: I dormitori “lunghi” non presentano eccessiva sonnolenza diurna. Un’inadeguata quantità di sonno notturno può produrre stati di sonnolenza molto simili a quelli dell’ipersonnia primaria. Una durata media di sonno inferiore a 7 ore è fortemente suggestiva di sonno notturno inadeguato e una durata media superiore di 9 ore nell’arco delle 24 ore lo è per l’ipersonnia primaria.
L’ipersonnia primaria e la narcolessia sono simili relativamente al grado di sonno diurno, all’età di insorgenza e alla stabilità del decorso nel tempo, ma possono essere distinte sulla base delle caratteristiche cliniche e di laboratorio. I soggetti con ipersonnia primaria tipicamente presentano un sonno notturno più lungo e meno interrotto, maggiore difficoltà al risveglio, sonnolenza diurna più persistente, episodi di sonno diurno prolungati e meno ristoratore, assenza di sogni durante i sonnellini diurni. Invece i soggetti con narcolessia presentano cataplessia e ricorrenti intrusioni di elementi di sonno-REM.