Gas Respiratori

respiro

L’aria atmosferica possiede le seguenti pressioni parziali:

O2 160 mmHg CO2 1 o 2 mmHg Azoto e vapor acqueo 500 mmhg

A livello alveolare, dopo che l’aria atmosferica è stata mischiata all’aria povera di ossigeno che stava nello spazio morto, si riscontrano i seguenti valori:

O2 100 mmHg CO2 40 mmHg

Il sangue venoso che arriva agli alveoli presenta:

O2 40 mmHg CO2 46 mmHg;

O2 ha un gradiente di 100-40 = 60 mmHg verso i capillari CO2 ha un gradiente di 46-6 = 6 mmHg verso gli alveoli;

Gli scambi gassosi avvengono tutti passivamente, seguendo il gradiente di concentrazione.

La struttura capillare ed alveolare permette di raggiungere l’equilibrio tra le concentrazioni di O2 e CO2 di alveoli e sangue venoso. Gli scambi avvengono attraverso l’endotelio e la membrana basale capillare e dell’alveolo e l’epitelio dell’alveolo.

Gli alveoli, oltre che dalla membrana basale, sono ricoperti dal liquido alveolare che ne impedisce la disidratazione. In questo liquido si scioglie e si diffonde l’ossigeno, che successivamente viene “catturato” dall’emoglobina.

Il liquido alveolare poi contiene delle sostanze tensioattive, dette surfactanti, che hanno il compito di regolare la tensione superficiale degli alveoli. L’ossigeno, subito dopo il passaggio alveolare raggiunge una pressione parziale di 100 mmHg. Nell’atrio sinistro, a causa di anastomosi tra il distretto polmonare e quello bronchiale, raggiunge pressioni parziali un pò inferiori.

Infatti la vascolarizzazione dei bronchi è assicurata dalle arterie e dalle vene bronchiali. Queste, dopo aver nutrito il tessuto polmonare immettono parte del sangue povero di ossigeno nelle vene polmonari, perché esse hanno una pressione minore. Il sangue delle vene polmonari, ricco di ossigeno viene quindi parzialmente “sporcato”, ma ciò non provoca inconvenienti.