Neisserie

le neisserie sono cocchi Gram -, hanno forma vagamente reniforme, e sono disposti in coppie, con aspetto a chicco di caffé, sono aerobi-anaerobi facoltativi, immobili, asporigeni, spesso capsulati, producono catalasi e ossidasi, molte sono innocue commensali innocue delle prime vie aeree. Solo due specie sono patogene per l’uomo:

Neisseria meningitidis o meningococco: provoca una infiammazione purulenta delle meningi, dell’encefalo e del midollo osseo. Le manifestazioni epidemiche in società chiuse sono sempre correlate alla presenza di portatori sani di meningococco nel rino-faringe.

Caratteri antigeni: Lipopolisaccaride, e capsula in base a cui i meningococchi possono essere divisi in 10 gruppi.

Meccanismo d’azione patogena: sono parassiti extracellulari, la capsula ha potere antifagocitaria, non produce esotossine e l’unica responsabile dell’esteso danno vascolare è l’endotossina, che provoca reazioni infiammatorie localizzate generalizzate.

Metodi di identificazione: L’esame microscopico non basta. Su materiale con abbondante colonizzazione sono possibili ricerche con immunofluorescenza, altrimenti è necessario l’isolamento colturale che deve essere fatto con molta cura data la fragilità delle neisserie all’esterno dell’organismo, si usano piastre di agar-sangue cotto (60°) a 37° e in presenza di atmosfera al 5% di CO2 , si sviluppano in 24-48 ore colonie mucose rotondeggianti, di 2-3 mm. La diagnosi è facile mediante utilizzo di fattori biochimici specifici quando il prelievo è di liquor, ma quando il prelievo proviene dal naso-faringe normalmente abitato da neisserie non patogene la diagnosi è diversa, ma le neisserie apatogene comunque presentano colonie secche e non mucose traslucide come quella meningitidis, ma in casi dubbi si possono usare antisieri per gli antigeni capsulari e prove per fermentazione di zuccheri.

Sensibilità ad antibiotici e chemioterapici: è sensibile alla penicillina, ai sulfamidici, si sono però riscontrati casi di neisserie resistenti ai sulfamidici.

Metodi di immunizzazione: Sono stati recentemente allestiti vaccini con una forma purificate del polisaccaride capsulare, però è scarsamente immunogeno nei bambini, e conferisce comunque una immunità di breve durata.

Neisseria gonorrhoeae o gonococco: è l’agente eziologico della gonorrea e della blenorrea, nell’uomo si localizza nella sotto-mucosa uretrale e provoca secrezioni purulente, dalla sotto-mucosa può diffondersi per via ematica e causare artriti, orchiti, endocarditi, e meningiti. Nella donna la localizzazione e nelle ghiandole della cervice uterina, quella del Bartolini, e le ghiandole di Skene, uretra è interessata transitoriamente, può rimanere asintomatica o con modeste manifestazione per molto tempo e può col tempo provocare salpingo-oofarite e conseguente sterilità, inoltre i neonati di donne infette possono contrarre il virus a livello degli occhi manifestando blenorrea gonococcica.

Caratteri antigeni e meccanismo dell’azione patogena: 

Antigene K: polisaccaride capsulare con azione antifagocitaria.

LPS: ha azione tossica.

Pili: hanno la funzione di aumentare l’adesività.

Proteasi: inattivanti le IgA favorendo la localizzazione nelle mucose del batterio.

Metodi di identificazione: l’apparato genito-urinario non contiene normalmente neisserie, per questo il reperto microscopico di diplococchi a chicco di caffé e Gram -, lascia pensare subito alla gonorrea. Dove non sia evidente la presenza microscopica si procede a ricerca colturale, o a ricerca di antigeni specifici tramite reazioni immunoenzimatiche.

Sensibilità ad antibiotici e chemioterapici: Sono sensibili alle penicilline e recentemente di presentano resistenti ai sulfamidici.

Moraxelle: insieme di batteri rappresentati da corti bacilletti o coccobacilli Gram -, sono aerobi obbligati e ossidasi positivi. Alcune sono commensali dell’uomo e patogeni occasionali.

Kingelle: molto simile a neisserie e moraxelle per morfologia e reattività, ma se ne differenziano per alcune proprietà biochimiche.