Che cos’è l’aggregazione piastrinica
Il primo strato della placca ateromatosa, formata dalle cellule squamose derivanti dalle LDL, rappresenta un punto di attrito molto forte, a un certo punto l’epitelio si rompe ed appare sulla superficie lo strato sottoendoteliale esponendo il collagene, che attiva l’aggregazione piastrinica.
C’è sempre una integrazione tra la fibrinolisi, la coagulazione e l’aggregazione piastrinica.
L’aterosclerosi nell’aggregazione piastrinica
L’aterosclerosi non provoca solamente problemi legati alla diminuzione del calibro del vaso, ma si può avere appunto l’attivazione dell’aggregazione piastrinica. Le piastrine contengono serotonina, la sua liberazione amplifica il processo; insieme alla serotonina si innesca anche un metabolismo delle cellule piastriniche attivate, con produzione di trombossani; la COX1 porta alla formazione di una serie di prodotti tra cui il TXA2, attivatore dell’aggregazione piastrinica.
L’attivazione piastrinica per l’aggregazione
L’attivazione piastrinica è la via comune di tanti fattori quali fibrina, collagene, serotonina, trombossano, adrenalina e ADP. Il sistema di risposta è multifattoriale.
Per legarsi l’una all’altra le piastrine devono esprimere una glicoproteina di superficie, fatta da due parti (2B-3A) che permette l’aggancio delle piastrine tra loro, se esposta su una piastrina e non presente su un’altra fa da stimolo all’esposizione.
Per inibire il TXA2 si può usare l’aspirina a dosaggi molto bassi, unico FANS con meccanismo di legame irreversibile.
Si possono usare anche inibitori recettoriali e della sintesi del TXA2. Il rilogrel è sia inibitore della sintesi che antagonista recettoriale. L’imidazolo idrossibenzoato è un inibitore specifico della trombossano-sintetasi ma viene utilizzato soprattutto nel trattamento locale delle trombosi, per evitare l’aggravamento della sintomatologia.
Farmaci attivi sui recettori purinergici
I recettori purinergici esistono di due classi:
- P1 (adenosinici), il cui ligando naturale è l’adenosina, divisi in A1, A2 e A3;
- recettori sensibili ai nucleotidi P2x e P2y. I P2y sono attivati dall’ATP e regolati dalla proteina G.
Studiando l’ATP è stato messo in evidenza questo meccanismo della lipoproteina 2B-3A. La 2B è legata all’aggregazione transitoria, con effetto labile; la 3A è legata all’aggregazione sostenuta, duratura. Nel momento in cui la piastrina viene attivata si ha l’esposizione di entrambi i segmenti della glicoproteina sotto l’influenza di alcuni attivatori: l’aggregazione piastrinica è un processo calcio-dipendente; il recettore P2y1.2 che, attraverso l’attivazione dell’adenilato-ciclasi e la formazione di cAMP, sostiene l’aggregazione sostenuta, perciò è necessario agire maggiormente su questo recettore.
Ticlopidina
Farmaco antagonista del P2y1.2 con effetto genomico, inibisce l’espressione della 2B-3A.
Clopidogrel (clavix)
Profarmaco che deve essere attivato, l’intensità d’effetto è maggiore di quella della ticlopidina, ma viene usato in casi gravi, quindi in caso di ictus da trombosi, infarti o placche ateromatose diffuse a zone particolari (carotide).
Prasugrel
Nuovo farmaco, profarmaco; ha minori rischi di sanguinamento.
Ticagrelor
Inibitore del P2y1.2 con azione pronta, non è un profarmaco e non da problemi determinati dal metabolismo epatico.
Abciximab (reopro)
Anticorpo chimerico diretto contro la glicoproteina 2B-3A; un anticorpo di questo tipo azzera l’attività piastrinica. È utilizzato esclusivamente per la risoluzione di infarti o situazioni trombotiche quali embolia polmonare massiva.
Eptifibatide
Peptide che può sostituire il reopro. Legame solido, anche se meno efficace di quello dell’anticorpo.
Anche in questo gruppo esistono farmaci in via di sviluppo per essere somministrati oralmente.
Inibitori delle fosfodiesterasi
Dipiridamolo
Veniva usato come antianginoso con l’ipotesi di dilatare i vasi coronarici. L’uso antianginoso è andato perso ma l’aumento del cAMP provoca il sequestro di calcio e inibisce l’aggregazione piastrinica. Può essere usato nelle prime fasi in soggetti in cui non si può utilizzare l’aspirina.
Analoghi delle prostacicline
Le prostacicline sono gli unici prodotti dell’acido arachidonico con funzione antiaggregante. La prostaciclina di per se ha effetti sistemici anche in altre funzioni, per questo esistono analoghi più selettivi. Iloprostenolo e levoprostenolo sono agonisti della prostaciclina.