Dislipidemie

Il colesterolo è indispensabile nell'organismo in quanto forma molti meccanismi e strutture nelle cellule. Oltre queste competenze strutturali partecipa alla formazione di tutti gli ormoni steriodei; è usato anche per la formazione degli acidi biliari.

Il colesterolo è indispensabile nell'organismo in quanto forma molti meccanismi e strutture nelle cellule. Oltre queste competenze strutturali partecipa alla formazione di tutti gli ormoni steriodei; è usato anche per la formazione degli acidi biliari.

Il colesterolo assunto con la dieta e sintetizzato dal fegato ha una corrispondenza con un livello plasmatico, che dovrebbe essere intorno a 200mg/dl, che varia anche con l'età, tendendo ad aumentare. Il valore limite è 240mg/dl, oltre il colesterolo viene considerato elevato. La zona tra 200 e 240 è ritenuta una zona di allerta/rischio.

La quantità nel sangue è determinata innanzi tutto dalle proteine plasmatiche specifiche, le lipoproteine. Queste proteine possono essere di varia composizione: LDL, HDL, V-LDL, V-HDL, IDL, ecc. Le lipoproteine trasportano il colesterolo nel sangue, nelle cellule entra perché è presente un recettore per il complesso lipoproteina-colesterolo, recettore che provoca una fagocitosi di tutto il complesso a formare una vescicola (clatrina) digerita dagli enzimi endocellulari liberando colesterolo e aminoacidi. Quando i depositi di colesterolo son saturi il sistema interrompe la formazione dei recettori, esposti quindi quando il livello di colesterolo legato al reticolo è basso.

Le LDL hanno un effetto efferente, trasportano il colesterolo dal fegato alla periferia, le HDL invece lo riportano al fegato, dove sarà utilizzato per altri scopi metabolici.

HDL e LDL trasportano anche i trigliceridi, grassi complessi derivanti dal tessuto adiposo o dall'alimentazione.

Questo sistema può avere squilibri che creano uno stato patologico rilevante definito aterosclerosi che nasce dal deposito di questo materiale nelle strutture vascolari, che in alcune zone presentano queste placche e perdono la loro elasticità, il sangue può avere difficoltà nello scorrimento in quanto il colesterolo è duro.

La migrazione del colesterolo dipende dalle lipoproteine, è dal rapporto di HDL e LDL che si può vedere se si hanno rischi patologici.

L'aumento di HDL riduce il rischio di incidenti cardiovascolari, mentre si ha l'aumento del rischio se aumenta il rapporto colesterolo/HDL.

Clofibrate.

È il primo farmaco nato per la terapia delle dislipidemie, capostipite dei fibrati (anche se quelli attuali hanno meccanismi diversi); era  stato identificato come primo inibitore della sintesi di colesterolo, fattore limitante nelle ipercolesterolemie. Tra i vari passaggi della sintesi si ha la trasformazione dell'acido mevalonico a squalene ad opera di una carbossilasi, questo passaggio viene bloccato, bloccando l'enzima si abbassa il colesterolo; però si accumula acido mevalonico con effetti epatotossici e di altra natura, tra cui aritmie cardiache dovute alla presenza di questo acido. Ha anche un altro meccanismo che ha permesso di scoprire il legame alle proteine plasmatiche: questo farmaco è in grado di spiazzare un ormone, la tiroxina, dalle proteine plasmatiche, che contribuisce alla sua azione; la  tiroxina è un ormone che contribuisce al metabolismo dei grassi.

Non tutti i soggetti rispondevano in modo adeguato, si utilizzava anche una sostanza sequestrante che si riteneva bloccasse l'assorbimento dei lipidi a livello intestinale. In realtà la colestiramina, resina a scambio ionico non assorbita, nell'intestino cede ioni Cl e cattura ioni colato degli acidi biliari; bloccando gli acidi biliari si aveva una reintegrazione degli stessi che permetteva l'utilizzo del colesterolo. Però anche tutti i coleretici e colagoghi hanno un'azione analoga.

Neomicina.

Antibiotico basico che non viene assorbito a livello intestinale, usato come disinfettante intestinale e sequestratore degli acidi biliari.

Statine

Lovastatina, mevastatina, silvastatina, pravastatina, atorvastatina (basso dosaggio, 1/4 delle altre), rosuvastatina. Queste agiscono sulla sintesi del colesterolo e inibiscono la HMGCoA reduttasi (idrossimetilglutarilCoA reduttasi). La sintesi del colesterolo parte proprio con questo enzima, non si hanno residui, il substrato può essere utilizzato per altre reazioni.

Le statine hanno anche influenza sulla sintesi delle lipoproteine in quanto inibiscono la sintesi delle LDL (meccanismo non noto), dato che l'equilibrio deriva dal rapporto HDL/LDL si ha un minor rischio. Sono utilizzate in casi di sospetta matrice aterosclerotica ma a causa del deficit di colesterolo possono provocare uno stato di sofferenza delle cellule muscolari, la rabdomiolisi, dolore muscolare che talvolta costringe all'interruzione della terapia; a volte si sono verificati decessi.

Fibrati

Le HDL hanno una sintesi modulata dal genoma con meccanismo nucleare, non sembrava facile ma si sono trovati genfibrozil, fenofibrate, benzofibrate ecc.

Questi farmaci sono agonisti PPARα, il recettore PPARα attivato aumenta le APOa1 e le APOa2, proteine chiave che contribuiscono alla formazione delle HDL. Si ha anche una significativa diminuzione della concentrazione ematica di trigliceridi.

Anche questi farmaci determinano rabdomiolisi, con rischio di compromissione del tessuto muscolare. Quindi questi farmaci non possono essere associati alle statine.

Aumentano l'idrolisi dei trigliceridi e un meccanismo di metabolizzazione degli acidi grassi liberi; sono quindi maggiormente dedicati agli squilibri dei trigliceridi.

Le HDL hanno effetti antiaterogeni, inibiscono la formazione delle molecole di adesione che si formano durante il processo infiammazione, nella produzione di citochine. L'ingresso di LDL attraverso le membrane cellulari comporta una loro ossidazione, avanzata in presenza di molecole di adesione. Le LDL ossidate trasformano i macrofagi in cellule schiumose, struttura di partenza della placca aterosclerotica.

Ezetinide.

Inibitore del trasportatore del colesterolo a livello intestinale, è solitamente associato alle statine. Può provocare steatorrea, il grasso nell'intestino irrita le pareti e può dare problemi. Questo preparato potrebbe avere effetti sul tono dell'umore.

Acipimox.

Analogo dell'acido nicotinico, meno epatotossico. Aumentano le HDL, sostituto dei fibrati.

Ci sono anche prodotti naturali utilizzati per il controllo delle colesterolemie: coleretici e colagoghi hanno una certa influenza. Il riso rosso pero ha riscontrato un effetto collaterale, provoca anche esso rabdomiolisi; la monacolina presente nel riso rosso è identica alla silvastatina.

Le possibili cause di ipercolesterolemia possono dipendere da caratteristiche familiari, ci sono individui che presentano pochi recettori, quindi la capacita di ingresso nelle cellule è difficile; questi soggetti sviluppano ipercolesterolemia anche a giovane età.