I farmaci possono dare reazioni tossiche sia quando sono applicati sulla cute, sia quando sono somministrati per sospensione orale. Nel primo caso, si può avere una reazione sia topica che sistemica. In entrambi i casi si può avere fotoreazione: circa il 50% dei farmaci è fotoreattivo (tra cui antibiotici e pillola).
ESANTEMA TOSSICO-ALLERGICO
I farmaci possono dare reazioni tossiche sia quando sono applicati sulla cute, sia quando sono somministrati per sospensione orale. Nel primo caso, si può avere una reazione sia topica che sistemica. In entrambi i casi si può avere fotoreazione: circa il 50% dei farmaci è fotoreattivo (tra cui antibiotici e pillola).
ESANTEMA TOSSICO-ALLERGICO
È difficile distinguerlo da quello infettivo, ma è importante farlo perché se il farmaco non viene sospeso, la situazione continua a peggiorare. Purtroppo non ci sono criteri precisi per la diagnosi differenziale; in genere non sono presenti esantema (esantema delle mucose) e linfoadenopatie. Non è comunque facile, perché i bambini che prendono antibiotici non stavano già bene prima, e quindi possono avere i linfonodi ingrossati per altre cause.
Può essere di diversi tipi (maculoso, maculo-papuloso, morbilliforme), e in genere insorge entro due settimane dalla somministrazione (dopo pochi giorni se c’è già stata sensibilizzazione). Può interessare le regioni palmoplantari, e svanisce prima nelle regioni interessate inizialmente. Tutti i farmaci possono causarlo, in particolare l’ampicillina, i FANS e sulfamidici.
Compare nella sede della medicazione; sono presenti chiazze, anche bollose. A una seconda applicazione compare la stessa manifestazione.
Nel 60% dei casi viene sul corpo, nel restante 40% sui genitali, e può far pensare a malattie veneree.
Si manifesta intorno alle zone di passaggio cute-mucosa (labbra, genitali, occhi), ossia le strutture periorifiziali. Si ha comparsa di bolle, eruzioni, bruciori e disepitelizzazione. La localizzazione al cavo orale può impedire l’alimentazione.
I maggiori responsabili sono FANS e psicofarmaci (carbamazepina e barbiturici). È una reazione tossico-allergica, legata all’individuo e dose-indipendente. Può succedere già alla prima assunzione, ed è un fenomeno molto grave.
È rara, ma gravissima, insorge entro ventiquattro ore e colpisce le mucose e tutta la cute. È mortale nella maggior parte dei casi, perché non esiste ancora una terapia.
La reazione da farmaco deve essere diagnosticata subito! Bisogna avvalersi dell’anamnesi e osservare attentamente. Importante è la sequenza temporale: per essere imputabili a farmaci, i sintomi devono insorgere entro ventiquattro ore.
REAZIONI DA FARMACO PER VIA TOPICA
I corticosteroidi alogenati, se usati a lungo nella stessa sede, possono causare atrofia della cute con comparsa di angectasie, di ecchimosi e di striae distensae per frammentazione del tessuto elastico. Ciò si verifica con maggior frequenza al volto e alle grandi pieghe, dove la cute è più sottile e l'assorbimento maggiore. Nel neonato possono comparire a livello deII'area del pannolino anche lesioni nodulari rossastre denominate “granuloma gluteale infantum”. I corticosteroidi topici facilitano inoltre infezioni secondarie batteriche e micotiche e peggiorano quelle virali.
Infezioni piogeniche sono pure frequenti per applicazione di preparati a base di catrami e in particolare del catrame minerale o coaltar.
Effetti indesiderati sistemici sono invece possibili con preparazioni contenenti acido salicilico, acido borico, crisarobina o pirogallolo quando utilizzate su aree molto estese e particolarmente nei bambini in cui lo strato corneo è più sottile e il rapporto fra superficie cutanea e massa corporea è circa tre volte maggiore che nell'adulto. Si possono verificare danni neurologici, epatici e renali.
Un assorbimento con effetti sistemici è infine frequente per uso protratto su ampie superfici di cortisonici topici a elevata attività, specie se questi prodotti vengono applicati con tecnica occlusiva, ossia ricoprendo la zona trattata con un foglio di guttaperca o di plastica allo scopo di potenziarne Ia penetrazione.
FOTODERMATITE
Molti farmaci sono in grado di causarla (tra cui tiazidici, tetracicline, FANS, sulfamidici). La dermatite ha le caratteristiche dell’eritema solare (ustione di primo grado; nei casi gravi sono presenti bolle e compromissione dello stato generale), e la sua gravità dipende dalla dose del farmaco e dall’intensità dell’esposizione solare. Compare rapidamente e può diventare vescico-bollosa entro ventiquattro ore.