Altri fattori proteici non inclusi tra gli ormoni classici perché scoperti da poco sono gli ormoni di crescita, un gruppo di molecole proteiche che influenzano profondamente le crescita di molteplici cellule e non esistono ghiandole specializzate per la loro sintesi. Es: NGF-fattore di crescita delle fibre nervose, secreto dalle ghiandole sottomascellari e presente anche nel veleno di alcuni serpenti; EGF-fattore di crescita epidermico.
Requisiti dei fattori di crescita:
• Tutti polipeptidici
• Recettori di membrana al alta affinità
• Indurre risposte ipertrofiche e iperplasiche
• Complesso recettore-FC: internalizzato nella cellula bersaglio
• Non immagazzinati in granuli, direttamente immessi in circolo (eccetto PDGF, fattore di crescita derivato dalle piastrine)
• Rilascio continuo
I tre gruppi principali per omologie strutturali
Tre gruppi principali per omologie strutturali:
1. fattore di crescita insulino simile,NGF
2. Egf e Tgf (fattore di crescita trasformante)
3. Fgf (fattore di crescita dei fibroblasti)
Primo gruppo
PRIMO GRUPPO: chiamati anche somatomedine, sono igf1(o somatomedina C) e igf2, sintetizzate dal fegato, attivano la crescita delle cellule ossee, hanno azione simile a quella del GH, azione simile a quella dell’insulina sul tessuto adiposo e muscolare e sono proliferativi per molte cellule.
Secondo gruppo
SECONDO GRUPPO: Egf, fattore di crescita epidermico, struttura simile al tgf-alfa, mitogeno per le cellule di origine ectodermica ed endodermica. Tutti i fattori di crescita hanno recettori di membrana e il recettore che lega l’egf è codificato dall’oncogene c-erb.
Terzo gruppo
TERZOGRUPPO: Fgf, mitogeno per i fibroblasti, sono potenti fattori androgenetici e vengono rilasciati soprattutto se vi sono tessuti lesi per favorire la riparazione dei tessuti; Pdgf, una catena alfa e una beta codificati da due geni diversi codificati da un oncogene, prodotto dalle piastrine e compartimentalizzato nei granuli alfa delle piastrine, riveste un ruolo importante nella riparazione dei vasi lesi e stimola la migrazione delle cellule della muscolatura liscia vasale dallo strato medio verso lo strato più intimo nei processi riparativi dei danni; tgf alfa e beta (secondo gruppo), trovati in cellule trasformate da virus e molte cellule trasformate e tumorali rilasciano un eccesso di tgf, il tgf alfa ha un azione mitogena, struttura molto simile all’egf infatti si lega allo stessa recettore, il tgf beta invece ha un effetto piuttosto inibitorio.