Se una cellula riceve un insulto, o è sofferente per mancanza di nutrienti, o subisce la denaturazione di strutture molecolari vitali va in contro a processo di oncosi. Se lo stimolo persiste oltre il punto di non ritorno, il processo evolve in necrosi.
Oncosi
L’Oncosi è caratterizzata da un rigonfiamento cellulare, rigonfiamento degli organuli e aumento della permeabilità della membrana. Questo a causa della mancanza di ATP che provoca malfunzionamento delle pompe. Istologicamente si nota un “rigonfiamento torbido” e “degenerazione itropica”. Sono tuttavia processi reversibili, il cui punto di non ritorno è rappresentato da modificazioni a livello nucleare: se si verifica cariolisi con distruzione aspecifica del DNA il processo diviene irreversibile e passa allo step successivo: necrosi.
Necrosi
La Necrosi è invece caratterizzata da un progressivo raggrinzimento della cellula, e un aumento di eosinofilia diffuso nel tessuto necrotico a causa della distruzione del RE con perdita tutt’intorno dei ribosomi. La cellula perde tutte le strutture subcellulari assumendo un aspetto omogeneo. Infine il nucleo subisce i processi di picnosi con addensamento della cromatina nucleare, carioressi con frammentazione, e cariolisi.
Rilasciano anche un’alta concentrazione di ioni K+ in circolo (iperkalemia) che può influire negativamente sul funzionamento del miocardio.
La necrosi può maturare in diverse forme:
Necrosi coagulativa
Questa tipologia di necrosi è la manifestazione finale di cellule ad alto contenuto lisosomiale in sofferenza ischemica. Avviene un processo di denaturazione proteica della struttura terziaria di tutte le proteine endocellulari, detta appunto coagulazione, che porta il tessuto morente ad assumere una colorazione biancastra. La struttura cellulare però rimane intatta.
Necrosi colliquativa
Questa è invece frutto di un processo di autolisi in cui l’intera cellula va in contro a liquefazione, con la scomparsa degli elementi cellulari che costituivano il tessuto (al contrario della necrosi coagulativa in cui la struttura cellulare rimane).
Necrosi caseosa
la necrosi caseosa è caratteristica di infezione da micobatterio tubercolare e della ipersensibilità di tipo IV.
Ci sono poi modificazioni biochimiche che permettono di distinguere delle cellule in necrosi:
Massiccia presenza di Ca++ intracellulare con eventuale calcificazione
Formazione di cristalli ci colesterolo insolubili (simili a quelli della placca ateromatosa)
Aggregazione di fosfolipidi di membrana con formazione di figure mieliniche.
Cellule necrotiche
Le cellule in necrosi rilasciano nell’ambiente extracellulare enzimi diversi per ogni tessuto:
- Il tessuto muscolare rilascia Creatinkinas
- Il miocardio rilascia Transaminasi e Latticodeidrogenasi
- Gli epatociti rilasciano Transaminasi