Il danno in un tessuto irradiato compare dopo un tempo che dipende dalla cinetica cellulare di quel tessuto.
Per esempio nelle cripte intestinali (tessuto a rapida crescita) la desquamazione e la perdita dell’epitelio si verifica entro la prima settimana dall’irradiazione. Le conseguenze non si limitano solo ai processi digestivi ma si verifica anche setticemia.
Nel sangue crollano subito i linfociti, seguiti dai granulociti entro pochi giorni e dalle piastrine nel giro di una settimana. Gli eritrociti invece hanno una sopravvivenza maggiore.
Il danno in un tessuto irradiato compare dopo un tempo che dipende dalla cinetica cellulare di quel tessuto.
Per esempio nelle cripte intestinali (tessuto a rapida crescita) la desquamazione e la perdita dell’epitelio si verifica entro la prima settimana dall’irradiazione. Le conseguenze non si limitano solo ai processi digestivi ma si verifica anche setticemia.
Nel sangue crollano subito i linfociti, seguiti dai granulociti entro pochi giorni e dalle piastrine nel giro di una settimana. Gli eritrociti invece hanno una sopravvivenza maggiore.
Poiché un certo organo del corpo umano ha differenti linee cellulari la cui sensibilità può differire notevolmente le alterazioni si possono manifestare dopo solo pochi giorni (intestino) oppure dopo mesi (fegato, polmoni e cuore).