Tumori Cutanei

i tumori cutanei sono i più comuni sia nel sesso femminile che nel sesso maschile.

I tumori della cute si dividono in 2 grossi tipi:

Tumori epiteliali,che derivano dalle cellule dell’epidermide e sono:

· Basocellulare, che deriva dalle cellule basali;

· Squamocellulare, che deriva dalle cellule squamose;

Quelli meno frequenti che sono:

· Tumori degli annessi che possono essere delle ghiandole sudoripare, annessiali, ecc.

· Carcinomi metastatici.

· Tumori di MERKEL.

 I tumori che derivano dalle cellule melanocitiche: i MELANOMI che sono sempre più frequenti e bisogna tenerne conto in base alla terapia chirurgica da effettuare, perché tutti i tumori della cute hanno una terapia chirurgica.

Il tumore basocellulare non dà metastasi o meglio una piccolissima percentuale dello 0,002%  metastatizza.

Questo può dare metastasi per contiguità ad esempio un tumore della palpebra basocellulare può prendere come scivolamento delle cellule tumorali il pavimento orbitario e arrivare al cervello, ovviamente ha dato una metastasi per contiguità, non a distanza, quindi scivolando sul pavimento fino al cervello, porta a morte il paziente perché è distruttivo nei tessuti ed ecco perché è un tumore maligno.

Se ho un piccolissimo tumore basocellulare sul naso questo man mano si accresce in superficie e si ulcera e in più distrugge i tessuti, quindi noi avremo delle distruzioni a livello locale.

Poi abbiamo:

· Tumori dei linfonodi

· Tumori dei tessuti molli (sarcomi ecc.)

In Italia ci sono 300.000 casi l’anno e il più del 95% dei carcinomi cutanei sono rappresentati ovviamente da basocellulari e spinocellulari , quindi gli epiteliali sono quelli più frequenti.

La classificazione per “T”:

· T 1 : < di 2 cm

· T 2 : compreso tra 2 e 5 cm

· T 3 : > di 5 cm

· T 4 : infiltra anche il tessuto sottostante (muscolo, cartilagine, ossa)

Oppure possiamo classificarlo dal grado di invasività, e quindi ovviamente una valutazione pre- operatoria che va fatta bene, noi dobbiamo fare una valutazione sia della grandezza e quindi che tumore è.

Quindi il grado di invasività ci dà informazioni su come dobbiamo affrontare la chirurgia. Ovviamente nella valutazione pre-operatoria va fatta prima la clinica e poi strumentale, che per noi chirurghi è fondamentale.

L’RMN si utilizza quando si tratta di tessuti molli, come nel caso del tessuto orbitario per valutare bene l’interno dell’occhio e fin dove è arrivato il carcinoma. La scintigrafia ossea serve per valutare a che livello è stato preso l’osso. La PET per esempio nel melanoma andiamo a valutare quando è andato oltre la parte locale.

La fase demolitiva ovviamente in funzione alla gravità, all’istologia e alla grandezza e se è primitivo o secondario noi dobbiamo avere dei margini circostanti sani da togliere rispetto al tumore perché altrimenti non abbiamo un parametro per dire se abbiamo tolto tutto o meno, visto che basta una sola cellula tumorale per avere una recidiva del tumore stesso. Questo, al contrario dei dermatologi, è il perché noi chirurghi, anche per un basalioma piccolo preferiamo l’intervento chirurgico.

Nel carcinoma basocellulare primitivo abbiamo almeno 0,3 cm di cute sana che noi dobbiamo togliere intorno al margine del tumore stesso. Invece nel recidivo in seconda battuta noi dobbiamo arrivare tra 1 a 3 cm perché non sappiamo più qual è il margine, soprattutto perché se sotto si allarga noi dobbiamo allargarci sulla superficie cutanea. Nel carcinoma squamoso primitivo da 0,5 a 1 cm e nel recidivo da 1 a 3 cm, il carcinoma annessiale viene trattato come lo squamoso, e il carcinoma di MERKEL da 1 a 3 cm.

Quando togliamo tutto il tumore, si disegna prima perché quando andiamo ad iniettare l’anestetico locale perdiamo i margini. In questo caso non si può chiudere per prima perché il taglio è troppo grande, e quindi usiamo o un lembo o un innesto.

Quando si utilizza il lembo e quando l’innesto? Bisogna considerare varie problematiche da considerare

· Bisogna essere sicuri di aver tolto tutto il tumore possiamo utilizzare il lembo, se invece non siamo sicuri di aver tolto tutto o è un tumore ad alta aggressività dobbiamo utilizzare un innesto perché l’innesto è molto sottile quasi trasparente e quindi vediamo subito le recidive, invece nel lembo le perdiamo.

Nella fase ricostruttiva:

 possiamo fare una sutura diretta o innesti di cute o composti come per esempio nella palpebra possiamo fare un innesto di cartilagine più cute se dobbiamo asportare anche il tarso perché se usiamo solo cute perdiamo la funzionalità della palpebra,

– innesti di mucosa nel caso del labbro o per ricostruire la congiuntiva prendiamo della mucosa dal labbro

lembi cutanei

-lembi miocutanei

-lembi liberi come ultima spiaggia per quelle patologie tumorali molto gravi, dove non possiamo avere una chiusura con lembi cutanei.