Studi di Igiene

Studi

Vantaggi

Svantaggi

STUDI DESCRITTIVI

-Utilizzare dati già raccolti, facilmente accessibili e spesso già elaborati (andiamo a sfogliare le cartelle cliniche e troviamo i dati che ci servono)

Studi

Vantaggi

Svantaggi

STUDI DESCRITTIVI

-Utilizzare dati già raccolti, facilmente accessibili e spesso già elaborati (andiamo a sfogliare le cartelle cliniche e troviamo i dati che ci servono)

-In Paesi con validi sistemi di raccolta centrali sono molto attendibili e facilmente estraibili ( li puoi utilizzare subito)

-Importante è anche l’uso di classificazioni standard che facilita i confronti anche a livello internazionale.

-Lunghi tempi di latenza fra raccolta ed elaborazione. Oggi sicuramente questa latenza si è molto ridotta con l’uso dei personal computer. Se 10 anni fa andavamo all’ISTAT e chiedevamo nel 2000 la popolazione di riferimento, ci davano quella di 3 anni prima. Se noi chiediamo la stessa cosa oggi, ci danno quella di ieri.

-I dati individuali non sono quasi mai disponibili perché sono dati aggregati, specialmente se li prendi in dati già elaborati.

-Difficilmente si possono vagliare ipotesi eziologiche specifiche, come infatti è possibile descrivere, ma non dare ipotesi eziologiche precise. In tal caso, noi abbiamo bisogno di fare l’associazione. Per fare l’associazione dobbiamo avere anche dei termini di paragone perché non sono dati organizzati, ma sono dati che tu estrai.

STUDI TRASVERSALI

 

-Costi  abbastanza limitati

-Breve durata

-Se il campionamento è corretto i risultati possono essere generalizzati alla popolazione bersaglio, cioè il dato che io ho in Calabria posso riferirlo all’Italia.

 

-Non consentono il calcolo dei tassi di incidenza. Quindi il rischio relativo e il rischio attribuibile non possono essere calcolati. La misura di associazione che invece può essere calcolata è l’odds ratio. L’odds ratio è una stima del rischio relativo e si calcola quando non c’è l’incidenza. L’odds ratio è una misura affidabile. Se noi abbiamo dei dati alla fine potremmo calcolare l’odds ratio attraverso la formula a×c/b×d. Le variabili da rilevare possono essere le più varie.                                                                                                                             -Non possono essere utilizzati per le malattie rare perché è difficile effettuare un campionamento

-Non consentono di stabilire con esattezza la sequenza temporale tra esposizione e malattia. La caratteristica dello studio trasversale è trovare il soggetto malato o sano, non va quindi a seguire come una persona si ammala. Mentre invece molto importante potrebbe essere sapere con esattezza la sequenza temporale tra l’esposizione e la malattia. Questo lo fanno solo gli studi di coorte, che sono degli studi di incidenza. Sono quelli che seguono le coorti e ci fanno vedere dal fumo al tumore polmonare tutti i 4 stadi intermedi: bronchite cronica ostruttiva, infarto, enfisema e alla fine si arriva al tumore.

STUDI DI COORTE

-calcolo diretto del tasso di incidenza nei gruppi esposti (a diversi stadi) e non esposti.

Oltre al tasso di incidenza ci permette di calcolare tutte quelle che sono le misure correlate come il RR, il RA, il RA nella popolazione;il RA percentuale, il RA percentuale nella popolazione.

-valutazione attendibile di nuovi casi di malattia.

Questo perché noi stessi verifichiamo la genesi e il caso di malattia.

-misurazione attendibile dei fattori di rischio possibilmente associati alla malattia

-possibilità di valutare il ruolo dei fattori di esposizione in patologie rare

-possibilità di valutare il ruolo di fattori di esposizione su patologie multiple

-lunga durata(gli studi di coorte possono durare molti anni)

-laboriosa organizzazione

-costi elevati

-possibilità di perdita dei soggetti al follow up

 

STUDI CASO CONTROLLO

 

-breve durata

-costi limitati

-utile per valutare malattie rare

-possibilità di valutare il ruolo di fattori di rischio multipli

-non consentono il calcolo della frequenza di malattia (prevalenza e incidenza)

-dati relativi all’esposizione non sempre attendibili

-non utilizzabile per valutare esposizioni rare

 

STUDI SPERIMENTALI

-sono gli studi più corretti da un punto di vista metodologico

-costituiscono gli unici modelli di studio in grado di stabilire l’efficacia degli interventi

-se ben condotti non sono suscettibili a bias di selezione, di misclassificazione e di confondi mento

 

-problemi etici in particolare per la valutazione di trattamenti già entrati nella pratica clinica ( per evitare questo problema ultimamente si cerca di usare al posto del placebo un farmaco che si sa già essere efficace e un altro in fase di sperimentazione in modo da garantire a entrambi i gruppi un trattamento minimo)

-lunga durata

-costi elevati

-difficoltà organizzativa