Esso ha inizio dal momento della fecondazione in cui le cellule unendosi, spermatozoo e cellula uovo, aventi dimensioni differenti in quanto lo spermatozoo è più piccolo rispetto alla cellula uovo, determinano la formazione dello Zigote.
Esso ha inizio dal momento della fecondazione in cui le cellule unendosi, spermatozoo e cellula uovo, aventi dimensioni differenti in quanto lo spermatozoo è più piccolo rispetto alla cellula uovo, determinano la formazione dello Zigote.
Che cosa significa Zigote? Dalla sua etimologia significa “unione”, ed è il processo che effettivamente avviene per la sua costituzione. E “schizoma” che significa? Separare. Le fasi dello sviluppo vengono suddivise in quelle prenatali e post-natali. Nello sviluppo prenatale possiamo riconoscere la presenza dello Zigote, Embrione e Feto.
·Dalla fecondazione alla prima settimana si ha lo sviluppo dello Zigote
·Dalla seconda all’ottava l’Embrione
·Dalla nona fino alla nascita si parla di Feto.
Quindi lo Zigote dalle prime 24-48 h, dal momento della fecondazione fino alla migrazione verso la cavità uterina, comincerà a dividersi senza modificare le proprie dimensioni e questa è una fase molto importante perché precede le fasi di impianto e porta alla formazione del Blastoma. Successivamente le divisioni saranno tali che la struttura assumerà la forma di una piccola mora e per questo prende il nome di Morula. Non c’è un’organizzazione vera e propria e in questa fase le cellule iniziano a compattarsi e spostare il liquido dalle porzioni più periferiche verso quelle più interne per cui dalla Morula passeremo alla formazione di una struttura cistica che prende il nome di Blastocisti e le cellule inizieranno ad organizzarsi in una struttura più esterna che porterà alla formazione del Trofoblasto e in una struttura interna che viene definita Embrioblasto.
Quindi:
· Ovulazione
·Fecondazione (che avviene a livello del terzo medio della tuba),
·Migrazione verso la cavità uterina
·Divisioni cellulari senza variazione di dimensioni
·Formazione della Morula
·Blastocisti (formazione trofoblasto e embrioblasto)
Tutto questo avviene nella prima settimana.
Dalla seconda settimana si ha la caratterizzazione di due strati cellulari: l’Epiblasto e l’Ipoblasto. Dall’epiblasto che si affaccia verso la cavità amniotica e dall’ipoblasto che si affaccia verso il sacco vitellino si originano, soprattutto dall’epiblasto, Ectoderma, Mesoderma e Endoderma. La formazione avviene per migrazione delle cellule dell’epiblasto più periferiche verso le strutture sottostanti la “linea primitiva” che sostituiranno l’ipoblasto e formeranno l’ectoderma e successivamente andranno a costituire la struttura intermedia che prende il nome di mesoderma. Questa fase viene definita Gastrulazione.
Dalla seconda settimana:
·l’embrione da bilaminare diventa trilaminare,
·da 0,2 mm diventerà 2-3 mm,
·da circolare a ovoidale
e si evidenzieranno delle caratteristiche sulla linea primitiva che risulta essere polarizzata nel senso che si verranno a formare le strutture caudali e craniali. Lungo questa linea che inizialmente risulta essere un semplice ispessimento si vengono a formare i tre foglietti. Davanti al solco primitivo si presenta il Nodo di Hensen che rappresenta un’altra struttura verso cui avvengono delle migrazioni cellulari che porteranno alla formazione della Notocorda, cioè l’asse su cui l’embrione si svilupperà e quindi fa da supporto rigido. L’interposizione del mesoderma e quindi il contatto tra ectoderma e endoderma si presenta solo in due strutture che diventeranno l’entrata e l’uscita del canale digerente in cui troveremo anche come strutture la Membrana Orofaringea e la Cloaca che nelle fasi di sviluppo liseranno.
Lo sviluppo della faccia si verifica intorno alla quarta settimana, e la formazione della testa e del collo sono strettamente relati. Le strutture che vanno a costituire la bocca, faccia e il collo sono rappresentate dall’apparato Orofaringeo o Branchiale. È rappresentato da una serie di archi incompleti posteriormente che si trovano tra l’estremo cefalico e la porzione intermedia dell’embrione. Dobbiamo considerare che la maggior parte della dimensione dell’embrione è data dalla componente cefalica mentre una minima parte dalle strutture più caudali. Gli archi faringei sono in numero di 6, il quinto si riassorbe e il quarto e il sesto si fondono come se fossero un’unica struttura. Sono costituiti esternamente da uno strato di ectoderma, internamene abbiamo l’endoderma e uno strato di mesoderma che assume anche una funzione di sostegno. Nella cartilagine di queste strutture abbiamo un abbozzo arterioso, cartilagineo, muscolare ecc.
Tra un arco e l’altro troviamo i solchi che costituiscono l’interruzione dei vari archi esternamente, mentre internamente abbiamo le tasche. I solchi all’esterno sono 4 mentre le tasche 5 anche se sulla parte esterna, quella cardiaca che è la più caudale, essendo allo stesso livello della quarta potrebbe anche non essere considerata come una tasca indipendente.
Primo arco branchiale: detto anche arco mandibolare da cui prende origine la mandibola e il mascellare superiore. Il più grosso abbozzo cartilagineo è presentato dalla cartilagine di Meckel che si riassorbe per la quasi totalità, è solo una struttura di supporto per l'ossificazione. Da questa cartilagine prendono origine anche gli ossicini dell'orecchio medio l'incudine e il martello. I muscoli che si originano sono quelli della masticazione che hanno l'inserzione nella mascella e della mandibola: temporale, massetere e corpo mediale e laterale degli pterigoidei che sono innervati dal nervo trigemino.
Secondo arco branchiale:o ioideo comprende un altro abbozzo cartilagineo che costituisce la staffa, le piccole corna e la porzione superiore del corpo dello ioide. Derivano tutti muscoli mimici del volto più lo stapedio, stiloioideo e il ventre posteriore del digastrico e il nervo faciale.
La posizione dei muscoli mimici più in alto e più in basso rispetto alla posizione iniziale del secondo arco branchiale è giustificata dal fatto che esso è quello che in dimensioni si sviluppa di più e va a ricoprire in parte gli altri archi.
Dal terzo arco branchiale: si origina un altro abbozzo cartilagineo e viene costituito il corpo inferiore dello ioide e le grandi corna dello ioide, il muscolo stilofaringeo e il nervo glossofaringeo.
Il quarto e sesto arco:vanno a formare con le loro cartilagini quelle laringee, tiroidee, cricotiroidea, aritenoide e si origina anche il nervo X.
I solchi sono quattro e si trovano esternamente, sono formati da ectoderma, si intervallano tra le varie strutture degli archi branchiali.
Dal primo solcoprende origine la membrana del timpano e parte del condotto uditivo esterno. Si produce un opercolo che chiuderà le altre tasche perchè il secondo arco branchiale sviluppandosi maggiormente andrà a ricoperte le altre tasche faringee e andrà a formare quello che inizialmente è il seno cervicale che tipicamente si riassorbe e quando non si riassorbe si presentano delle patologie.
Le tasche sono cinque e si trovano all'interno, sono formate da ectoderma.
Dalla prima tasca: la tuba di Eustachio, una parte dell'orecchio medio, il versante interno della membrana timpanica.
Dalla seconda tasca:la tonsilla Palatina
Dalla terza tasca: il timo e le paratiroidi inferiori
Dalla quarta tasca: le paratiroidi superiori e le cellule C della tiroide.
Questo è possibile perché dalla migrazione del timo le paratiroidi inferiori vengono trascinate verso la giusta posizione. L'incompleto riassorbimento delle strutture ectodermiche e endodermiche porta alla formazione di cisti e fistole branchiali che si possono trovare anteriormente allo sternocleidomastoideo.
La formazione della lingua si ha intorno alla 5 settimana, gli abbozzi si iniziano a formare intorno alla 4 settimana e sono di derivazione:
·del primo arco: il tubercolo mediano e due laterali.
·del secondo arco: la cupola
·del terzo arco: l'eminenza ipofaringea
Tutte 5 si andranno a fondere. Fondendosi le quattro parti laterali costituiscono il terzo anteriore della lingua che porta alla formazione della parte mobile, invece la cuola e le eminenza ipofaringea che formano la radice della lingua in parte l'epiglottide. La zona di passaggio evidente anche nel organismo adulto è la V linguale dove troveremo a questo punto il forame cieco. Le diverse porzioni della lingua hanno papille gustative differenti.
–Lo sviluppo generale del viso si ha dal primo arco in cui abbiamo sia la componente mandibolare, che tra l'altro è quella più prominente, e la componente mascellare che si vanno ad unire con la componente fronto-nasale.
Teniamo presente la testa e le vescicole che sono tre e poi diventano 5. La più anteriore e in basso è quella telencefalica; da questa vescicola uscirà un altro abbozzo che è il processo fronto-nasale e poco più dietro il globulo mascellare come una specie di proboscide. Dal primo arco viene fuori interiormente l'arco mandibolare e superiormente il processo mascellare superiore, ciò è importante nella costituzione della primitiva cavità orale: stomodeo. I placodi oculari sono laterali e non frontali poi migrano da dietro in avanti e in senso latero-mediale. Il placode acustico è ancora più indietro e in basso. Questa cribatura qui è la perforazione di quella che era la membrana primitiva orofaringea che nella porzione centrale per mancanza di vascolarizzazione determina lisi. Questa è la membrana che chiude l'ingresso della bocca e chiude anche le fosse nasali, qualche volta è presente, soprattutto a livello coanale, nel bambino alla nascita che non respira. La respirazione è orale però con il tempo si deve sviluppare anche quella nasale.
E' importante ricordare che sul processo frontale inizia una bozza come una specie di proboscide che costituisce il progetto anteriore fronto-globulo-nasale. Siamo nel periodo della quarta quinta settimana, l'embrione adesso è a forma di C. L'estremo cefalico e vicino alla cloaca che formerà gli arti che stanno iniziando a formarsi. Per quanto riguarda le delimitazioni dello Stomoideo quindi bisogna ricordare che i processi mascellare e mandibolare due per lato, a destra e a sinistra ,si fonderanno tra di loro e lo sviluppo delle strutture, l'aumento di volume e le migrazioni cellulari porteranno i placodi nasali ad avvicinarsi e si formeranno delle strutture con cellule provenienti dall'ectoderma a forma di ferro di cavallo che si andranno ad avvicinare piano piano fino a fondersi: questo avviene durante la sesta settimana. Il placode inizialmente si approfondisce è diventa una conca e poi piano piano diventerà una cavità e infine si completerà con la lisi delle membrane di cui ha parlato il prof e metterà in comunicazione l'esterno con la cavità orale, abbiamo la formazione della lingua, quello che diventerà il processo mascellare primitivo, il palato primitivo e si metteranno in comunicazione le varie parti per formare la cavità nasale e quella della bocca per cui si formerà il cosidetto 'Massiccio Mediano', cioè quella porzione che successivamente diventerà la Premaxilla, quindi la porzione del labbro, i denti incisivi superiori (centrale e laterale da un lato e dall'altro) e poi una porzione del palato che fondendosi successivamente con la porzione più posteriore andrà a formare il massiccio intermascellare primario.
Sopra, troviamo le fosse nasali: vi è una parte anteriore e posteriore in corrispondenza del forame nasopalatino detto anche palato primario che dipende dal punto di vista anatono-embriologico dal processo globulo mascellare e fronto nasale, quindi abbiamo quella parte dei processi laterali mascellari che provengono sempre dal primo arco branchiale che si sviluppano in senso latero-mediale a chiudere il palato incontrandosi in alto con il setto nasale che origina dal processo fronto-nasale e anteriormente c'è il processo primario, quindi il palato è circondato da 3 dipendenze: una anteriore cioè il palato anteriore o primario davanti al forme nasopalatino e due laterali che formano il palato duro, poi abbiamo il palato molle e l'ugola.