I punti principali su cui si basa la prevenzione primaria delle carie sono cinque:
· Igiene orale,
· Profilassi alimentare,
· Fluoro profilassi,
· Sigillatura dei solchi dentari,
· Visite periodiche di controllo.
IGIENE ORALE: L’igiene orale può essere domiciliare e professionale. La domiciliare può essere a sua volta divisa in meccanica e chimica.
Lo spazzolino manuale deve avere delle dimensioni adeguate, non deve essere troppo grande perché altrimenti non può raggiungere tutte le superfici da pulire soprattutto quelle posteriori. Le setole possono essere sia artificiali che animali. Quelle animali sono sconsigliate perché lo spazzolino costa molto di più e le setole sono appuntite e questo a lungo andare può provocare delle erosioni sullo smalto. Inoltre la consistenza delle setole può variare da setola a setola: può essere morbida, media o dura. È in rapporto al diametro della setola: maggiore è il diametro maggiore è la consistenza, minore è il diametro minore è la consistenza. Gli spazzolini consigliati sono quelli con setole artificiali perché hanno una punta arrotondata cioè hanno un potere buono di detersione ma non determinano danni sullo smalto e hanno consistenza uniforme, hanno inoltre basso costo e l’igiene che può essere mantenuto su uno spazzolino a setole artificiali è migliore rispetto a quello animale; la consistenza deve essere media, tranne in casi selezionati in cui è l’odontoiatra a consigliare una consistenza diversa morbida o dura.
La tecnica di spazzolamento consiste nello spazzolare separatamente l’arcata superiore da quella inferiore, si poggiano le setole dello spazzolino a livello del colletto degli elementi dentari e a setole ferme si effettua un leggero movimento orizzontale per la si che esse penetrino nel solco gengivale e negli spazi interdentari e poi con forza si effettua un movimento dall’alto verso il basso per l’arcata superiore e dal basso verso l’alto per l’arcata inferiore con setole orientate più o meno a 45°. Il movimento orizzontale va riservato alle superfici occlusali e non vestibolari altrimenti a lungo andare si può andare incontro ad erosioni cervicali da spazzolamento ovvero l’attrito delle setole specialmente nei punti maggiore curvatura può determinare delle lesioni a colpo d’ascia con eliminazione dello smalto.
Colluttori, sono di vario tipo e di varie concentrazioni: la clorexidina ha un’azione cariostatica, ne esistono varie concentrazioni, quelle di mantenimento 0,12% e quella post intervento chirurgico molto più alta. I colluttori contenenti antibiotici non vanno utilizzati per molto tempo perché si possono creare delle resistenze, inoltre un effetto collaterale della clorexidina sono delle macchie nerastre sulla lingua e sugli elementi dentari.
Oli essenziali, hanno anche essi un’azione cariostatica e non hanno gli effetti collaterali dei colluttori, contengono però delle sostanze alcoliche e quindi sono sconsigliate al di sotto dei 14-15 anni di età.
Colluttori a base di cloro, sono molto validi nella fluoro profilassi topica per il meccanismo di adesione e in particolare per lo ione calcio che fa da ponte fra il batterio e la pellicola salivare acquisita.
Iigiene orale professionale che viene effettuata dall’odontoiatra ogni sei mesi, eccezione per i soggetti predisposti a sviluppare processi cariosi o altre patologie in cui sarà l’odontoiatra stesso a decidere la frequenza delle sedute.
Dentifricio, ne esistono in commercio due categorie: quelli a basso contenuto di fluoro (500ppm=parti per milione) per i bambini dai 3 ai 6 anni e quelli ad alto contenuto di fluoro (1000ppm) da utilizzare dopo i 6 anni. Nel bambino questi dentifrici hanno dei sapori gradevoli come anche gli spazzolini che sono colorati e con immagini di fumetti tutto questo per invogliarli a lavarsi i denti. Grazie a questi accorgimenti e soprattutto al fatto che i dentifrici moderni contengono fluoro si può effettuare una profilassi primaria fin dall’età infantile infatti l’incidenza delle carie è diminuita rispetto al passato. la quantità da utilizzare è tanto quanto la grandezza di una lenticchia.
filo interdentale è consigliato da utilizzare a partire dai 12 anni. È di difficile utilizzo per cui il paziente deve essere istruito da un odontoiatra onde evitare lesioni dei tessuti molli del cavo orale. È utile perché riesce a detergere le superfici approssimate cioè tra dente e dente dove non si arriverebbe con le setole dello spazzolino.
chewing-gum non sostituiscono in nessun caso le normali manovre di igiene orale però hanno come effetto positivo il fatto che aumentano il flusso salivare ed effettua un’igiene meccanica strofinando sulle superfici dentarie. Sono zuccherate con zuccheri complessi come lo xilitolo che sono meno cariogeni.
Profilassi alimentare: il ministero della salute ha pubblicato nel 2008 delle linee guida per diminuire l’incidenza del fenomeno della carie. Due sono le raccomandazioni più importanti:
· Raccomandazione 6 : l’uso di succhiotto educorato (cioè imbevuto nello zucchero o nel miele) e l’uso non nutrizionale del biberon contenente bevande zuccherine devono essere assolutamente evitati. Questo comportamento capita molto spesso per far smettere di piangere il bambino ma porta come effetto collaterale una carie precoce e destruente l’intera corona degli elementi dentari.
· Raccomandazione 7: l’assunzione di bevande e cibi contenenti carboidrati semplici è sconsigliata dai pasti. È difficile da effettuare specie se si parla di un bambino al quale non si può proibire di mangiare dolci e caramelle, dovrebbe però effettuarlo vicino i pasti in modo tale da lavarsi i denti successivamente, inoltre si potrebbe ridurre l’incidenza dell’obesità infantile.
Assunzione di zuccheri: le proprietà che rendono uno zucchero cariogeno sono tre:
· La composizione chimica dello zucchero o meglio la semplicità dello zucchero infatti il glucosio è molto più cariogeno e facilmente utilizzabile dai batteri fermentanti rispetto ad uno zucchero complesso come lo xilitolo.
· Lo stato fisico degli zuccheri ovvero più è viscoso lo zucchero più è cariogeno quindi a parità di quantità e composizione dello zucchero sarà molto più cariogena una caramella rispetto al latte zuccherato.
· la Frequenza di assunzione più frequentemente si assume lo zucchero più esso è cariogeno specie se non è accompagnato da un adeguato igiene dentario.
Fluoroprofilassi: può essere topica e sistemica (gocce o compresse). Quella topica a sua volta può essere domiciliare (dentifricio e colluttorio) e professionale (gel o vernici applicate dall’odontoiatra).
Il fluoro è contenuto nel pesce azzurro, nel te, nelle acque di origine vulcanica o nei pozzi. Il fabbisogno giornaliero è di 0,05-0,07mg/kg ma se l’assunzione è maggiore di 2-3mg/die si parla di fluorosi che ha come effetto collaterale l’ingiallimento dei denti con strie arancioni.
Meccanismo di azione del fluoro:
· Rinforza la struttura cristallina dello malto,
· Favorisce la rimineralizzazione dello smalto,
· Effetto antimicrobico perché riduce la capacità di adesione e la moltiplicazione dello streptococco mutans.
Il fluoro utilizzato per via sistemica si sostituisce allo ione OH dell’idrossiapatite trasformandola in fluoroapatite che è molto più resistente all’abbassamento del pH per demineralizzarsi.
La fluoro profilassi sistemica ha la sua valenza solo quando il dente deve ancora completare la sua mineralizzazione, è una metodica moderna in quanto prima si fluoravano le acque mentre oggi si effettua con le gocce nella madre e compressine nel bambino. Quindi può essere si prenatale (sulla madre) nel primo trimestre nella quantità di 1mg/die (di cui solo 1/4 di questo attraversa la placenta e quindi 0,25 mg arriva al feto) e sia post-natale (direttamente al bambino) in base all’età : 2settimane-2anni 0,250mg/die, 2anni-4anni 0,500mg/die, 4anni-11anni 1mg/die. Questi valori non sono più validi in quando devono essere rapportati in base al contenuto di fluoro contenuto nelle acque potabili, esiste quindi uno schema elaborato nel 2008 da kumar e moss che definisce le dosi da somministrare in base all’età e alla concentrazione di fluoro (parti per milione) contenuto nelle acque potabili:
ETà | < 0,3 PPM | 0,3-0,6 PPM | >0,6 PPM |
Dal 3°mese di gravidanza (madre) | 1mg | 1mg | 0 |
0-6 mesi | 0,25mg | 0 | 0 |
6mesi-3 anni | 0,25mg | 0 | 0 |
3 anni-6 mesi | 0,50mg | 0,25mg | 0 |
Sigillatura dei solchi dentari: i solchi dentari sono sigillati con delle resine che impedisco allo streptococco mutans di aderire allo smalto, è come se venisse messa una barriera nei confronti di questo batterio. Il sistema fissurale rappresenta il 12% della superficie esposta e fino ai 15 anni la maggior parte dei processi cariosi avviene proprio su questa superficie, si capisce dunque l’importanza della sigillatura che viene effettuata sul primo premolare. Attraverso degli studi si è visto come la presenza di un molare non sigillato comporta un’incidenza di carie 22 volte superiore rispetto a un molare sigillato. La metodica ha la massima efficacia se effettuata entro i primi 2 anni di età successivi all’eruzione (in sostanza entro i 6-8 anni), successivamente si effettuano dei controlli per valutare l’integrità ogni 6 mesi. Con questa metodica inoltre si comincerà a stabilire tra il piccolo paziente e l’odontoiatra un rapporto di fiducia perché la metodica è veloce e completamente indolore e quindi il bambino sarà più disponibile in futuro ad effettuare visite odontoiatriche.
Visite periodiche di controllo: la prima visita deve essere effettuata a 4 anni successivamente si effettuano richiami ogni 6 mesi.
Fratture dentarie: sono molto frequenti visto l’aumento della motorizzazione, delle attività sportive. Oggi esistono molte metodiche che consentono la ricostruzione di un dente spezzato come se l’evento non fosse nemmeno accaduto. La cosa importante di dire specialmente ai genitori è quella di recuperare il frammento fratturato in questo modo la metodica sarà più facile e corretta riattaccando il frammento con risultati davvero incredibili. Da ricordarsi inoltre è che il frammento va tenuto in acqua altrimenti si disidrata e sarà di un colore più bianco rispetto al dente rimasto in bocca, comunque questo anche se non effettuato viene risolto nel giro di due ore perché la saliva lo reidrata.