I mastociti, definiti anche istiociti, sono cellule che hanno forma tondeggiante o fusata e sono mobili. Sono muniti di sottili estroflessioni della membrana plasmatica reticolo endoplasmatico ed un piccolo apparato di Golgi. Il nucleo è reniforme e presenta cromatina dispersa.
Si distinguono grazie alla presenza, nel citoplasma, di numerosi granuli tondeggianti ed elettrondensi che si colorano con i coloranti basici come il blu di toluidina oppure con i coloranti per glicosaminoglicani solfati come l’Alcian blu. I granuli sono rivestiti da membrana e contengono eparina ed istamina.
L’eparina
L’eparina è un anticoagulante, un glicosaminoglicano che rende ragione della colorazione di questi granuli .
L’istamina
L’istamina è un vasodilatatore che aumenta così la permeabilità dei capillari sanguigni.
La degranulazione asincrona e anafilattica
La liberazione di questi granuli avviene in numerose reazioni immunologiche cioè quando un organismo viene a contatto con un antigene sensibilizzato in precedenza. E’ sufficiente che due recettori del mastocita vengano a contatto con l’antigene per determinarne la degranulazione ovvero lo spostamento dei granuli verso la membrana plasmatica, nella fusione della membrana dei granuli con essa e nella liberazione del contenuto dei granuli nello spazio extracellulare. Esistono la degranulazione asincrona e la degranulazione anafilattica.
In questo caso i granuli si fondono tra loro e vengono espulsi violentemente dal mastocita determinando lo shock anafilattico. Un mastocita è in grado di ricostituire il proprio corredo granulare in 1-2 giorni dalla degranulazione. Sono anche in grado di secernere sostanze quali le interleuchine 4,5,6 (IL-4, IL-5, IL-6), le citochine ed i fattori chemiotattici. L’attivazione dei mastociti comporta la liberazione di leucotrieni che inducono la contrazione della muscolatura liscia delle vie aeree e sono coinvolti nelle crisi asmatiche.