Fibromialgia

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Cos’è la fibromialgia

Viene definita come un reumatismo extra-articolare generalizzato quindi non è un problema che riguarda le articolazioni perché il dolore è da riferire alle strutture che sono periarticolari ovvero alle entèsi, ai muscoli, ai tessuti sottocutanei, ai legamenti, alle inserzioni tendinee. Dal punto di vista clinico è una delle patologie che vi darà più fastidio non perché abbiate voi la fibromialgia ma per i pazienti in quanto si lamentano tantissimo perché hanno dolori importanti che riducono moltissimo la qualità della vita, le capacità lavorative.

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L’unica caratteristica che ci consente di fare diagnosi di fibromialgia con un certo grado di certezza è la positività ai “ tender points “, ossia ci sono dei punti che una volta toccati con un minimo di pressione evocano la sintomatologia dolorosa importante del paziente. 

È una forma di reumatismo extra-articolare generalizzato, con sintomatologia dolorosa assai variabile come intensità e localizzazione. Il dolore si associa a senso di tensione o di rigidità a carico di muscoli, tessuti periarticolari e sottocutaneo, legamenti ed inserzioni tendinee. Caratteristica fondamentale è la presenza di zone dermo-ipodermiche dette “tender points”, la cui palpazione evoca un vivo dolore.

Chi colpisce la fibromialgia?

La fibromialgia colpisce quasi sempre il sesso femminile ma non solo il sesso femminile; ci sono sempre più uomini che ricevono la diagnosi di fibromialgia. L’età è compresa fra 25-45 anni; spesso sembra correlata con fattori psichici perché queste persone hanno uno stato d’ansia o problemi familiari o sul lavoro, questo rende la diagnosi estremamente difficile perché non si capisce se il paziente è ansioso perché ha il dolore o se le due cose viaggiano di pari passo quindi non si sa se l’ansia va di pari passo con il dolore o se è una conseguenza del dolore.

Come si arriva alla diagnosi di fibromialgia?

Spesso si arriva a fare la diagnosi di fibromialgia quasi per esclusione, la paziente si lamenta moltissimo, si fanno gli esami del sangue e vediamo che non c’è infiammazione, si procede con esami radiologici per vedere se c’è interessamento articolare ma niente, si procede con ecografie ma ancora niente, praticamente il quadro clinico è quasi completamente negativo. Non ci sono i segni dell’infiammazione, non c’è gonfiore, non c’è rossore, non c’è calore, dal punto di vista ematochimico non c’è nulla, il paziente è ansioso e spesso si è portati a fare per questo particolare quadro clinico la diagnosi di sindrome fibromialgica o fibromialgia.

Epidemiologia della fibromialgia

EpidemiologiaColpisce prevalentemente il sesso femminile in età intermedia, tra i 25 ed i 45 anni, tuttavia l’affezione non risparmia il sesso maschile. Sembra inoltre che la SFM sia correlata con fattori psichici poiché risultano colpiti i giovani soggetti con stati d’ansia o di depressione spesso frustati per motivi familiari o professionali.

Eziopatogenesi della fibromialgia

EziopatogenesiDal punto di vista dell’eziopatogenesi brancoliamo più o meno nel buio. Non abbiamo marcatori certi per dire che è sicuramente una sindrome fibromialgica così come non abbiamo terapia efficaci in questa patologia. In medicina i veri problemi non sono dati dalle patologie gravi ma dalle patologie che non hanno terapia perché se c’è la terapia adatta anche se la patologia è grave si risolve mentre un’altra patologia potrà essere banale ma se non c’è la terapia adatta diventa estremamente impegnativa per il paziente e per il medico.

Che cosa causa la fibromialgia? Ipotesi

  • Un’ipotesi eziopatogenetica è che ci sia un’alterazione del trasporto di ioni Ca++ attraverso la membrana cellulare quasi come se la fibromialgia fosse una sindrome spasmo chimica. Allora ci sono alterazioni degli elettroliti? No! La calcemia è normale. Si tratta di alterazioni minime che non vengono riscontrate ad un esame del sangue.
  • Potrebbe essere un’ipersensibilità di alcune vie algogene per un’alterazione del sistema degli oppioidi endogeni. È un’ipotesi che non trova neppure riscontro dal punto di vista terapeutico.
  • La causa potrebbe essere da ricercare nei disturbi del sonno perché c’è una certa correlazione tra questa patologia e alcuni disturbi della fase REM. Anche in questo caso capire se è la causa oppure la conseguenza è veramente difficile.
  • L’ipotesi eziopatogenetica che è più accreditata è quella della genesi psichica.

 

Le ipotesi eziopatogenetiche sono essenzialmente 4:

Disturbo del trasporto transmembrana dello ione calcio

Disturbo del trasporto transmembrana o intracellulare dello ione calcio, assimilabile ad una sorta di “spasmofilia minor”.

Nocipatia

Una “nocipatia” consistente in un’alternata attività (metabolica e/o recettoriale) nel sistema degli oppioidi endogeni.

Disturbi genetici del sonno

Disturbi genetici del sonno: in alcuni pazienti fibromialgici si è visto in registrazione elettroencefalografica “overnight” un disturbo della fase 4 del sonno (REM).

Genesi psichica

Genesi psichica (attualmente la più accreditata).

Fibromialgia sintomi

CLINICA: Dal punto di vista clinico il quadro è molto vario perché il paziente si lamenta di dolori nel modo più vario possibile, il dolore è l’unica caratteristica di questa sindrome fibromialgica perché per il resto è tutto negativo, l’infiammazione è negativa, l’esame obiettivo è negativo. Il dolore risente del freddo, dell’umidità, del vento, delle correnti d’aria, a volte queste persone stanno perfettamente bene, vanno in macchina ed aprono il finestrino, il marito va a 35 all’ora e cominciano ad avere dolore e si lamentano che il marito andava veloce, direste subito “ ma quello è fissato”.

Fibromialgia reumatica

Chi si occupa di reumatologia la gran parte delle telefonate non le riceve da quello che ha l’artrite reumatoide o da quello che ha una patologia impegnativa ma le riceve da questi pazienti che hanno dolore per le cose più incredibili. Dal punto di vista dell’esame obiettivo l’unica cosa che può aiutarci è la ricerca dei tender points, ci sono questi punti che se vengono stimolati evocano dolore nella fibromialgia reumatica.

Sospetto della sindrome fibromialgica? Dobbiamo ricercare i tender points! 

La malattia è invalidante, infatti molte di queste persone non riescono ad andare a lavoro perché si alzano la mattina ed hanno dolori dappertutto, si sentono male, hanno questa ansia e depressione che non si sa se è una conseguenza o causa della malattia.

  • Il dolore è la caratteristica fondamentale della SFM. Viene riferito come continuo e costante, varia d’intensità da un giorno all’altro e risente in maniera caratteristica delle modificazioni atmosferiche (freddo, umidità, vento) e del microclima (correnti d’aria).
  • L’esame obiettivo consente di evidenziare alcune sedi (trigger points), la cui pressione è in grado di scatenare un’intensa sintomatologia dolorosa.
  • Vi è una limitazione funzionale dovuta ad una contrattura volontaria di gruppi muscolari che di norma scompare se il paziente si distrae.

Come si fa la diagnosi di fibromialgia ?

DIAGNOSI:  Anamnesi, colloquio, esame clinico ed anche con gli esami di laboratorio. Voi direte ma come, non sono negativi? Proprio perché sono negativi, deve essere ricercata la negatività dell’esame perché dobbiamo escludere che ci siano altre cause che evocano il dolore. Gli esami di laboratorio devono essere fatti e devono essere tutti nella norma. Dolore diffuso da almeno 3 mesi.

Fibromialgia: Tender Points

Presenza di almeno 11 dei seguenti 18 tender points (bilateralmente):

  • Inserzione suboccipitale del trapezio;
  • Parte inferiore dello sternocleidomastoideo;
  • Fascio medio del trapezio;
  • Sovraspinato;
  • Seconda giunzione costosternale;
  • Condili;
  • Quadrante supero-esterno della regione glutea;
  • Regione retrotrocanterica;
  • Parte mediale del ginocchio.

Almeno 11/18 punti devono essere dolenti per poter fare la diagnosi. Ricerchiamo i tender points quando il paziente si lamenta di questi dolori da un discreto lasso di tempo, almeno 3 mesi.

 

Fibromialgia: cure

La terapia consigliata in questi casi è la seguente:

  • FANS;
  • Miorilassanti;
  • Antidepressivi;
  • Terapia fisica.

Ognuna di queste classi di farmaci alcune volte funziona e altre no perché non conosciamo bene le cause e quindi se il meccanismo è più su base infiammatoria dando il FANS abbiamo un effetto positivo ma se non c’è una vera e propria infiammazione ma una base spasmofilia con il miorilassante otteniamo più risultati; se invece la componente depressiva è quella preponderante dobbiamo dare un antidepressivo per ottenere un effetto migliore.

La terapia purtroppo non può essere standardizzata. Questi sono i farmaci che abbiamo a disposizione, a volte nessuno di questi riesce a sortire l’effetto mentre altre volte una di queste classi può sortire degli effetti positivi. Ci sono dei paziente che rispondono al cortisone e miorilassanti.

Foto tender points

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