Sessualità, Riproduzione e Sviluppo

Riproduzione – Processo con cui da un organismo unicellulare o pluricellulare si originano nuovi individui. La riproduzione è una delle funzioni fondamentali dei viventi, perché permette la perpetuazione della specie. La riproduzione può essere di tipo asessuato o sessuato.

Riproduzione – Processo con cui da un organismo unicellulare o pluricellulare si originano nuovi individui. La riproduzione è una delle funzioni fondamentali dei viventi, perché permette la perpetuazione della specie. La riproduzione può essere di tipo asessuato o sessuato.

Variabilità genetica – Insieme delle differenze esistenti tra organismi appartenenti a specie diverse (variabilità interspecifica) o a una stessa specie (variabilità intraspecifica). Tali differenze riguardano il patrimonio genetico (genotipo) e si riflettono sull’aspetto esterno degli organismi (fenotipo). L’analisi della variabilità genetica e dei cambiamenti delle frequenze geniche è oggetto della genetica di popolazione.

Mutazione- Modificazione della normale struttura di un gene (mutazione genica) o di un cromosoma (mutazione cromosomica) o di un cariotipo (mutazione genomica), che si verifica in modo improvviso e imprevedibile. Una mutazione può essere spontanea o indotta; in quest'ultimo caso, essa è determinata da fattori che prendono il nome di agenti mutageni. Sono agenti mutageni, ad esempio, fattori fisici come le radiazioni, fattori chimici come varie sostanze chimiche, e fattori biologici come alcuni retrovirus.

Un altro passo in avanti nella genetica fu compiuto con gli esperimenti del batteriologo statunitense Oswald T. Avery, cui si deve la scoperta del cosiddetto principio di trasformazione nei batteri. Questo postula la possibilità che una molecola di DNA, proveniente da una cellula batterica, penetri in un altro batterio e si integri nel suo patrimonio genetico, sostituendo un analogo tratto di DNA; ciò si verifica senza che vi sia un contatto fisico tra i batteri (come avviene, invece, nel caso della coniugazione). A causa dell’integrazione del DNA, la cellula ricevente può acquistare proprietà che prima non possedeva; ad esempio, un batterio di un ceppo di pneumococchi non patogeni può diventare virulento se acquista un tratto di DNA di uno pneumococco patogeno. Il fenomeno della trasformazione in realtà era già noto prima di Avery; infatti, era stato studiato nel 1928 da Griffith mediante ceppi di pneumococchi virulenti e non virulenti; il fenomeno veniva però attribuito a un trasferimento di molecole proteiche. L’importanza degli esperimenti di Avery, che nel 1944 riprese quelli di Griffith, sta nell’avere dimostrato che la trasformazione avveniva solo a opera di frammenti di DNA. Avery trattò i batteri con enzimi che disgregavano solo le loro proteine (proteasi) e, separatamente, con altri enzimi che digerivano il DNA (DNAasi): osservò che il fenomeno della trasformazione si verificava solo nei batteri trattati con proteasi, dunque nei batteri privi di proteine ma che possedevano un DNA intatto

Coniugazione – Termine usato in biologia per indicare la forma più semplice di riproduzione sessuata. Si osserva in molti organismi unicellulari, procarioti e protisti. Durante la coniugazione, due individui si uniscono, formando una struttura che prende il nome di tubo di coniugazione; attraverso questo, avviene un trasferimento e uno scambio di acidi nucleici, seguito dalla separazione dei due organismi. A questo scambio può seguire la divisione cellulare di ciascun individuo, che in genere avviene per scissione. Il vantaggio che questi organismi traggono da questo processo consiste in un aumento della variabilità genetica, che può favorire l'adattamento a eventuali alterazioni delle condizioni ambientali.

Un’altro meccanismo che consente di scambiare porzioni di materiale genetico è la trasduzione, in cui il DNA di un batterio viene trasferito all’altro per mezzo di virus batterici o batteriofagi (fagi).
 

 

Potrebbero interessarti anche...