L’apparato vestibolare è localizzato in una cavità dell’osso temporale nota come labirinto osseo all’interno del quale vi sono delle strutture membranose dette appunto labirinto membranoso di cui fa parte anche la coclea. Il labirinto membranoso è pieno di endolinfa, mentre lo spazio compreso tra labirinto membranoso e osseo contiene perilinfa.
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L’audiometria vocale è lo studio della funzione uditiva mediante somministrazione di stimoli sonori verbo-vocali. Essa consente, quindi, una valutazione della corretta funzionalità dell’intero apparato uditivo e di tutte le strutture extrauditive.
L’adattamento uditivo è una diminuzione fisiologica della loudness nel corso di una stimolazione sonora prolungata che scompare dopo pochi secondi dalla cessazione dello stimolo con ripristino completo della soglia. L’esempio più tipico di adattamento è riferito al cattivo odore di una stanza, che finiamo per non avvertire o avvertire di meno dopo un determinato periodo […]
Consiste in un test soprasoglia (che significa ad intensità superiore) a differenza delle audiometrie tonali liminari, impostate ad intensità molto basse, il cui fine è di rintracciare la soglia uditiva.
Un suono inviato ad un orecchio attraverso la cuffia ad una certa intensità può essere percepito anche dall’altro orecchio. Se si parla all’orecchio destro si sente anche col sinistro. Ciò si verifica quando l’energia sonora è sufficiente per portare la vibrazione anche sull’altro osso.
Il termine audiometria fa riferimento a una misurazione dell’udito, il termine tonale fa riferimento al fatto che si utilizzano dei toni puri (toni che, in realtà, non esistono in natura) e, infine, il termine liminare fa riferimento al fatto che la metodica mira a cercare la soglia uditiva di un dato soggetto.
Le tecniche audiologiche strumentali permettono di capire, innanzitutto, se il soggetto sente o non sente e di distinguere una ipoacusia trasmissiva da una neurosensoriale. Innanzitutto, la prima grossa differenziazione si fa tra tecniche audiometriche soggettive e oggettive, dove soggettivo ed oggettivo significano rispettivamente che è richiesta o non la collaborazione del paziente.
Gli acufeni sono disturbi uditivi costituiti da rumori ovvero una sensazione uditiva reale che si produce in assenza di uno stimolo uditivo. Dunque il soggetto sente un fischio, un suono, senza che in realtà questo esista nell’ambiente. Gli acufeni si possono associare a sordità o manifestarsi anche in assenza di deficit uditivo.
Anatomia dell’orecchio interno L’orecchio interno è un spazio anatomico in cui c’è il labirinto membranoso che è contenuto nel labirinto osseo nell’osso temporale. È costituito da una cavità centrale, detta vestibolo, alla quale sono connessi supero-posteriormente i canali semicircolari (organo sensoriale dell’apparato vestibolare) ed anteriormente la coclea (organo sensoriale dell’apparato uditivo).
Orecchio Medio L’orecchio medio è composto da membrana timpanica, cassa timpanica, porzione posteriore dell’antro della mastoide e la porzione anteroinferiore della tuba di eustachio. La membrana timpanica ha una pars tensa e una pars flaccida. Ha dei rapporti particolari con il manico del martello.