Esistono diversi tipi di embolia, la cui distinzione dipende dal materiale insolubile (embolo) che la ha causata.
Archivio Categoria: Patologia Generale
La Patologia Generale è una disciplina che studia le cause e i meccanismi determinanti le alterazioni fondamentali delle strutture e delle funzioni dell’organismo.
Le alterazioni delle strutture vengono studiate mediante indagini morfologiche, mentre le alterazioni delle funzioni vengono studiate mediante indagini biochimiche e funzionali. Poiché la disciplina si occupa di alterazioni rispetto ad una norma, il suo studio scolastico va intrapreso dopo aver acquisito le competenze di morfologia e fisiologia normali.
Quando lo strumento di indagine medica più fine era il microscopio, la Patologia Generale insegnava a riconoscere le lesioni elementari, e si poneva come introduzione all’Anatomia Patologica. Lo sviluppo delle conoscenze biologiche con la diffusione di indagini biochimiche e genetiche ha determinato una rielaborazione in senso moderno della Patologia Generale. Se la malattia è il risultato di squilibri di meccanismi omeostatici, allora essa, qualunque ne sia la causa, può essere ricondotta a modelli generali, e cioè al fatto che tutti i processi morbosi hanno alcuni principi comuni. Lo studio di questi principi comuni ha fatto sì che la Patologia divenisse veramente “generale”.
Dal punto di vista didattico un ruolo oggi particolarmente importante della Patologia Generale è quello di enfatizzare i principi di base piuttosto che gli ultimi dettagli specifici scoperti, soprattutto davanti a frequenti “sovraccarichi di dati sperimentali di dettaglio” che comunque diventano obsoleti in pochi anni, a differenza dei principi funzionali di base che hanno una vita media più lunga.
La lesione principale che porta all’indurimento del vaso arterioso è l’Ateroma, detto anche placca fibrosa. È una placca localizzata nell’intima della arteria, morfologicamente formata da: Una porzione centrale di materiale necrotico e lipidico Cappuccio fibroso La arterosclerosi può colpire le arterie di tutte le dimensioni, dall’aorta alle coronarie, ed è una malattia cronica (può […]
L'ischemia è un concetto da distinguersi dalla ipossia, che è una bassa tensione di ossigeno nel sangue. Ischemia comprende si una bassa tensione di O2, ma non solo: c’è anche una diminuzione di apporto di sostanze nutritive alle cellule dei tessuti, e una difficoltà da parte di questi di smaltire i prodotti del catabolismo. Può […]
Quando un microrganismo con caratteristiche antigeniche, come ad esempio un virus, entra nell’organismo umano, viene inglobato dai fagolisosomi (APC) che lo digeriscono, ne spezzettano gli antigeni e li espongono sulla superficie per mezzo di recettori MHC-2.
Sono le cellule effettrici del sistema immunitario. Mediante diversi antigeni di superficie, la famiglia dei linfociti può essere divisa in sottoinsiemi: LINFOCITI-B: sono i produttori delle Immunoglobuline e quindi i responsabili della immunità umorale tipica delle infezioni batteriche, importante nella neutralizzazione. Sulla loro superficie hanno marcatori per la subunità C3b del complemento e Ig per […]
Nella immunoprofilassi vengono usati vaccini contenenti le tossine inattivate e isolate. Così mantengono i determinanti antigenici, ma perdono la virulenza. Iniettato il vaccino, l’organismo viene in contatto per la prima volta con gli agenti infettanti, e acquisisce una prima competenza immunitaria sviluppando Ig ma anche le cellule della memoria. A una seconda esposizione all’agente infettante […]
I gruppi sanguigni rappresentano diversi tipi di sangue, distinti in base alla presenza o meno, sul globulo rosso, di determinate sostanze dette antigeni, e di determinate agglutinine plasmatiche. Le agglutinine sono anticorpi capaci di distruggere in vitro e in vivo i globuli rossi contenenti antigeni di gruppo diverso tramite una reazione di aggregazione detta agglutinazione. […]
Gell & Coombs proposero una classificazione in 4 tipi di reazioni, considerando le varie classi globuliniche coinvolte e le patologie da queste provocate.
È il processo mediante il quale il tessuto morto o degradato viene sostituito da tessuto vivente. A seconda del tipo di ferita si distinguono 2 tipi di guarigione: FERITA DA PRIMA INTENZIONE Tagli netti con bordi ben definiti senza perdita di tessuto.
L’aumento della permeabilità dei vasi porta alla formazione dell’essudato infiammatorio. È un prodotto caratteristico della infiammazione in fase cronica, e ne esistono di vari tipi. Le cellule che si possono trovare nell’essudato sono dello stesso tipo di quelle che concorrono ai processi di difesa immunitaria. Vi si possono trovare: