Il carcinoma della mammella è il tumore maligno più frequente nelle donne in particolar modo nelle donne occidentali. Vengono distinti due principali gruppi di carcinoma mammario: il primo deriva dai dotti della ghiadola mammaria e il secondo deriva dai lobuli. FATTORI PROGNOSTICI -lo stato dei linfonodi ascellari -le dimensioni del tumore -il grading del tumore […]
Archivio Categoria: Patologia Generale
La Patologia Generale è una disciplina che studia le cause e i meccanismi determinanti le alterazioni fondamentali delle strutture e delle funzioni dell’organismo.
Le alterazioni delle strutture vengono studiate mediante indagini morfologiche, mentre le alterazioni delle funzioni vengono studiate mediante indagini biochimiche e funzionali. Poiché la disciplina si occupa di alterazioni rispetto ad una norma, il suo studio scolastico va intrapreso dopo aver acquisito le competenze di morfologia e fisiologia normali.
Quando lo strumento di indagine medica più fine era il microscopio, la Patologia Generale insegnava a riconoscere le lesioni elementari, e si poneva come introduzione all’Anatomia Patologica. Lo sviluppo delle conoscenze biologiche con la diffusione di indagini biochimiche e genetiche ha determinato una rielaborazione in senso moderno della Patologia Generale. Se la malattia è il risultato di squilibri di meccanismi omeostatici, allora essa, qualunque ne sia la causa, può essere ricondotta a modelli generali, e cioè al fatto che tutti i processi morbosi hanno alcuni principi comuni. Lo studio di questi principi comuni ha fatto sì che la Patologia divenisse veramente “generale”.
Dal punto di vista didattico un ruolo oggi particolarmente importante della Patologia Generale è quello di enfatizzare i principi di base piuttosto che gli ultimi dettagli specifici scoperti, soprattutto davanti a frequenti “sovraccarichi di dati sperimentali di dettaglio” che comunque diventano obsoleti in pochi anni, a differenza dei principi funzionali di base che hanno una vita media più lunga.
Sono molecole prodotte dalla maggior parte delle cellule che intervengono nel processo infiammatorio. Ne fanno parte: INTERLEUCHINA 1 : è prodotta da monociti, macrofagi e linfociti. Agendo sull’ipotalamo è responsabile del fenomeno di reazione sistemica (febbre, perdita di peso e appetito, sonnolenza) durante il processo infiammatorio e per questo è chiamata pirogeno endogeno. Ha effetto […]
L’ascesso dentale è una patologia molto dolorosa riguardante il cavo orale. Nello specifico, si tratta dell’accumulo di materiale purulento che si estende dalla base delle gengive fino alla radice dei denti, dovuto all’infezione di batteri. L’ascesso alveolare è una raccolta di pus o di altro materiale in una sorta di capsula formata dai tessuti, dovuta […]
Il passaggio dei leucociti dall’ambiente ematico nei vasi all’ambiente extracellulare della matrice in cui è presente un focolaio infiammatorio è suddiviso in 4 fasi cronologiche: kemiotassi, marginazione, diaperesi e attacco.
Che cos’è il complemento Il complemento è un fenomenale battericida formato da molecole plasmatiche.
La bradichinina rappresenta un neurotrasmettitore peptidico prodotto nei tessuti dell'organismo come reazione in seguito ad un trauma fisico. La bradichinina aumenta la permeabilità dei vasi e rilassa le cellule muscolari dei vasi dando vasodilatazione in quel distretto. L'ormone svolge un ruolo importante nella trasmissione del dolore. Un'eccessiva concentrazione di bradichinina è responsabile dei tipici sintomi […]
Le alterazioni emodinamiche sono delle vere e proprie alterazioni che riguardano diversi ambiti come ad esempio l’alterazione dell’equilibrio dei fluidi e della coagulazione, dovute ad edema, causate da embolia ed altre cause. Quando parliamo di equilibrio ci riferiamo ad un termine che vede origine molto antiche infatti questa parola deriva dal latino aequilibrium ed era […]
È la prima risposta dell’organismo a uno stimolo infiammatorio. Lewis osservò che strisciando la cute con un oggetto appuntito la zona interessata diveniva dapprima bianca per pochi secondi, per poi divenire rossa e gonfiarsi. Strisciando con un oggetto la cute stimolo la microcircolazione e precisamente le cellule muscolari lisce delle meta-arteriole inducendo una vasocostrizione. Ciò […]
La circolazione terminale è costituita dalle arteriole che si diramano nelle meta-arteriole composte da endotelio, membrana basale e cellule muscolari lisce. La resistenza al flusso ematico è modificata dalla attività delle cellule muscolari lisce che sono a loro volta soggette al sistema nervoso simpatico: se blocco in toto il simpatico posso avere una improvvisa vasodilatazione […]
Definizione: è una risposta dei tessuti vascolarizzati ad un danno subito. Può essere scatenata da un semplice graffio, ma anche da una contusione che comporti rottura di vasi o asportazione di parte di tessuto. In quest’ultimo caso la risposta infiammatoria porta anche alla rigenerazione della parte di tessuto perso, con la guarigione.