Chirurgia Toracica
Le patologie che non richiedono intervento chirurgico sono:
· pneumotorace non complicato.
· pneumomediastino non complicato.
· contusione polmonare e cardiaca.
· ematoma polmonare.
· pseudocisti non complicate.
Una pseudocisti è una cisti falsa. Si distingue dalle cisti vere perché non ha pareti proprie. Si può formare in seguito ad un danno all’albero bronchiale, in un soggetto con glottide chiusa, che si ripercuote a valle. I setti alveolari vanno incontro a rottura istantanea dando luogo ad una cavità che non ha parete propria. La pseudocisti così formata può riempirsi di sangue o secrezioni e nel tempo si può svuotare. Necessita di trattamento solo se sopraggiungono complicanze.
Per quanto riguarda lo pneumotorace, se ne distinguono due tipologie: pnx semplice, che non ha bisogno di trattamento, e pnx iperteso che necessita di provvedimenti volti per prima cosa a chiudere la breccia. Quando si forma uno pneumotorace iperteso? Quando ad ogni atto respiratorio, magari mediante un meccanismo a valvola, entra aria nello spazio pleurico e di conseguenza la pressione aumenta progressivamente. E’ una situazione che può essere drammatica, può portare a morte il paziente perché aumentando progressivamente la pressione non solo c’è uno sbandamento mediastinico ma il polmone contro-laterale non riesce ad espandersi a sufficienza e il paziente desatura.
Inoltre la pressione crescente può comprimere i grossi vasi, nello specifico i vasi venosi che riforniscono l’atrio di sangue. Si può giungere al collabimento di questi vasi e quindi ad un mancato afflusso venoso al cuore. In questi casi il primo intervento da effettuare è creare una breccia tra la cavità toracica e l’esterno, magari con un ago, per fare uscire aria per decomprimere i vasi e permettere al sangue di tornare a fluire verso l’atrio.
Si procede poi con il drenaggio. Nel momento stesso in cui viene messo il drenaggio automaticamente la trachea si rimette in asse, il cuore riacquista la sua posizione, i polmoni si ri-espandono. Bisogna però controllare la quantità di aria che esce durante il drenaggio perché il drenaggio potrebbe non essere sufficiente alla risoluzione dello pneumotorace. Alcuni casi di pneumotorace non necessitano di trattamento.
Innanzitutto il volume di collasso polmonare:
– se il collasso è minore del 20% sono sufficienti osservazioni, controlli radiologici.
– se l’entità del collasso è superiore al 20% è necessario il trattamento.
E’ indicato il trattamento anche in casi di pneumotorace aperto o iperteso.
Il trattamento consiste nel posizionamento del drenaggio durante il quale si monitora la quantità di aria che esce. Può accadere che ci si trovi davanti a pazienti che, nonostante il polmone si sia ri-espanso con il drenaggio, continuano ad avere perdite di aria anche dopo 2-3 giorni dall’inizio del trattamento. Ciò vuol dire che la breccia che ha causato lo pneumotorace non si sta riparando. In questi casi non si aspetta oltre le 72 ore si passa al trattamento chirurgico, generalmente in toracoscopia anche se ci sono dei casi molto limitati in cui è necessaria la chirurgia a cielo aperto.
Casi di enfisema mediastinico (o pneumomediastino) che non sono complicati non hanno bisogno di trattamento. La diagnosi dell’enfisema si fa con la palpazione perché si ha la sensazione di calpestare o di comprimere la neve, una sorta di stritolio. Non si trattano neanche le contusioni, gli ematomi e le pseudocisti.
le pseudocisti si formano in seguito ad un barotrauma e possono riempirsi di sangue o di secrezioni. Per le pseudocisti non serve un trattamento. Il rischio è che se si riempiono di sangue e sono in comunicazione con l’albero tracheobronchiale possono andare incontro ad infezione. In tal caso, il paziente deve essere sottoposto a terapia antibiotica con doppi antibiotici a copertura piena. Non si fa un intervento chirurgico perché si può avere una restitutio ad integrum completa spontaneamente, si operano solo le situazioni che vanno incontro a complicanze.