Cosa sono i mineralcorticoidi
I mineralcorticoidi sono molecole, steroidi, che intervengono nell’omeostasi ionica, soprattutto sodio, potassio e cloro.
L’aldosterone
Il principale mineralcorticoide è l’aldosterone che viene sintetizzato dalla glomerulare del surrene, dalla parte più esterna ed un azione mineralcorticoidea oltre che dall’aldosterone viene mostrata dal deossicorticosterone, anche se l’aldosterone ha una maggiore azione biologica. anche l’aldosterone è legato alle proteine di trasporto ematico, soprattutto l’albumina e in misura minore alla globulina legante i corticosteroidi, ossia la transcortina. La quota libera dell’aldosterone è abbastanza consistente, intorno al 30-50%, l’aldosterone quindi ha un ottima attività biologica, a differenza della quota libera dei glucocorticoidi che è molto più bassa, intorno al 5%.
L’aldosterone viene inattivato fegato a formare il tetraidroaldosterone e un altro metabolita è l’aldosterone 18 glucuronide, anche questo può essere coniugato con l’acido glucuronico, e anche queste quote vengono escrete con l’urina.
Aldosterone e deossicorticosterone competono per lo stesso recettore dei mineralcorticoidi intranucleare, l’attività biologica dell’aldosterone però è molto maggiore a causa della sua maggiore quota libera.
Dove e come agisce l’aldosterone
L’aldosterone agisce a livello del tubulo renale distale provocando ritenzione di sodio e di conseguenza anche di acqua; a livello renale facilità il recupero di sodio, la ritenzione e il ritorno nel circolo ematico mediante un passaggio, una diffusione passiva dal lato che guarda il lume del tubulo e un trasporto attivo dal lato della cellule epiteliale che guarda verso il compartimento ematico. Viene scambiato a livello del lato ematico viene scambiato tramite un meccanismo di trasporto attivo sodio potassio atpasi mentre a livello luminale c’è un trasporto passivo di scambio con uno ione idrogeno. Quindi l’aldosterone fa si che il sodio che tenta di abbandonare il nostro corpo con le urine venga ritenuto e rientri in circolo ematico aumentando la permeabilità della glomerulare e aumentando l’attività della sodio potassio atpasi.
Struttura anatomica del nefrone, vari tratti del tubulo, l’azione dell’aldosterone si verifica a livello del tubulo distale che insieme al dotto collettore sono zone dove avvengono intensi scambi di cationi. È importante focalizzare l’attenzione sulla capsula di bowman che si forma dalla capillarizzazione dell’arteriola afferente renale che forma la rete di capillari che filtra il plasma formando un ultra filtrato che passando man mano tra le varie porzioni del tubulo renale cambia composizione.
Le arteriole afferente ed efferente
Abbiamo un’arteriola afferente ed una efferente. Strettamente annesso al nefrone c’è l’apparato iuxtaglomerulare, che è implicato nel rilascio dell’aldosterone. Quando abbiamo iniziato a parlare della corticale del surrene abbiamo detto che la steroidogenesi dipende dal CRH ipotalamico, dall’ACTH ipofisario che vanno a stimolare la steroidogenesi surrenale andando a stimolare la pregnenolone sintetasi che dal colesterolo da origine al pregnenolone dando avvio alla biosintesi dei glucocorticoidi, degli androgeni, estrogeni e anche dei mineralcorticoidi.
Sicuramente l’ACTH è importante per la steroidogenesi surrenalica e per la biosintesi dell’aldosterone, ma diciamo che l’aldosterone regola soprattutto la biosintesi dei glucocorticoidi, degli androgeni e degli estrogeni e in minor misura dell’aldosterone perché il rilascio e la biosintesi dell’aldosterone è sotto il controllo del sistema renina-angiotensina.
L’apparato iuxtaglomerulare
L’apparato iuxtaglomerulare è costituito da due plessi anatomici, è costituito da un plesso di cellule dette della macula densa e le cellule iuxtaglomerulari che sono tra l’arteriola afferente e il glomerulo; queste cellule unitamente alle cellule della macula densa formano l’apparato iuxtaglomerulare e le cellule della macula densa sono dette così perché molto ravvicinate le une alle altre e sono delle cellule che appartengono al tubulo contorno distale che è diviso in una serie di anse e ad un certo punto si posiziona tra le due arteriole afferente ed efferente e le cellule che fanno parte di questo tubulo distale quando prendono contatto con le due arteriole quindi con la capsula di bowman diventano molto stipate.
Le cellule della macula densa percepiscono variazioni nella concentrazione del sodio circolante, sono delle cellule specializzate recettrici della conc.di sodio. Le cellule iux.glom. che appartengono all’arteriola efferente sono dei veri e propri barocettori, ossia cellule che percepiscono variazioni della pressione ematica.
Gli stimoli che attivano quest’apparato sono una caduta della pressione ematica o della concentrazione di sodio circolante sono potenti stimolatori di quest’apparato; in particolare se c’è un abbassamento del sodio questo viene percepito dai barocettori. Le cellule iuxta glomerulare producono un enzima che è le renina e la rilasciano in queste situazioni: 3 meccanismi: dai barocettori dell’arteriola afferente che percepiscono una riduzione della pressione ematica, direttamente dal sistema nervoso simpatico che innerva le cellule iuxta glomerulari e inoltre dalle cellule della macula densa che percepiscono abbassamenti delle concentrazioni di sodio circolante e anche del cloro.
Che cos’è la renina
La renina è un enzima che porta a regolare la secrezione dell’aldosterone; la renina è una carbossi-di-peptidasi che agisce su una molecola proteica epatica, angiotensinogeno, convertendolo in angiotensina 1. l’angiotensina 1 a sua volta viene convertito dagli enzimi ACE in angiotensina 2 che una volta che viene attivato e convertito a livello periferico dagli ACE (ACE sono degli enzimi localizzati a livello delle pareti endoteliali, del polmone del microcircolo, del cuore, del cervello) e convertono l’angiotensina 1 in angiotensina 2 che a sua volta agisce sui propri recettori che sono recettori AT1 che sono recettori di membrana a 7 eliche accoppiati a delle proteine g e attivano il metabolismo dei fosfoinositili, quindi si forma IP3, DAC; questi recettori sono presenti negli endoteli vascolari e provoca tre risposte quando attivati dall’angiotensina: secrezione di aldosterone da parte della corticale del surrene, vasocostrizione a livello delle arteriole renali e del sistema periferico per aumentare la pressione ematica e attivazione del simpatico.
Tutte queste risposte servono a ripristinare la pressione ematica; l’evento iniziale era una caduta della pressione ematica. Se il sodio viene ritenuto a livello circolatorio che cosa fa, aumenta la pressione ematica, richiama molta acqua, parte lo stimolo della sete, il sodio e l’acqua aumentano il volume ematico e la volemia e quindi anche la pressione ematica.
Questo meccanismo viene indotto anche dalla angiotensina 2 quindi vasocostrizione, secrezione dell’aldosterone che a livello del tubulo renale provoca la ritenzione di sodio che viene riassorbito. Lo stimolo dell’aldosterone parte quando c’è una pressione ematica bassa, se abbiamo ingurgitato poco sodio, la volemia e di conseguenza la pressione ematica è bassa, quindi questi sono i sistemi che portano all’attivazione del sistema renina-angiotensina che è connesso con l’apparato iuxta glomerulare che rilasciano la renina che provoca questa cascata di eventi.
L’angiotensinogeno
L’angiotensinogeno è un precursore epatico che viene clivato dalla renina e si forma l’angiotensina 1 che è un deca peptide che perde due amminoacidi tramite gli ACE e viene trasformato nell’angiotensina 2. L’angiotensina 2 infine agisce con i propri recettori AT1 va a far tornare la pressione ematica a livello normali.
C’è una serina proteasi scoperte di recente in grado di catalizzare la stessa conversione degli ace. Gli ace sono enzimi che agiscono anche su sostanze ad azione vasodilatatrice e da questa degradazione si forma dei frammenti inattivi.
I farmaci ACE inibitori
Esiste una classe di farmaci che curano alcune forme di ipertensione che sono i cosiddetti ACE inibitori che vanno a bloccare questi enzimi in modo tale che non si forma angiotensina 2 e non si arrivi alla fine ad una risposta pressoria.
L’aldosterone è questo steroide che viene controllato dal sistema renina angiotensina.