Ormoni Tiroidei: Recettori

Risposte indotte dal legame con recettori specifici. I recettori degli ormini tiroidei presentano differenze con quelli per gli steroidi. Innanzitutto questi recettori non sono complessati coon le heat shock protein; l’altra differenza è che questi recettori ssono presenti nel nucleo sempre anche in assenza di ormoni, quindi la localizzazione è sempre nucleare e si trovano legati alla cromatina nucleare.

Risposte indotte dal legame con recettori specifici. I recettori degli ormini tiroidei presentano differenze con quelli per gli steroidi. Innanzitutto questi recettori non sono complessati coon le heat shock protein; l’altra differenza è che questi recettori ssono presenti nel nucleo sempre anche in assenza di ormoni, quindi la localizzazione è sempre nucleare e si trovano legati alla cromatina nucleare.

Quando arriva l’ormone e lega il recettore viene stabilizzata ancora di più il legame con la cromatina a livello degli elementi di risposta all’ormone tiroideo TRE.  Gli ormoni tiroidei sono lipofili e attraversano facilmente la membrana plasmatica ed entrano in contatto con il recettore nucleare che una volta attivato prende contatto con la sequenza TRE ed in seguito al reclutamento di fattori trascrizionali si attiva la trascrizione di geni specifici per l’ormone tiroideo. Si avranno delle proteine che assolvono a diversi tipi di funzioni.

Questi recettori TR hanno un dominio n-term., un dominio deputato a legare il dna e un dominio deputato a legare il ligando. Abbiamo 4 tipi di recettori tiroidei: TRalfa1, TRalfa2, TRbeta1 e TRbeta2. I geni che codificano per queste proteine recettoriali fanno parte della famiglia dell’oncogene c-erbA, infatti in questa famiglia troviamo il c-erbAalfa e il beta e questi due proto oncogeni codificano per le proteine recettoriali viste prima. Le proteine che si formano sono la proteina alfa1 e la proteina beta1 e beta2.

In effetti di questi due trascritti genici (mRnaalfa3) si pensa non vi sia una proteina mentre dell’alfa2 c’è una proteina però è un recettore non funzionale; sicuramente le proteine funzionali sono l’alfa1, che è un recettore in grado di legare l’ormone tiroideo ed è presente a livello del tessuto adiposo bruno, del muscolo scheletrico, della gonade maschile, e in molti altri tessuti. I recettori beta 1 e 2 invece hanno una localizzazione a livello dell’adenoipofisi e altre aree del cervello.

Le proteine recettoriali che legano il T3 e legano il Dna sono il TRalfa1, il TRbeta1, e il TRbeta2; il TRalfa 2 in effetti pur essendo una proteina che viene trascritta e tradotta è debolmente legata al dna ma non è in grado di legare l’ormone T3 quindi non è una proteina recettoriale vera e propria quindi gli effetti biologici sono dovuti all’alfa1 beta 1 e 2.

il dominio che lega in Dna mantiene sempre una struttura digitata come abbiamo visto per i recettori steroidei, il dominio che lega la T3 è costituito da amminoacidi idrofobici, i recettori sono sempre legati alla cromatina nucleare ma quando arriva l’ormone questo legame si rinvigorisce ancora di più e poi si attiva la trascrizione genica e la risposta biologica molto complessa.

 

Abbiamo concluso la parte riguardante i recettori per gli ormoni tiroidei, steroidei, questi recettori subiscono anche un certo metabolismo, un turnover, anche in questo caso c’è uno spegnimento della risposta ormonale quando i recettori vengono degradati.