Obesità

Sovrappeso e obesità dal punto di vista dell'approccio terapeutico richiedono trattamenti diversificati. La misurazione viene fatta attraverso il calcolo del BMI (body mass index), che da un'idea precisa dell'equilibrio tra lo sviluppo corporeo e il peso.

            BMI = Peso in Kg/ (Altezza in m)2

Sovrappeso e obesità dal punto di vista dell'approccio terapeutico richiedono trattamenti diversificati. La misurazione viene fatta attraverso il calcolo del BMI (body mass index), che da un'idea precisa dell'equilibrio tra lo sviluppo corporeo e il peso.

            BMI = Peso in Kg/ (Altezza in m)2

Il valore di normalità si ha fino a un massimo di 25, tra 25 e 30 si è in sovrappeso, oltre 30 c'è l'obesità. Oltre al BMI si deve controllare anche la circonferenza addominale, in quanto nel progredire della senescenza si accumula grasso nell'addome, pericoloso per il sistema cardiovascolare.

L'obesità è un fattore di rischio per patologie cardiovascolari e altro, un aumento del BMI oltre 27 da aumento del diabete, aumenta la dislipidemia e aumenta del 22% delle patologie cardiovascolari. Numerose osservazioni hanno stabilito correlazioni con i tumori. Talvolta è anche un problema di metabolismo.

Si hanno farmaci che influiscono sul senso di fame o sull'assorbimento degli alimenti calorici (tra cui i grassi). La maggior parte di questi farmaci non trova larga applicazione.

Antidepressivi

Le amfetamine influenzano molto il tono dell'umore, sono stimolanti dei recettori adrenergici. La potenzialità di incorrere nell'abuso ne fa sostanze da utilizzare con estrema cautela. Uno degli effetti più dannosi è la stimolazione del cardiocircolatorio, perciò sono forti i rischi cardiaci, già aumentati dall'obesità.

Dietilpropione.

Per dipendenza da fumo, da anch'esso dipendenza.

Fluoxetina (prozac), sertralina.

Antidepressivi, agiscono sulla serotonina, hanno un'efficacia a breve termine sull'appetito. Se si ha un'obesità legata a fenomeni depressivi si possono usare, nel caso di non depressione si possono avere esaltazioni del tono dell'umore eccessivi.

Sibutramina.

Effetto sia serotoninergico che adrenergico. Inibitore del reuptake di noradrenalina e serotonina, non è un antidepressivo perché nato con l'indicazione specifica dell'inibizione del senso di fame. Tolta dal commercio perché crea dipendenza e da forti effetti cardiovascolari, scatena la sindrome serotoninergica, si formano nell'organismo zone di iperproduzione di serotonina rilasciata nel torrente circolatorio che provoca sintomi pericolosi quali attivazione del cardiovascolare, attivazione fase motoria con convulsioni e attivazione del sistema vegetativo. Questo farmaco riduce anche il colesterolo.

Orlistat.

Inibitore delle lipasi intestinali, la sua azione è topica; non viene assorbito, non ha effetti collaterali soprattutto a carico del SNC e ha solo lo scopo di inibire l'assorbimento dei grassi (inibisce la scissione dei trigliceridi in acidi grassi). Se il grasso non viene assorbito può creare steatorrea, quindi i grassi non devono essere assunti in grande quantità.

Rimonabant.

Antagonista dei recettori CB1 per i cannabinoidi, influenza i metabolismo, il tono dell'umore e l'atteggiamento nei confronti degli alimenti, mentre la cannabis attiva il desiderio di dolci l'antagonista frena questa via di gratificazione. Questo farmaco riduce anche gli adipociti, cellule adipose che si formano nell'adolescenza. Tolto dal commercio per l'alta incidenza di suicidi. Allo studio per la dipendenza da nicotina.

Ormone GLP1 e analoghi.

Ormone antidiabetico che attivando il sistema dell'insulina inibisce il senso di fame.

Leptina.

Ormone prodotto dal tessuto adiposo che da un segnale anoressizzante su alcuni nuclei cerebrali. Non sono noti gli effetti collaterali.

Grelina.

Prodotta a livello duodenale con effetto opposto alla leptina, stimola il senso di fame. Sono allo studio i suoi antagonisti.

Tra i prodotti fitoterapici sono presenti:

• efedra, contenente efedrina che attiva i recettori α e favorisce la liberazione di catecolamine dal neurone adrenergico, ha tutte le controindicazioni delle amfetamine;

• arancio amaro, protettivo dei vasi, anoressizzante perché contiene piccole quantità di amine, il successo deriva dal fatto che veniva commercializzato l'estratto addizionato di amfetamine.

• CHAT (cata edulis), erba del centro africa, usata come tè, assunta quotidianamente, contiene amfetamine;

• fucus (fave di fuca), induce uno scarso assorbimento intestinale, pezzi di alga che contengono iodio determinando ipertiroidismo.

Sono utilizzati come dimagranti i lassativi, i coleretici e colagoghi e i diuretici (come inula elenium, che contiene inulina, zucchero non assorbito).