Blefarite
Blefariti:
Una patologia molto frequente a livello palpebrale è la Blefarite. Ha un coinvolgimento di solito bilaterale e asimmetrico delle palpebre. Può essere stafilococcica o seborroica,causata da bruciore,sensazione di corpo estraneo, fotofobia. Di solito i sintomi sono peggiori al mattino rispetto alla sera.
Blefariti:
Una patologia molto frequente a livello palpebrale è la Blefarite. Ha un coinvolgimento di solito bilaterale e asimmetrico delle palpebre. Può essere stafilococcica o seborroica,causata da bruciore,sensazione di corpo estraneo, fotofobia. Di solito i sintomi sono peggiori al mattino rispetto alla sera.
Sono numerose le malattie e i fattori di rischio in grado di scatenare o favorire questa comune affezione dell’occhio, per esempio batteri o condizioni della pelle quali la forfora del cuoio capelluto o la rosacea, che causano l’ostruzione delle ghiandole sebacee presenti attorno agli occhi con conseguente irritazione.
Può colpire persone di tutte le età e ad essere interessato dal disturbo può essere un solo occhio o entrambi (in questi casi in genere uno risulta più infiammato dell’altro).
Da che cosa è caratterizzata?
E’ caratterizzata dalla formazione di queste scaglie e croste dure che puo’ essere associata ad una congiuntivite papillare,iperemia congiuntivale oppure formazione di cicatrici. Può arrivare anche al’insorgenza di cheratiti,se non curata.
L’altra forma può essere quella seborroica: a livello del margine palpebrale vi è una secrezione di tipo oleoso e le scaglie sono più soffici.
Trattamento:
accurata igiene palpebrale,antibiotici topici o orali,steoridi blandi e somministrare a bizzeffe lacrime artificiali.
Ci sono delle forme poi più rare di blefarite,come la blefarite posteriore cronica,dovuta ad una disfunzione delle ghiandole di Meibomio e ad alterazioni del suo secreto. Vi è in questa patologia una particolare caratteristica: una scarsa correlazione tra la gravità dei sintomi e i segni clinici. E’ caratterizzata da un’eccessiva e anomala secrezione e fuoriuscita del liquido meibomiano torbido simile al dentifricio. Alla spremitura delle palpebre la fuoriuscita di questo sebo aumenta ulteriormente, evidenza di tappi a livello delle ghiandole di Meibomio e materiale schiumoso e oleoso puo’ accumularsi sui margini palpebrali. Puo’ essere associata ad un’instabilitò del film lacrimale,alla formazione di calazi a patologie cutanee ad una cheratite batterica ad una cheratocongiuntivite atopica o all’intolleranza di lenti a contatto.