Mascheramento

Un suono inviato ad un orecchio attraverso la cuffia ad una certa intensità può essere percepito anche dall’altro orecchio. Se si parla all’orecchio destro si sente anche col sinistro. Ciò si verifica quando l’energia sonora è sufficiente per portare la vibrazione anche sull’altro osso.

Un suono inviato ad un orecchio attraverso la cuffia ad una certa intensità può essere percepito anche dall’altro orecchio. Se si parla all’orecchio destro si sente anche col sinistro. Ciò si verifica quando l’energia sonora è sufficiente per portare la vibrazione anche sull’altro osso. Chiaramente oltre all’intensità del suono gioca un ruolo chiave anche l’attenuazione interaurale(È la testa in mezzo alle orecchie) L’attenuazione interaurale indica quanto la presenza della testa tra le orecchie impedisce al suono di passare da un orecchio all’altro. Il numero di dB e cioè l’intensità necessaria al trasferimento della vibrazione è di 40 dB circa per la via aerea e 0 per la via ossea, questo vuol dire che se mandiamo un suono in cuffia (quindi per via aerea) e supera i 40 dB è probabile che lo senta anche l’altro orecchio, se lo mandiamo per via ossea, qualunque sia l’intensità verrà percepito anche dall’altro orecchio. [Questo perché per via ossea gira attraverso l’osso e non vi è attenuazione interaurale]

Il valore dell’ostacolo posto dalla testa al passaggio del suono da un orecchio all’altro è reale per la via aerea, insignificante per la via ossea.

Perché tutto questo va tenuto in considerazione? Perché può falsare l’esame in quanto un suono sufficientemente intenso può essere percepito anche dall’orecchio non in esame. Quando le due orecchie hanno soglie diverse, se mandiamo il suono da una parte, ignorando che l’altro orecchio ci senta meglio, potremmo avere delle false risposte perché involontariamente il paziente dice che sta sentendo il suono ma lo sente con l’altro orecchio. Quindi in presenza di una differenza di soglia delle due orecchie oltre il limite dell’attenuazione interaurale (> 40 dB) la procedura ci dice che occorre fare il mascheramento. Cos’è?  Se stiamo analizzando l’orecchio dx dobbiamo mandare un suono al sinistro che mascheri lo stimolo mandato all’orecchio in esame. Se un test lo facciamo con e senza mascheramento, senza mascheramento potrebbe risultare nella norma poiché un orecchio compensa l’altro. Con il mascheramento questo non avviene poiché l’orecchio non in esame viene isolato con il mascheramento che consiste nel mandare lo stesso suono “mascherato” appunto tra suoni ad intensità vicine.

Adoperare il mascheramento vuol dire “distrarre”, mettere fuori gioco, l’orecchio che non ci interessa attraverso dei suoni. Che suoni si mandano? Il suono che viene utilizzato è l’NBN (Narrow Band Noise). Questo è un suono che viene costruito in maniera tale da avere il massimo potere mascherante. È composto da NBN (rumore a banda stretta) la cui frequenza centrale è quella in esame dall’altro orecchio e poi viene arricchito da frequenze vicine (superiori e inferiori). Quanto deve essere forte? Il calcolo dell’intensità del rumore di mascheramento deve tener conto di tre componenti:

1.     Soglia uditiva dell’orecchio da mascherare,

2.     Effetto occlusione del condotto creato dalla cuffia (+10/20 dB),

3.     Soglia di mascheramento di ogni frequenza,

La somma delle tre componenti fornisce l’intensità minima necessaria per il Narrow Band Noise, ed è molto importante per non incorrere nel sovra mascheramento.