Disturbo Bipolare
Il disturbo bipolare rientra tra i disturbi dell’adulto. È un disordine che può interferire con il lavoro e le relazioni interpersonali, vediamo insieme le tipologie di disturbo.
Disturbo bipolare I: La caratteristica essenziale del Disturbo Bipolare I è un decorso clinico caratterizzato dalla presenza di uno o più episodi misti o episodi maniacali. Spesso gli individui hanno presentato anche uno o pi episodi depressivi maggiori. Gli episodi di disturbo dell’umore indotto da sostanze o di condizione medica generale non contano per una diagnosi. inoltre gli episodi non risultano meglio spiegati da un disturbo schizoaffettivo e non sono sovrapposti a schizofrenia, disturbo delirante o psicotico non altrimenti specificato. La ricorrenza è indicata da un passaggio di polarità dell’episodio, o da un intervallo di almeno due mesi senza sintomi maniacali tra gli episodi. Un passaggio di polarità corrisponde a un decorso clinico per cui un episodio depressivo maggiore evolve in un episodio maniacale o in un episodio misto.
Manifestazioni e disturbi associati : Il 10-15% dei soggetti compiono suicidi. Durante gli episodi maniacali gravi o con manifestazioni psicotiche si possono presentare violenza verso i bambini, verso terzi. gli altri problemi associati includono assenteismo dalla scuola, insuccesso lavorativo, divorzio o comportamento antisociale episodico. Altri disturbi mentali associati includono anoressia nervosa, bulimia. disturbo da deficit dell’attenzione, di panico, fobia sociale. Approssimativamente il 10-15 degli adolescenti va incontro allo sviluppo di un Disturbo Bipolare I.
E’ un disturbo ricorrente; più del 90% degli individui vanno incontro a episodi futuri. L’intervallo tra gli episodi tende a decrescere con l’aumentare dell’età dell’individuo, e alterazioni del ciclo sonno-veglia possono precipitare o esacerbare in un episodio maniacale, misto o ipomaniacale. Quando un individuo presenta gli episodi maniacali con manifestazioni psicotiche, quelli successivi saranno caratterizzati da manifestazioni psicotiche.
Diagnosi differenziale: Il Disturbo Bipolare I si distingue dal disturbo depressivo maggiore e da quello distimico per la storia di almeno un episodio maniacale o misto nel corso della vita. Il Disturbo Bipolare I si distingue dal Disturbo Bipolare II per la presenza di uno o più episodi maniacali o misti. Nel disturbo Ciclotimico vi sono numerosi episodi con sintomi ipomaniacali che non soddisfano i criteri sintomatologici o di durata per l’episodio depressivo maggiore. Il Disturbo Bipolare I si distingue da quello Ciclotimico per la presenza di uno o più disturbi maniacali o misti.
La diagnosi differenziale tra i disturbi psicotici e il disturbo Bipolare I può essere difficile. Contrariamente al disturbo bipolare 1, la schizofrenia il disturbo schizoaffettivo e quello delirante sono tutti caratterizzati da periodi con sintomi psicotici in assenza di rilevanti sintomi affettivi. Altre utili considerazioni includono i sintomi di accompagnamento del decorso precedente e la storia familiare. Sintomi depressivi possono essere presenti durante schizofrenia, disturbo delirante, ma raramente sono sufficienti come numero, durata e pervasività per soddisfare i criteri per un episodio maniacale o un episodio depressivo maggiore.
Criteri diagnostici per il Disturbo Bipolare I, Episodio Maniacale Singolo
A. Presenza di un solo episodio Maniacale e nessun precedente Episodio Depressivo Maggiore. Nota La ricorrenza viene definita come un cambiamento di polarità dalla depressione o un intervallo di almeno 2 mesi senza sintomi maniacali.
B. L’Episodio Maniacale non è meglio inquadrabile come Disturbo Schizoaffettivo, e non è sovrapposto a Schizofrenia, Disturbo Schizofreniforme, Disturbo Delirante o Disturbo Psicotico Non Altrimenti Specificato.
Specificare (per l’episodio attuale o più recente):
Con Manifestazioni Catatoniche.
Ad Esordio nel Postpartum.
Criteri diagnostici per il Disturbo Bipolare I, Più Recente Episodio Ipomaniacale
A. Attualmente (o recentemente) presenta un Episodio Ipomaniacale.
B. E’ stato precedentemente presente almeno un Episodio Maniacale o un Episodio Misto.
C. I sintomi di alterazione dell’umore causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti.
D. Gli episodi di alterazione dell’umore di cui al Criterio A e B non sono meglio inquadrabili come Disturbo Schizoaffettivo, e non sono sovrapposti a Schizofrenia, Disturbo Schizofreniforme, Disturbo Delirante o Disturbo Psicotico Non Altrimenti Specificato.
Specificare:
Specificazioni del decorso longitudinale (Con e Senza Recupero Interepisodico).
Ad Andamento Stagionale(si applica solo all’andamento degli Episodi Depressivi Maggiori).
A Cicli Rapidi.
Criteri diagnostici per il Disturbo Bipolare I, Più Recente Episodio Maniacale
A. Attualmente (o recentemente) e presente un Episodio Maniacale.
B. È stato precedentemente presente almeno un Episodio Depressivo Maggiore, un Episodio Maniacale o un Episodio Misto.
C. Gli episodi di alterazione dell’umore di cui al criterio A e B non sono meglio inquadrabili come Disturbo Schizoaffettivo, e non sono sovrapposti a Schizofrenia, Disturbo Schizofreniforme, Disturbo Delirante o Disturbo Psicotico Non Altrimenti Specificato.
Specificare (per l’episodio attuale o più recente):
Con Manifestazioni Catatoniche.
Ad Esordio nel Postpartum.
Specificare:
Specificazioni del decorso longitudinale (Con e Senza Recupero Interepisodico).
Ad Andamento Stagionale(si applica solo all’andamento degli Episodi Depressivi Maggiori).
A Cicli Rapidi.
Criteri diagnostici per il Disturbo Bipolare I, Più Recente Episodio Misto
A. Attualmente (o recentemente) è presente un Episodio Misto.
B. È stato precedentemente presente almeno un Episodio Depressivo, un Episodio Maniacale o un Episodio Misto.
C. Gli episodi di alterazione dell’umore di cui al Criterio A e B non sono meglio inquadrabili come Disturbo Schizoaffettivo, e non sono sovrapposti a Schizofrenia, Disturbo Schizofreniforme, Disturbo Delirante o Disturbo Psicotico Non Altrimenti Specificato.
Specificare (per l’episodio attuale o più recente):
Gravità/Psicotico/ Specificazioni di Remissione.
Con Manifestazioni Catatoniche.
Ad Esordio nel Postpartum.
Specificare:
Specificazioni del decorso longitudinale (Con e Senza Recupero Interepisodico).
Ad Andamento Stagionale(si applica solo all’andamento degli Episodi Depressivi Maggiori).
A Cicli Rapidi.
Criteri diagnostici per il Disturbo Bipolare I, Più Recente Episodio Depressivo
A. Attualmente (o recentemente) è presente un Episodio Depressivo.
B. E’ stato precedentemente presente almeno un Episodio Maniacale o un Episodio Misto.
C. Gli episodi di alterazione dell’umore di cui al Criterio A e B non sono meglio inquadrabili come Disturbo Schizoaffettivo, e non sono sovrapposti a Schizofrenia, Disturbo Schizofreniforme, Disturbo Delirante o Disturbo Psicotico Non Altrimenti Specificato.
Specificare(per l’episodio attuale o più recente):
Cronico.
Con Manifestazioni Catatoniche.
Con Manifestazioni Melancoliche.
Con Manifestazioni Atipiche.
Ad Esordio nel Postpartum.
Specificare:
Specificazioni del decorso longitudinale (Con e Senza Recupero Interepisodico).
Ad Andamento Stagionale(si applica solo all’andamento degli Episodi Depressivi Maggiori).
A Cicli Rapidi.
Criteri diagnostici per il Disturbo Bipolare I, Più Recente Episodio Non Specificato
A. Risultano attualmente (o recentemente) soddisfatti i criteri, eccetto la durata. per un Episodio Maniacale, Ipomaniacale, Misto o Depressivo Maggiore.
B. È stato precedentemente presente almeno un Episodio Maniacale o un Episodio Misto.
C. I sintomi di alterazione dell’umore causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti.
D. Gli episodi di alterazione dell’umore di cui al criterio A e B non sono meglio inquadrabili come Disturbo Schizoaffettivo, e non sono sovrapposti a Schizofrenia, Disturbo Schizofreniforme, Disturbo Delirante o Disturbo Psicotico Non Altrimenti Specificato.
E. I sintomi di alterazione dell’umore di cui ai Criteri A e B non sono dovuti agli effetti fisiologici diretti di una sostanza (per es., una droga di abuso, un farmaco, o di altri trattamenti) o di una condizione medica generale(per es., ipertiroidismo).
Specificare:
Specificazioni del Decorso Longitudinale (Con e Senza Recupero Interepisodico).
Ad Andamento Stagionale(si applica solo all’andamento degli Episodi Depressivi Maggiori).
A Cicli Rapidi.
Disturbo Bipolare II (episodi depressivi maggiori ricorrenti con episodi maniacali), Criteri diagnostici per il Disturbo Bipolare II:
A. Presenza (anche in anamnesi) di uno o più Episodi Depressivi Maggiori.
B. Presenza (anche in anamnesi) di almeno un Episodio Ipomaniacale.
C. Non vi è mai stato un Episodio Maniacale o un Episodio Misto.
D. I sintomi dell’umore di cui ai criteri A e B non sono meglio inquadrabili come Disturbo Schizoaffettivo, e non sono sovrapposti a Schizofrenia, Disturbo Schizofreniforme, Disturbo Delirante o Disturbo Psicotico Non Altrimenti Specificato.
E. I sintomi causano disagio significativo o compromissione del funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree importanti.
Specificare l’episodio attuale o più recente
Ipomaniacale: se attualmente (o recentemente) è presente un Episodio Ipomaniacale
Depressivo: se attualmente (o recentemente) è presente un Episodio Depressivo.
Specificare(per l’episodio Depressivo attuale o più recente soltanto se è il tipo di episodio più recente):
Gravità/Psicotico/Specificazioni di Remissione.
Cronico.
Con Manifestazioni Croniche.
Con Manifestazioni Melancoliche.
Con Manifestazioni Atipiche.
Ad Esordio nel Postpartum.
Specificare:
Specificazioni del Decorso Longitudinale (Con e Senza Recupero Interepisodico).
Ad Andamento Stagionale(si applica solo all’andamento degli Episodi Depressivi Maggiori).
A Cicli rapidi.
Gli individui con Disturbo Bipolare II possono considerare gli episodi maniacali come non patologici. Spesso i soggetti, particolarmente durante un episodio depressivo maggiore, non ricordano i periodi di ipomania senza l’aiuto di amici stretti o parenti.
Decorso: Il suicidio rappresenta un rischio significativo, che si verifica nel 10-15% dei soggetti con questo disturbo. I disturbi mentali associati includono abuso o dipendenza da sostanze, anoressia nervosa, bulimia, disturbo da deficit dell’attenzione, disturbo di panico, fobia sociale e disturbo borderline di personalità.
Circa il 60-70% degli episodi ipomaniacali del Disturbo Bipolare II si verificano immediatamente prima o dopo un episodio depressivo maggiore. Il numero di episodi nel corso della vita tende ad essere più elevato per il Disturbo Bipolare II rispetto al disturbo depressivo maggiore. Sebbene la maggior parte degli individui ritorni ad un livello di funzionamento ottimale nell’intervallo tra gli episodi, circa il 15% continua a mostrare labilità dell’umore e difficoltà interpersonali o lavorative.
Diagnosi differenziale: Il Disturbo Bipolare II di distingue dal Disturbo Depressivo Maggiore e da quello Ciclotimico per la presenza di almeno un episodio ipomaniacale in anamnesi. il disturbo Bipolare II si distingue dal Disturbo Bipolare I per la presenza di uno o più episodi misti o maniacali nel secondo. Nel disturbo Ciclotimico sono presenti numerosi periodi con sintomi ipomaniacali e sintomi depressivi che non soddisfano i criteri sintomatologici e di durata per un episodio depressivo maggiore. Il Disturbo Bipolare II si distingue dal disturbo Ciclotimico per la presenza di uno o più episodi depressivi maggiori.
Disturbo ciclotimico, Criteri diagnostici per il Disturbo Ciclotimico:
A. Per almeno 2 anni presenza di numerosi episodi ipomaniacali e di numerosi periodi con sintomi depressivi che non soddisfano i criteri per un Episodio Depressivo Maggiore. Nota Nei bambini e negli adolescenti la durata deve essere di almeno 1 anno.
B. Durante questo periodo di 2 anni (1 anno nei bambini e negli adolescenti), la persona non è mai stata senza i sintomi del Criterio A per più di 2 mesi alla volta.
C. Durante i primi 2 anni di malattia (1 anno nei bambini e negli adolescenti) non è stato presente un Episodio Depressivo Maggiore, Maniacale o Misto.
Nota Dopo i primi 2 anni di Disturbo Ciclotimico (1 anno nei bambini e negli adolescenti) si possono sovrapporre Episodi Maniacali o Misti (e in questo caso si può porre la doppia diagnosi di Disturbo Bipolare I e Disturbo Ciclotimico), o Episodi Depressivi Maggiori (e in questo caso si può porre la doppia diagnosi di Disturbo Bipolare II e Disturbo Ciclotimico).
D. I sintomi del Criterio A non sono meglio inquadrabili come Disturbo Schizoaffettivo, e non sono sovrapposti a Schizofrenia, Disturbo Delirante o Disturbo Psicotico Non Altrimenti Specificato.
E. I sintomi non sono dovuti all’azione fisiologica diretta di una sostanza (per es., una droga di abuso, un medicamento), o ad una condizione medica generale (per es., ipertiroidismo).
F. I sintomi causano disagio clinicamente significativo o compromissione del funzionamento sociale, lavorativo o di altre aree del funzionamento.
Il disturbo di solito esordisce nell’adolescenza o precocemente nella vita adulta. Talvolta è considerato riflettere una predisposizione temperamentale ad altri disturbi dell’umore.